Quando siamo malati, il nostro organismo non richiede solo un riposo maggiore, ma anche una cura particolare del cibo che consumiamo. Scegliere al meglio gli alimenti permette un recupero più veloce ed è fondamentale perché, anche quando non si ha molto appetito, il corpo necessita di calorie per accompagnare la guarigione.
Naturalmente non bisogna mangiare troppo, perché il processo di digestione richiede energia, la stessa di cui l’organismo ha necessità per combattere la malattia. La cosa migliore è ascoltare il corpo, mangiare quando si ha fame e, piuttosto, concentrarsi sull’assunzione di liquidi. Quando si mangia, invece, è necessario concentrarsi sui cibi integrali e nutrienti. Ecco qualche consiglio specifico.
Cosa mangiare quando si ha la diarrea
Quando si hanno disturbi allo stomaco e all’intestino, risulta molto utile consumare banane, riso e succo di mela. Questi alimenti sono infatti utili per rassodare le feci; inoltre, le banane sono ricche di potassio e possono contribuire a sostituire i nutrienti persi.
Nonostante questo, questi alimenti non sono sufficienti a fornire una corretta nutrizione per favorire il recupero dal disturbo. Per questa ragione, si consiglia di consumare una normale dieta a base di frutta e verdura, oltre ad assumere una quantità importante di acqua e altri liquidi, ad esempio il brodo che è ricco di minerali.
Cosa ancora più importante, assumere un probiotico di qualità, da continuare a prendere anche qualche giorno dopo che il disturbo si è risolto, al fine di riequilibrare l’intestino. In alternativa, sono ottime le verdure fermentate, che contengono una quantità 100 volte superiore di batteri benefici rispetto agli integratori.
Per combattere l’acidità di stomaco può essere necessario assumere acido cloridrico o enzimi digestivi. Anche il carbone attivo è efficace, perché aiuta ad assorbire le tossine che derivano da un’intossicazione alimentare. Si consiglia di assumere gli integratori indicati solo sotto la supervisione di uno specialista in nutrizione.
Quando si ha la diarrea occorre evitare i dolcificanti artificiali.
Cosa mangiare per la stitichezza
La stitichezza si traduce in una difficoltà delle feci ad attraversare il tratto intestinale e ad essere eliminate; da qui diminuisce la frequenza di evacuazione. Con l’avanzare dell’età aumenta spesso anche il rischio di diventare stitici.
Per affrontare al meglio questo problema è fondamentale modificare la propria dieta, favorendo il consumo di alimenti integrali, in particolare di frutta e verdura che forniscono all’organismo sostanze nutritive e fibre fresche.
Se si soffre frequentemente di questo disturbo, è consigliabile evitare i cereali, perché ad esempio il grano contiene degli anti-nutrienti che possono danneggiare la salute. Inoltre, i cereali sono ricchi di proteine adesive, che possono annullare i benefici delle fibre.
Per ottenere la porzione giornaliera consigliata di fibre, meglio concentrarsi su frutta, verdura e semi. Da evitare, invece, lo zucchero. Anche nel caso della stitichezza può essere un’ottima strategia quella di introdurre l’assunzione di un probiotico di qualità. Infine è utile ricordare che alcuni farmaci possono peggiorare la costipazione. Questo vale per gli integratori di ferro, alcuni farmaci antidolorifici e alcuni antidepressivi.
Cosa mangiare quando si ha la nausea
Con questo sintomo, può risultare benefico preparare una tisana calda allo zenzero, meglio se fatta con un pezzo di radice fresca. Anche l’olio essenziale di menta piperita riduce la nausea, perciò può offrire altrettanto sollievo.
Spesso si dice che sorseggiare una bevanda gassata possa aiutare a risolvere la nausea, ma si tratta di un mito pericoloso, perché le bevande zuccherate possono peggiorare il sintomo. Da evitare con la nausea sono anche i cibi grassi e piccanti, la caffeina e l’alcol. Se la nausea è sfociata in vomito, è necessario far riposare lo stomaco per almeno 3 ore. Non bisogna quindi assumere né solidi né liquidi. Passate le 3 ore, si possono iniziare ad introdurre piccole quantità di acqua, da sorseggiare lentamente. Questo solo se la situazione si è stabilizzata e non si è più verificato nessun fenomeno. Dopo ulteriori 2 ore, sarà utile integrare con un probiotico e ricominciare a mangiare solo quando ci si sente meglio.
Cosa mangiare con il mal di gola
Da evitare tutti gli alimenti che contribuiscono ad irritare o graffiare la gola, come noci e muesli o prodotti acidi come il limone o il succo d’arancia. Daranno molto sollievo gli alimenti densi e morbidi: yogurt, kefir, puré di patate o di cavolfiori. Anche brodi e tisane calde risultano benefici. Una buona tisana alla menta è ottima per alleviare il sintomo, perché funziona da anestetico. Con l’aggiunta di miele di Manuka l’effetto risulterà potenziato.
Il miele viene usato da sempre come rimedio per il mal di gola e le ricerche hanno confermato le sue proprietà antinfiammatorie. Bisogna ricordare che non tutto il miele è prodotto nello stesso modo, però. Quindi occorre assicurarsi di consumare solo miele biologico o di Manuka. Un avvertimento importante per le mamme è quello di non somministrare il miele ai bambini sotto i 2 anni. Nel caso di miele contaminato, il sistema immunitario ancora immaturo del bambino potrebbe non sopportarlo e favorire il botulismo.
Altri rimedi utili sono i gargarismi con acqua tiepida salata. L’acqua deve contenere l’1% del sale e la soluzione non deve assolutamente essere ingerita.
Cosa mangiare per il dolore
Bevande zuccherate e alcol possono rendere peggiore qualunque dolore, mentre gli alimenti ricchi di magnesio e di calcio contribuiscono ad alleviarlo. E’ però importante che ci sia equilibrio tra questi due minerali, perché oggi si tende ad assumere un eccesso di calcio, cosa tutt’altro che benefica. Quando nell’organismo è presente più calcio che magnesio, i muscoli tendono ad andare in spasmo e questo potrebbe avere delle conseguenze anche sul cuore.
Il calcio si trova in abbondanza in noci, semi, verdure a foglia verde e latticini. Il magnesio è presente nelle alghe, in spinaci e bietole, fagioli, noci e semi (in particolare semi di zucca, girasole e sesamo). Anche l’avocado è ricco di magnesio. Gli estratti di verdure sono una scelta eccellente per assumere questi due minerali in modo ottimale.
Cosa mangiare con il mal di testa
Occorre specificare come molti alimenti possano scatenare il mal di testa: dolcificanti artificiali, formaggi stagionati che contengono tiramina, cioccolato, vino rosso, carni lavorate e frutta secca. Quando si ha mal di testa, la cosa fondamentale da fare è bere acqua, poiché spesso la causa principale di questo disturbo è la disidratazione. Inoltre, circa il 50% delle persone che soffre di mal di testa ricorrente ha importanti carenze di magnesio. La Spirulina è ricca di magnesio.
Anche la carenza di vitamina B2 può contribuire all’insorgenza del mal di testa. Per questo motivo, è utile assumere spinaci, bietole, funghi e asparagi.
In linea generale, quando si comincia ad accusare qualche sintomo di malessere che possa far sospettare ad un raffreddore o all’influenza, è fondamentale evitare cibi zuccherati, dolcificanti e prodotti industriali. Lo zucchero è assai dannoso per il sistema immunitario. Poi è necessario prendersi una pausa, riposare più del solito e rallentare i ritmi quotidiani. Questo contribuirà ad una rapida remissione dei sintomi.
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Articolo di generazionebio.com
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