Il nostro intestino può intendersi letteralmente come il nostro secondo cervello e ha la capacità di influenzare in modo significativo la mente, l’umore e il comportamento.
I ricercatori sempre di più sono convinti che la depressione e una grande varietà di problemi comportamentali derivino da carenze nutrizionali e/o da squilibri dei batteri nell’intestino.
A questo punto, non è possibile quindi negare la potente influenza della flora batterica sulla salute mentale e fisica. Questo rappresenta un’ottima notizia, perché ci mette in condizione di responsabilizzarci e fare qualcosa per la nostra salute e quella dei nostri cari.
Un articolo della Weston A. Price Foundation ha evidenziato l’impatto della nutrizione sulla salute del cervello e del comportamento, rivedendo l’importanza di una serie di fattori dietetici come : vitamine liposolubili (A,D3 e K2); vitamine idrosolubili (B1, B6 e B12); minerali (iodio, potassio, magnesio, zinco, cromo, manganese); nutrienti cerebrali specifici (colina, ARA e DHA). L’articolo è molto ampio e varrebbe la pena leggerlo integralmente per comprendere la connessione tra nutrizione e comportamento da diverse angolazioni. Per riassumere, però, si può dire che fornisca la prova schiacciante che i nostri problemi attuali di violenza e comportamento sono radicati nella nostra dieta.
La maggioranza della popolazione vive di alimenti industriali devitalizzati e soffre quindi di malnutrizione. In molti casi, questo significa che il cervello delle persone sta morendo di fame. A peggiorare la situazione c’è la diffusione nella catena alimentare di tossine come glutammato di sodio e aspartame. Le persone che si alimentano con cibo industriale e che bevono bibite dietetiche sono esposte a queste sostanze che alterano la mente a livelli davvero elevati.
La soluzione è quindi molto semplice: far tornare sulle nostre tavole un tipo di alimentazione sana, per evitare che il cibo colpisca in modo negativo le emozioni, il sistema nervoso, il cervello e il comportamento stesso.
La carenza cronica di niacina può causare un comportamento violento. Pochi si rendono conto di quanto sia potente un fattore nutrizionale sulla vita delle persone. La niacina, in particolare, può essere considerata un trattamento per i disturbi psicologici, tra cui la schizofrenia che normalmente è difficile da affrontare. Il primo studio condotto in doppio cieco sulla questione risale al 1950. Somministrando un certo quantitativo al giorno di niacina diversi casi di schizofrenia sono migliorati dell’80%.
Diversi altri studi hanno rilevato che la niacina si può utilizzare con successo nel trattamento di altri disturbi mentali, come deficit dell’attenzione, disturbi di ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, psicosi generale, depressione e disturbo bipolare.
In maniera particolare, gli alimenti fermentati rappresentano una grande importanza per la salute dell’intestino; non a caso molti studiosi ritengono che molti dei nostri problemi di salute legati all’età derivino dalla cattiva flora intestinale. In Occidente i cibi fermentati sono stati abbandonati in massa, sostituiti da alimenti ricchi di zuccheri e di grano, ingredienti che alimentano i batteri nocivi e promuovono l’infiammazione cronica.
Gli effetti della nostra dieta si possono vedere nel peggioramento dei problemi comportamentali nei bambini e nel dilagare della depressione e del declino mentale negli anziani. Vale la pena ribadire che la perdita di memoria non è una caratteristica normale dell’invecchiamento.
Almeno un quarto della popolazione ha troppo pochi batteri intestinali. Una ricerca condotta in Danimarca, dove è stata analizzata la composizione microbica dell’intestino di 292 persone (di cui 169 obesi e 123 nel loro peso forma), un quarto dei partecipanti ha mostrato il 40% in meno di batteri intestinali rispetto alla media necessaria per una salute ottimale. I partecipanti obesi sono risultati in particolare a rischio. Chi ha meno batteri buoni è più obeso degli altri. Sono sempre più numerosi gli studi che lo testimoniano: la composizione della flora intestinale ha un enorme impatto sul peso e sulla propensione a guadagnare chili in eccesso. Le persone magre hanno una tendenza ad avere una maggiore quantità di batteri sani rispetto alle persone obese. Ecco dove diventa fondamentale l’assunzione di probiotici al fine di ridurre il rischio di obesità e di infiammazione. Questi sono di beneficio anche per la sindrome metabolica, che spesso va a braccetto con l’obesità.
Quindi per correggere tutti i problemi affrontati, è tassativo cambiare alimentazione, eliminare lo zucchero in eccesso, favorire l’uso di probiotici e di alimenti fermentati, tra cui il Lassi (una bevanda allo yogurt indiano, che si consuma tradizionalmente prima di cena), il Kefir (un tipo di latte fermentato) e il Natto (soia fermentata).
Naturalmente se la dieta è davvero scadente, consumare cibi fermentati può non essere sufficiente perché essendo i batteri una parte integrata del corpo, sono vulnerabili allo stile di vita nel suo insieme. Generalmente i batteri sani sono sensibili a: antibiotici, saponi antibatterici, prodotti agricoli chimici e inquinamento.
Dall’altro canto, un nutriente ottimo per la mente sono i grassi omega-3, poiché una loro carenza influenza la produzione di serotonina e dopamina e compromette la barriera emato-encefalica, che normalmente protegge il cervello, oltre a diminuire il flusso di sangue al cervello.
Detto questo, si evince che la risposta a diversi problemi di salute, sia fisica che psicologica, è racchiusa nel frigorifero. Sarà bene eliminare le vecchie abitudini per fare spazio ad alimenti vivi e salutari. Anche per il bene di chi ci sta vicino.
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Articolo di generazionebio.com
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