L’estate, fortunatamente, ci stimola a passare più tempo all’aperto. Questo ci rende più vulnerabili alle punture degli insetti.
Spesso questi ultimi sono veri e propri portatori di malattie, perciò è ottima la strategia di mantenerli lontani. Senza ricorrere agli insetticidi in commercio, però, visto che contengono varie sostanze tossiche con effetti dannosi sulla nostra salute.
Per fortuna ci sono numerosi altri modi per tenere a bada gli insetti, senza utilizzare prodotti dannosi per la pelle. Con la prevenzione naturale si ottengono ottimi risultati.
Esiste una vasta gamma di punture di insetto, con segni, sintomi e potenziali effetti collaterali che possono variare da lievi a gravi. Quando pungono, gli insetti rilasciano una forma di saliva che può causare infiammazione, vesciche o irritazioni. I segni che rimangono sulla pelle variano sia a seconda dell’insetto, che dell’individuo che viene colpito e della sua sensibilità. Una persona può avere un piccolo rigonfiamento pruriginoso, che sparisce in breve tempo; altri possono sperimentare un’orticaria ben più fastidiosa, costituita da papule e ponfi che possono infettarsi con lo sfregamento o l’escoriazione.
Gli insetti pungenti più comuni sono: zanzare, alcune mosche, pulci, cimici, moscerini, ragni e zecche. Ammalarsi a causa di una puntura è assai raro per chi vive in zone lontane dall’Equatore, come Europa, Stati Uniti e Canada. Però, più si è vicini all’Equatore e più il rischio di essere punti da zanzare e altri insetti portatori di malattie come la malaria, la febbre gialla, il virus del Nilo, aumenta. Anche le zecche, tuttavia, possono diffondere delle malattie, indipendentemente dalla propria posizione geografica. Per evitare il rischio, meglio infilare i pantaloni nelle calze e scarpe chiuse e cappello se ci si avventura in zone boschive.
Esistono alcune semplici misure per prevenire le punture di zanzara. Quest’ultima è probabilmente la più pervasiva quando si tratta di rovinare una altrimenti piacevole gita; ci sono oltre 3000 diverse specie di zanzare in tutto il mondo e il modo migliore per evitare una puntura e impedire il contatto.
E’ possibile evitare la maggior parte delle aggressioni stando al chiuso all’alba e al tramonto, i due momenti della giornata in cui sono più attive. In caso si debba per forza uscire, meglio indossare indumenti chiari, camicie a manica lunga e pantaloni lunghi, cappelli e calze. Le zanzare si incontrano più spesso in aree arbustive e vicino a fonti di acqua statiche.
La temperatura corporea e sostanze chimiche come l’acido lattico attirano le zanzare, ecco perché è più facile essere mangiati vivi quando si è sudati, ad esempio mentre si fa attività fisica. Mantenersi quindi il più possibile asciutti. Una curiosità: rinunciare alle banane durante la stagione delle banane: secondo il dottor Janet Starr Hull, il nostro corpo elabora l’olio di banana in maniera tale da attirare le femmine di zanzara, attratte dagli zuccheri.
E’ bene anche integrare con la vitamina B1 da aprile a ottobre, per diminuire le attrattive verso gli insetti.
Per evitare che le zanzare si aggirino in casa, è bene drenare eventuali fonti di acqua stagnante, comprese grondaie e ciotole per animali. Si sconsiglia caldamente l’uso di repellenti chimici, perché i fumi che si diffondono si rivelano dannosi anche per l’uomo. I prodotti maggiormente diffusi e reperibili al supermercato contengono quasi sempre permetrina e DEET, sostanze ritenute altamente cancerogene.
Gli oli essenziali, specialmente quello di Citronella, si sono rivelati molto efficaci come repellenti naturali per le zanzare. Anche l’olio essenziale di Lavanda è ottimo. Diffonderli attraverso il nebulizzatore di essenze è una tecnica più sana per difendersi.
Come rimedi dopo puntura, ci sono molti prodotti altrettanto efficaci e privi di effetti collaterali. Primo tra tutti l’aloe vera, che contiene più di 130 composti attivi e 34 aminoacidi benefici per la pelle. Anche la calendula è ottima, poiché funge da lenitivo, idratante e rigenerante. La camomilla, essendo rilassante, si potrà usare sia direttamente sulla pelle che come bevanda lenitiva.
Visti i danni dei prodotti chimici, molti ricercatori sono oggi d’accordo nel consigliare come rimedio anche un semplice impacco freddo sulla zona colpita. In alternativa anche il calore si è rivelato molto efficace nell’alleviare il prurito.
Insomma, con un po’ di preparazione e di pianificazione, dovrebbe essere possibile godersi la vita all’aria aperta senza eccessive sofferenze, purché si evitino intrugli chimici e aggressivi e si decida di sperimentare le numerose alternative naturali disponibili.
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Articolo di generazionebio.com
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