La sindrome premestruale è un disturbo molto fastidioso per le donne che la sperimentano.
Ma cosa si nasconde davvero dietro a questo insieme di sintomi a volte debilitanti?
I fattori che contribuiscono alla sindrome premestruale sono numerosi e comprendono la dieta e gli squilibri ormonali, ma c’è una causa ancora più importante, di cui pochi sono a conoscenza, che sorprenderà non poco.
Viviamo in un mondo patriarcale, guidato dai valori maschili. La nostra cultura è basata sul continuo pensare, fare, andare. Siamo in costante competizione, lottiamo per affermarci, per sbarcare il lunario e fare in modo di arrivare a fine mese.
Siamo sommersi da un sistema basato sull’uomo.
Così, le donne hanno messo da parte la loro vera natura, per adattarsi ad una cultura che chiede anche a loro di sopravvivere, raggiungere il successo e di adeguarsi ai valori maschili, sottovalutando quelli femminili.
Il ciclo di una donna è la quintessenza dell’espressione della femminilità. Prima e durante il ciclo mestruale (e lunare) la donna si trova nel momento più elevato del suo stato intuitivo e ricettivo. E’ un canale aperto e la sua sensibilità è molto più profonda: questa cosa, al contrario di ciò che viene insegnato, è positiva.
Ci è stato insegnato che bisogna mettere un assorbente per tamponare il ciclo e poi far finta di nulla, essere felici e andare avanti. Andare al lavoro, prendersi cura dei figli, compiacere il marito, ecc.
Quello che non ci è stato insegnato, è che le tribù e le culture antiche celebravano la capacità della donna di generare la vita. La donna veniva onorata per la sua intuizione, per la saggezza e la creatività. Il momento del ciclo mestruale era sacro, perché era il periodo in cui la donna poteva guardarsi dentro e ricevere gli input creativi che avrebbe poi trasmesso all’intera comunità.
Le antiche culture erano al corrente che, durante il ciclo, c’è un velo più sottile che separa la donna dalla Natura, cosa che la rende in grado di ricevere il dono della saggezza intuitiva.
Sapevano anche che il ciclo era un momento di riflessione, un momento per lasciare andare tutto ciò che non serve più (simbolicamente il flusso mestruale rappresenta anche questo), un momento di riposo per rigenerare il corpo, ricevere input spirituali e ispirazioni creative. C’erano addirittura degli spazi sacri, le Tende Rosse, dove le donne si rifugiavano per stare con altre donne, per essere nutrite e riposare.
Il motivo per cui oggi la sindrome premestruale è così diffusa, è perché le donne sono state generate per essere donne, non uomini. Anche se razionalmente non lo vogliamo ammettere, il corpo della donna non tollera tutto questo.
Prima e durante il ciclo, la sensibilità della donna è molto elevata, perché diventa assai intuitiva. E’ una cosa positiva, perché permette di comprendere che le cose che normalmente non si amano, ma che si accettano nonostante tutto, sono impossibili da tollerare.
Corpo e anima chiedono a gran voce un po’ di spazio. Una pausa. Un momento di riposo per connettersi con se stesse una volta per tutte. Un momento per essere semplicemente una donna. Un po’ di silenzio per ricevere dei messaggi superiori e un’ispirazione creativa, oltre che per abbandonarsi alla percezione. Per sentire le radici terrene e spirituali. In questi momenti è possibile sentire le emozioni della Terra e della collettività, così come le ingiustizie che esistono. Questo è un onore e se la donna si apre a queste percezioni, può introdurre nel mondo dei nuovi obiettivi e nuovi valori.
Come superare la sindrome premestruale ascoltando i propri bisogni
Passare del tempo da sole
Durante il ciclo, è importante rallentare o addirittura fermarsi, passando del tempo in solitudine. Si può ricavare una sorta di spazio sacro in casa, decorandolo a piacere. Mettendo da parte una volta per tutte le credenze limitanti e permettendosi questo, la donna raggiungerà il massimo della sua lucentezza.
Creare
Ascoltare le ispirazioni che giungono all’improvviso e scrivere, dipingere, cantare, pregare, danzare, piangere, creare un mandala. Così come si genera un flusso nel corpo, così fluisce la creatività.
Passare del tempo nella natura
Questo è molto importante. Il ciclo è una diretta connessione con il femminile, un momento in cui il corpo si prepara alla maternità. E’ molto più appagante, in questo momento, stare vicini alla Grande Madre, Madre Natura: essa nutrirà, ispirerà e ringiovanirà. La natura va ascoltata, ammirandone la bellezza e riposando immersi in essa.
Ascoltare il corpo e nutrirlo
E’ un ottima idea preparare in anticipo qualche pasto, prima del ciclo, così da non dover cucinare. Riposarsi, fare dei bagni, concedersi un massaggio, o qualsiasi cosa il corpo desideri, sono cose di cui occorre chiedere il permesso solo a se stesse.
Chiedersi di cosa si ha bisogno
Occorre avere il coraggio di ammettere le cose di cui si ha bisogno e riconoscere il motivo per cui si meritano. Questo traccerà un nuovo cammino anche per le donne delle future generazioni che verranno: figlie, nipoti e pronipoti.
Godersi il proprio essere donna
Circondarsi di fiori, oli essenziali, incensi; creare un altare femminile, ascoltare musica sensuale, indossare una sciarpa rossa o il proprio vestito preferito. Bisogna godere dell’essere una donna fertile!
Mangiare cioccolata
E’ bene assicurarsi che sia cioccolata di qualità, con pochi zuccheri naturali. Questo consiglio è utile specialmente per gli uomini che stanno leggendo: quando si avvicina il periodo del ciclo, donate alla vostra magnifica donna della cioccolata: è un’ottima idea per il suo e il vostro bene!!!
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Articolo di generazionebio.com
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