Il Reiki è una terapia olistica che può determinare la guarigione a livello fisico, mentale, emozionale e spirituale. Si ritiene che l’energia Reiki scorra attraverso le mani dell’operatore ogni volta che le sue mani sono poste in prossimità del potenziale destinatario. Alcuni insegnamenti sottolineano l’importanza dell’intenzione dell’operatore e la sua presenza durante il trattamento, mentre altri sostengono che l’energia Reiki dipenda dalla necessità del destinatario di attivare o potenziare il processo di guarigione naturale. Probabilmente entrambe le affermazioni sono corrette. Inoltre, si ritiene che questa energia sia “intelligente”, nel senso che il Reiki sa dove guarire, anche se le mani dell’operatore non toccano l’area specifica che necessità di un riequilibrio.
Imparare a lavorare con il Reiki offre la possibilità di connettersi ad una fonte inesauribile di energia, che può essere utilizzata per indurre un stimolo di guarigione. Chiunque può accedere a questa energia, per mezzo di un processo di sintonizzazione effettuata da un Master Reiki. A dire il vero, è probabile che chiunque possa accedere comunque a questa energia, poiché è universale. Nessuno detiene il controllo o il brevetto per questa energia.
Qui di seguito ci sono alcuni suggerimenti per prepararsi a portare l’energia Reiki nella propria vita.
La vita si svolge nel presente
Molte volte, però, lasciamo che il presente scivoli via, lasciando che il tempo corra inosservato e sprecando preziosi secondi della nostra vita, preoccupandoci del futuro e rimuginando su ciò che è passato. Viviamo in un mondo che contribuisce in maniera importante alla frammentazione mentale, alla disintegrazione, alla distrazione e all’incoerenza. Stiamo sempre facendo qualcosa e ci prendiamo poco tempo per sperimentare la calma e la quiete. Quando siamo al lavoro, fantastichiamo su dove andare in vacanza; in vacanza ci preoccupiamo di ciò che troveremo accatastato sulla scrivania, al nostro ritorno. Ci soffermiamo sui ricordi intrusivi del passato e ci preoccupiamo di ciò che può o non può accadere in futuro.
La maggior parte di noi non impegna i pensieri nella consapevolezza
Piuttosto, ci facciamo controllare dai pensieri. I pensieri attraversano la nostra mente come una cascata assordante. Per sentirsi maggiormente in controllo della nostra mente e della nostra vita, per trovare il senso di equilibrio che ci sfugge, abbiamo bisogno di uscire da questa corrente, per mettere in pausa, riposare in silenzio e concentrarci sul meraviglioso essere che siamo.
Abbiamo bisogno di vivere di più nel momento presente
Questa pratica si definisce anche consapevolezza, uno stato di attiva e aperta attenzione intenzionale sul presente. Quando si diventa consapevoli, ci si rende conto che noi non siamo i nostri pensieri. Si diventa osservatori dei propri pensieri, momento dopo dopo momento, senza giudicarli. Questo comporta lasciare i propri pensieri come sono, non afferrarli, né spingerli via. In questo modo, anziché lasciare che la propria vita scivoli via senza viverla, ci si risveglia all’esperienza.
Coltivare una consapevolezza priva di qualsiasi giudizio del presente conferisce una serie di benefici
Riduce lo stress, aumenta il funzionamento del sistema immunitario, riduce il dolore cronico, abbassa la pressione sanguigna e aiuta ad avere un approccio migliore anche verso le malattie più serie. Per alleviare lo stress, basta spendere qualche minuto al giorno a concentrarsi attivamente sul presente, cosa che riduce anche il rischio di malattie cardiache.
Le persone consapevoli, che vivono nel presente, sono più felici, più entusiaste, più empatiche, più sicure
Hanno maggiore autostima e sono più portate ad accettare le loro debolezze. Una consapevolezza che àncora nel qui e ora riduce quell’impulsività e quella reattività che sono alla base della depressione, dei problemi alimentari e di attenzione. Le persone consapevoli accettano le risposte negative senza sentirsi minacciate; combattono di meno con il loro partner, sono più accomodanti e meno difensivi. Come risultato, le coppie consapevoli godono di relazioni più soddisfacenti.
La consapevolezza sta alla radice del buddismo, del taoismo, di molte tradizioni dei nativi americani e dello yoga
Vivere nel momento presente è importante, ma il problema è come farlo. Quando le persone non vivono nel momento presente, non se ne rendono conto. Superare la distrazione e risvegliarsi al presente richiede intenzione e pratica.
Vivere nel presente comporta un profondo paradosso: non è possibile perseguirlo per i suoi benefici
Questo perché l’aspettativa di una ricompensa stimola uno stato mentale proiettato nel futuro, che sovverte l’intero processo. Invece, basterebbe avere fiducia che la ricompensa arriverà. Ci sono molti percorsi di consapevolezza e al centro di ciascuno vi è un paradosso. Ironia della sorte, lasciare andare ciò che si vuole è l’unico modo per ottenerlo.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.