Un’erba che si trova spesso nei piatti della cucina italiana, nei piatti thai e in alcune specialità mediorientali è il basilico.
Quest’ultimo non è noto solo per il sapore piacevole, ma anche per i suoi numerosi aspetti medicinali. In queste regioni, infatti, per secoli il basilico è stato utilizzato non soltanto in cucina ma anche per la guarigione.
La pianta è verde lussureggiante, presenta foglie lisce e bordi arrotondati che somigliano alle foglie di menta piperita. Le due piante, non a caso, sono strettamente correlate.
Il basilico è originario dell’India, ma si trova anche nelle regioni tropicali dell’Asia, dove è stato coltivato per 5000 anni. Il nome deriva dalla parola greca basilikohn che significa regale. Nemmeno il nome è casuale, visto quanto quest’erba sia preziosa in molte culture.
In Egitto, Grecia e India veniva collocato nella tomba del defunto per garantire un viaggio veloce verso l’aldilà. In India è visto come simbolo di ospitalità ed è molto utilizzato nella medicina ayurvedica.
I benefici
Il basilico, come la maggior parte delle erbe, ha molti benefici per la salute. Oltre a essere una ricca fonte di vitamina K, betacarotene e ferro, la pianta è nota per le sue proprietà antibatteriche, anti-infiammatorie e antiossidanti. La maggior parte di questo è dovuto ai suoi oli eterici e ai flavonoidi che lo rendono un potente vegetale antiossidante capace di ridurre l’infiammazione, combattere l’invecchiamento e mantenere sane le arterie.
Nell’olio essenziale di basilico, gli oli volatili che si trovano al suo interno hanno dimostrato di avere incredibili proprietà antibatteriche. Alcuni studi hanno confermato l’abilità di questi oli di ostacolare la crescita dei batteri. Uno studio pubblicato nel 2004 su Food Microbiology ha dimostrato che gli oli di basilico possono arrestare anche i batteri resistenti agli antibiotici.
Gli scienziati alla ricerca di nutrienti naturali, privi di conservanti tossici hanno inoltre scoperto che i prodotti per la pulizia che contengono un minimo dell’1% di olio essenziale di basilico diminuisce la contaminazione da batteri e lo stesso vale se introdotto nell’insalata.
Due flavonoidi all’interno del basilico hanno dimostrato risultati promettenti nella lotta contro i danni cellulari prodotti dalle radiazioni e dai radicali liberi. Si tratta di Orientin e Vicenin, antiossidanti che lavorano allo scopo di proteggere le cellule.
Ma c’è dell’altro!
Il basilico può anche:
- migliorare la circolazione
- migliorare la funzione immunitaria
- ridurre l’infiammazione
- ridurre l’ossidazione del colesterolo
- proteggere il cuore
- disintossicare il sangue
- controllare i livelli di zuccheri nel sangue
Nella medicina a base di erbe, il basilico si può somministrare per:
- crampi allo stomaco
- nausea
- febbre
- mal di testa
- crampi uterini
- tosse
- problemi digestivi
Coltivare il basilico
Il basilico è decisamente più esigente rispetto ad altre piante, come timo e menta. Predilige un clima caldo, perciò è bene piantarlo dopo l’inverno, in terra o in vaso.
Le varietà sono numerose. Alcune possono crescere oltre il metro d’altezza, ma la maggior parte di esse hanno piantine che rimangono molto più basse. Per fermarne la crescita basterà tenerlo nel vaso, così da limitare le radici.
Se si piantano i semi, occorre inserirli nel terreno a circa 10-12 cm di distanza l’uno dall’altro. Assicurarsi poi che sia in pieno sole, poiché il basilico richiede luce e calore. E’ inoltre utile tenerlo bene idratato. Per ottenere una pianta sana con un fogliame folto, prendere l’abitudine di pizzicare le cime degli steli in crescita: questo favorisce la crescita di nuovi steli e impedirà la fioritura. Quando si sviluppano i fiori, il basilico perde un po’ di sapore, ma resta comunque ottimo e benefico.
Utilizzo del basilico
Il modo più semplice per usare il basilico è mangiarlo. E’ delizioso, grazie al suo sapore speziato e contemporaneamente dolce. Arricchisce le insalate, specialmente i pomodori. Normalmente il basilico fa parte di piatti cotti, ma per godere dei suoi effetti salutari è meglio consumarlo crudo.
Tritato, si può aggiungere alle salse di condimento, insieme a olio, aceto di mele e aglio.
Anche come infuso è ottimo e rappresenta uno splendido elisir per la tosse o per i crampi. Basta versare dell’acqua bollita su una manciata di foglie di basilico fresco e lasciar macerare almeno cinque minuti prima di scolare bene.
Per mantenere fresco più a lungo il basilico senza seccarlo, è possibile congelarlo. Si può tritare e aggiungere una quantità sufficiente di olio per formare una pasta, che si ritirerà in freezer per poi usarla all’occorrenza, specialmente nei piatti cotti.
Produrre il basilico in casa è un modo per prendersi cura della propria salute e per imparare le basi del giardinaggio. Sia come misura preventiva che come rimedio naturale il basilico è davvero un ottimo prodotto!
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Articolo di generazionebio.com
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