Il riso bianco sta acquistando una reputazione sempre più cattiva, nonostante in gran parte del mondo rappresenti un alimento fondamentale della dieta. In qualche modo, però, la notizia che sia malsano lo ha stigmatizzato come causa dell’aumento del peso e come cibo dallo scarso valore nutrizionale. L’Ayurveda (una scienza antica di vita che proviene dall’India) la pensa però diversamente.
Ci sono alcuni alimenti che l’Ayurveda considera come salutari per tutti, tutto l’anno e il riso risulta essere il primo di questa lista. Non importa quale sia la nostra costituzione – perché ciascuno di noi è unico – e non importa in quale stagione ma il riso occupa uno spazio fondamentale nella dieta.
Tuttavia, c’è un momento giusto per il riso bianco e un momento giusto per il riso integrale. L’Ayurveda non giudica il riso semplicemente dal suo contenuto di fibre e di calorie, come facciamo noi da una prospettiva occidentale. Prende invece in considerazione chi lo mangia, quando lo mangia e cosa succede al riso durante il processo digestivo.
Riso bianco e integrale sono ovviamente molto diversi. Un chicco di riso è incapsulato nel suo involucro. Questo guscio esterno è ricco di fibre, vitamine del gruppo B e tracce di minerali. Quando l’involucro viene rimosso, attraverso la fresatura, il riso è bianco. Questo riso ha inevitabilmente meno fibre del riso integrale, ma conserva ancora il valore nutritivo e fornisce proteine ed energia. Inoltre, essendo stato rimosso il guscio esterno, risulta molto più facile da digerire.
Per questo motivo, quando la capacità digestiva è ridotta, si consiglia il riso bianco. Secondo l’Ayurveda, questo avviene in modo naturale in estate e nei mesi caldi. In questo periodo dell’anno, il nostro “fuoco digestivo” è nel suo momento più debole. Dobbiamo quindi modificare la dieta di conseguenza, scegliendo cibi più semplici da digerire. Questo rende il riso bianco una scelta migliore in estate, rispetto al riso integrale.
Quest’ultimo è in qualche modo pesante da digerire ed è meglio consumarlo nei mesi più freddi e invernali. In questo periodo il sistema digestivo è in grado di metabolizzare i cibi più pesanti. Inoltre, a prescindere dal periodo dell’anno, il riso integrale andrebbe sempre messo in ammollo per un paio d’ore, prima della cottura, per renderlo più digeribile.
L’Ayurveda non tiene conto solo della stagione, ma anche dell’individuo. Chi digerisce normalmente bene, può tranquillamente consumare il riso integrale. Chi ha una digestione più sensibile è meglio che scelga il riso bianco.
Bisogna tenere conto anche di altri fattori, ad esempio in che modo il riso è stato elaborato. Il riso bianco precotto e quello classico sono spesso ricchi di glucosio e olio, con un valore nutrizionale molto basso. Come per ogni cibo, una qualità biologica e minimamente elaborata è la scelta ideale. In Ayurveda, il riso di qualità basmati, bianco e integrale, aromatizzato, è considerato il migliore in assoluto.
Tutto sommato, quindi, il riso bianco minimamente elaborato non merita la brutta reputazione che si sta guadagnando. La regola generale, per riassumere, è di preferire il riso bianco nei mesi più caldi e quello integrale in inverno.
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Articolo di generazionebio.com
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