L’argomento è assai controverso e capace di accendere la platea tra pro e contro. Considerato l’ammontare delle prove, decisamente cospicue, che confermano che la soia non è sana per l’alimentazione, molte persone restano comunque convinte che faccia bene.
Pare invece che sia meglio essere prudenti, perché la soia può rivelarsi veramente pericolosa. Perciò, ogni volta che ci vengono dati dei suggerimenti di carattere nutrizionale, sarebbe bene prima fare delle ricerche appropriate.
Per tutti coloro che ne consumano spesso e che sono ancora convinti che si tratti di un nutrimento sano, esistono almeno 170 studi scientifici che smentiscono questa tesi.
E’ ovviamente bene specificare che la soia fermentata in piccole quantità e come condimento, come si usa nella cultura tradizionale asiatica, va benissimo per chi ha una tiroide sana. Quindi si parla di miso, tempeh, natto e salsa di soia. Inoltre, se si vuole aggiungere ogni tanto dell’edamame all’insalata o un paio di cubetti di tofu nella zuppa di miso, non si corre alcun pericolo. Basta non fare diventare la soia un prodotto abituale della propria dieta.
Per chi invece soffre di disturbi alla tiroide, la scelta migliore è quella di evitare la soia del tutto, visto che si tratta di un potente soppressore della tiroide, anche quando fermentata.
Allarme #1
Uno studio del 1991 ha provato che l’assunzione di 2 cucchiai al giorno di semi di soia tostati da parte di adulti sani, con l’adeguata integrazione di iodio nella dieta, causa la soppressione della tiroide e sintomi conseguenti di malessere come stipsi, sonnolenza e gozzo. (Nippon Naibunpi Gakkai Zasshi 1991,767:622-629)
Allarme #2
Sei donne in premenopausa con normali cicli mestruali hanno assunto 45 mg di isoflavoni di soia al giorno, l’equivalente di 1 o tazze di soia o di 65 g di farina di soia. Dopo un mese, tutte le donne hanno avuto le mestruazioni in ritardo, sperimentando effetti simili a quelli del tamoxifene, il farmaco anti-estrogeno normalmente somministrato a donne affette da cancro al seno (American Journal of Clinical Nutrition 1994 Sep:60(3):333-340)
Allarme #3
E’ stato scoperto che gli estrogeni contenuti negli alimenti a base di soia hanno il potenziale di alterare il sistema endocrino con gli stessi effetti del farmaco Tamoxifene, prescritto per il cancro al seno (Proceedings of The Society for Experimental Biology and Medicine 1995 Jan;208(1):51-9)
Allarme #4
E’ stato dimostrato che gli estrogeni assunti attraverso l’alimentazione, anche in basse concentrazioni, sono responsabili della stimolazione delle cellule del seno e, come il DDT, aumentano l’attività enzimatica che porta al cancro al seno (Environmental Health Perspectives 1997 Apri;105 (Suppl 3):633-636)
Allarme #5
Gli isoflavoni della soia genisteina e daidzeina sembrano stimolare la crescita di un preesistente cancro al seno, indicando il rischio che comporta il consumo di prodotti della soia per le donne che hanno questo problema (Annals of Pharmacotherapy 2001 Sep;35(9):118-21)
Allarme#6
Esistono prove dirette che gli isoflavoni della soia genisteina e daidzeina sopprimono l’asse ipofisi-tiroide nei topi di mezza età alimentati con la soia, dopo solo 3 settimane di assunzione abituale (Experimental Biology and Medicine 2010 May;235(5):590-8)
Allarme #7
Non consumare la soia in gravidanza! La ricerca scientifica ha dimostrato che il feto maschile esposto ai fitoestrogeni della soia saranno più suscettibili a sviluppare il cancro alla prostata nel corso della vita (Prostate 1994;24(2):67-78)
Allarme #8
Tenere la soia lontana dalle proprie figlie! La genistaina alimentare (fitoestrogeno della soia) assunto da topi in età di sviluppo ha avuto l’effetto di forte acceleratore della pubertà (Toxicol Sci 1999 Oct;51(2):236-44
Allarme #9
Per i maschietti: le proteine della soia schiacciano la virilità! Uno studio condotto su 12 uomini di età maggiore di 18 anni ha dimostrato una riduzione del 19% di testosterone in soli 28 giorni di assunzione di 56g quotidiani di soia (Prev 2007;16:829-33)
Allarme #10
Non dare ai bambini le formule infantili a base di soia. Le bambine neonate che sono state esposte attraverso la nutrizione alla formula glicosilata di genisteina (estrogeno della soia) hanno vissuto un processo di sviluppo lento, come l’apertura ritardata della vagina, e problemi successivi come diminuzione della fertilità, anomalie del ciclo mestruale e parto complicato (Environmental Health Perspective 2009 Dec;117(12):1883-9)
Quelli appena illustrati sono dieci motivi sufficienti per eliminare la soia dalla propria dieta. Se qualcuno volesse approfondire, l’autrice del volume The Whole Soy Story Kaayla Daniel, medico nutrizionista, ha elencato le altre 160 ragioni che fanno sospettare della sua pericolosità.
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Articolo di generazionebio.com
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