Gli scienziati sono sempre più impegnati nell’analizzare la correlazione esistente tra alimentazione e il proliferare delle malattie degenerative, che si manifestano con artrite, sclerosi multipla, Alzheimer, osteoporosi e molto altro.
Grazie alle scoperte fatte, sempre più persone si affidano a una dieta naturale e a un approccio olistico alla salute, estenuati dall’impossibilità di trovare una soluzione concreta altrimenti.
La visione macrobiotica sostiene che salute e felicità siano il risultato di una vita condotta in armonia con la natura, dove malattia e infelicità rispecchiano uno squilibro tra mondo interiore ed esteriore. Il modo per tornare a stare bene è quello di comprendere l’ordine naturale e di armonizzarsi con esso, a cominciare dall’alimentazione quotidiana. L’assunzione costante di cibi e bevande spazzatura stimola infatti un progressivo sviluppo della malattia e dell’infelicità. Questo processo si svolge generalmente in una sequenza di 7 stadi.
- Normalmente, il corpo elimina i nutrienti, le tossine e gli altri scarti in eccesso che assumiamo da cibo, acqua e aria attraverso quattro processi metabolici: respirazione, traspirazione, minzione e attività intestinale. L’eliminazione avviene anche attraverso l’attività fisica quotidiana di ogni genere: conversazione, movimento, lavoro, gioco e così via. La disintossicazione mentale prende forma attraverso le onde e le vibrazioni che vengono rilasciate dai pensieri, dalle decisioni che si prendono, dai desideri, dalle preghiere, dall’immaginazione e altre forme di coscienza. Anche l’espressione dei sentimenti e delle emozioni è accompagnato da un rilascio metabolico.
- Quando mangiamo troppo oppure assumiamo qualsiasi porzione di cibo e bevande spazzatura, l’eliminazione avviene attraverso uno dei meccanismi descritti in precedenza. Se però la quantità di scarti eccede la capacità del corpo di eliminarli naturalmente, il corpo ricorre ad altri meccanismi estremi di disintossicazione, inclusi raffreddore, febbre, sinusite, tosse, sudorazione, minzione frequente e disturbi intestinali. Se ad esempio, prendiamo due porzioni di dessert, potremmo presto sentire i brividi, essere sorpresi dalla febbre, ritrovarci con le tonsille gonfie, perché il corpo sta cercando di eliminare gli eccessi. Spesso questi sintomi possono trasformarsi in qualcosa di più grave come tremore, vomito, nausea o in sentimenti come rabbia, paura, pianti e urla ingiustificati.
#1 Stanchezza Fisica e Mentale
Oggi chiunque nel mondo moderno abbonda nell’assumere cibo o mangia quello sbagliato, ritrovandosi spesso a provare stanchezza fisica e mentale, il primo stadio dello squilibrio. Questo non è altro che l’inizio di una malattia ed è frequentemente accompagnato sia dai sintomi già citati che da tensione muscolare, costipazione o diarrea, perdita di lucidità e della memoria e cambiamenti di umore. Per ristabilire l’equilibrio ci possono volere da qualche ora a qualche giorno. Una buona dormita, cibo sano e attività fisica possono essere di grande aiuto.
#2 Dolori
Se ignoriamo questi segni iniziali di squilibrio e non cambiamo la dieta o lo stile di vita, il senso di fatica sarà presto seguito da dolori occasionali, il secondo stadio della malattia. Si parla di dolore e tensione muscolare, mal di testa, mal di schiena, dolori mestruali, disturbi addominali e altri dolori moderati. Insonnia, difficoltà a respirare, irregolarità cardiaca, brividi e febbre; problemi di coordinazione e movimento possono sopraggiungere contemporaneamente. Preoccupazione, insicurezza, leggera tristezza possono comparire dal punto di vista emotivo. Per ristabilire l’equilibrio ci vogliono da qualche giorno a qualche settimana, con il supporto di una dieta salutare, di attività fisica e del riposo necessario.
#3 Declino della Qualità del Sangue e Produzione Cronica di Scarti
Se ignoriamo anche questi ultimi segnali e non aggiustiamo il tiro, si raggiungerà il terzo stadio dello sviluppo progressivo della malattia. La qualità del sangue e della linfa diminuirà stimolando malattie della pelle, infezioni e altre manifestazioni di squilibrio cronico. Quando il sangue accumula troppe tossine e scarti, i reni si sovraccaricano e perdono la loro proprietà di filtraggio corretto. Le malattie della pelle si sviluppano perché il corpo cerca di portare in superficie gli scarti. Spesso la causa è dovuta a un consumo eccessivo di cioccolato, zucchero, miele e altri carboidrati raffinati, da carne e uova, latte, formaggio, gelati e altri latticini, da pane bianco e altri prodotti da forno, da patate, pomodori e altri vegetali di origine tropicale, da spezie, alcol e farmaci. Un consumo costante di questi alimenti può dare vita a eczema, psoriasi e altri seri disturbi della pelle. In casi estremi anche il cancro alla pelle, che generalmente se individuato per tempo, non è fatale perché mostra che il corpo è ancora capace di mantenersi relativamente pulito spingendo gli scarti verso la superficie. Anche i capelli, le unghie e le labbra possono diventare fragili, in questa fase. Poiché la qualità del sangue risulta peggiore, il corpo perde la sua naturale resistenza alle infezioni e batteri, virus e altri microorganismi iniziano a moltiplicarsi. Il sangue e la linfa si sovraccaricano di grassi e muco originati dai cibi acidificanti e non sono più in grado di eliminare agenti potenzialmente infettivi tramite l’urina, l’intestino e altri canali tradizionali. Inoltre, i batteri benefici che vivono in armonia nella flora intestinale, sulla pelle e in altre regioni del corpo e che fanno da scudo alle malattie, iniziano a diminuire a causa dell’eccesso di proteine animali, acidi e sostanze chimiche che ne ostacolano il funzionamento. Ecco allora sopraggiungere influenza e raffreddore cronici, e un aumentato rischio di contrarre infezioni serie come polmonite, epatite e tubercolosi. Si è predisposti a sanguinamento del naso, i tagli e le ferite tardano a guarire e, dal punto di vista emotivo, si accusano nervosismo, ipersensibilità, depressione moderata, iperattività e perdita generale della direzione. Prevalgono un senso di apprensione, di frustrazione e malinconia. Persone e situazioni nuove fanno paura e il corpo diventa rigido e perde la sua naturale flessibilità. Per ristabilire l’equilibrio occorre rafforzare il sangue e la linfa. Ci possono volere da dieci giorni a quattro mesi. E’ utile in questa fase stimolare il fluire dell’energia.
#4 Accumulo
Se le cause nascoste dei primi sintomi cronici non vengono corrette oppure vengono trattate solo in maniera sintomatica, il corpo inizierà ad accumulare eccessi a un livello molto profondo. Siamo al quarto stadio dello sviluppo progressivo della malattia. L’organismo non ha più la capacità di spingere gli scarti verso la superficie. All’interno del corpo si creano dei depositi di grassi e muco originati da uova, carne, formaggio, pollo, pesce grasso, latte, gelato, olio, zucchero, dolci e farine bianche raffinate. Inizialmente questo processo parte dalle regioni periferiche, quelle che hanno un accesso verso l’esterno. Questo comporta quindi problemi legati a seni nasali, tonsille, orecchie, occhi, denti, gengive, polmoni, seno, intestino, reni, vescica, organi riproduttivi.
#5 Immagazzinamento
Mentre la malattia progredisce, gli accumuli si insinuano sempre più profondamente nel corpo e iniziano a ricoprire il cuore, il fegato, la cistifellea, il pancreas e altri organi vitali. Siamo al quinto stadio della malattia. Iniziano a svilupparsi cambiamenti a livello funzionale, che producono a loro volta degenerazione negli organi, nelle ghiandole, nelle cellule e nei tessuti. Molte malattie come quelle cardiovascolari, cancro, diabete e sclerosi multipla rientrano in questa categoria.
#6 Disturbi neurologici
La progressione degli accumuli e la tendenza degenerativa intaccano muscoli, nervi e ossa. Artrite, reumatismi, scoliosi, osteoporosi e altre condizioni degenerative prendono piede, dopo anni di eccessi alimentari. La coordinazione fisica e mentale subisce un declino e inizia a prevalere una visione della vita negativo e pessimista. I tessuti muscolari si atrofizzano, le ossa si indeboliscono, gli impulsi nervosi rallentano dando vita a disabilità, paralisi e problemi di funzionalità cerebrale. Per riportare l’equilibrio quando si è in questa fase, ci vogliono da sei mesi a diversi anni, a seconda dei casi.
#7 Auto-giustificazione
L’ultimo stadio della malattia risiede nel continuare a trovare una giustificazione per sé stessi e nell’arroganza. Nella convinzione che siamo separati dalla natura e che abbiamo ricevuto la maledizione della malattia, delle difficoltà e dei problemi. Anziché prendersi le proprie responsabilità e avviare il cambiamento, malediciamo le altre persone, la società, la natura e l’universo. Egoismo, egocentrismo, vanità, orgoglio fanno parte di questa fase. Si perde la capacità di ascoltare gli altri e le proprie intuizioni. L’arroganza si trova sia nel primo che nell’ultimo stadio della malattia ed è all’origine di tutti gli altri. E’ la causa sottile di ogni malattia e infelicità su questo pianeta, perché generata dall’ignoranza. L’ignoranza può prendere vita dalla moderna visione di vita caotica e casuale, senza alcuna prospettiva o significato. Per ristabilire l’equilibrio in questa fase ci vogliono degli anni, o tutta la vita. Allo stesso tempo, però, uno shock di qualsiasi genere può dissolvere l’arroganza in pochi minuti. Un incidente, una malattia, un fallimento che ci risvegliano e ci riportano agli ordini della natura.
Molti degli stadi descritti non sono immediatamente visibili, ma tutte le malattie seguono questo schema generale. Piccoli e apparentemente insignificanti sintomi possono gradatamente peggiorare e trasformarsi in qualcosa di più grave. Tutte le malattie condividono un’origine comune: uno stile innaturale di vita che include alimentazione, pensieri e comportamenti inappropriati. Salute, felicità e pace sono dei diritti universali di qualsiasi individuo. Ritrovare l’armonia con l’ordine eterno e meraviglioso dell’Universo è l’essenza della macrobiotica e delle abitudini alimentari che la contraddistinguono.
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Articolo di generazionebio.com
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