I cereali ne sono cosparsi copiosamente. Si aggiunge in quantità nel caffè della mattina. Si utilizza per preparare le torte in casa.
Inoltre, è parte integrante della maggior parte dei nostri alimenti preferiti: biscotti, caramelle, bibite, gelati. Tutti quei cibi che dovrebbero essere consumati solo in occasioni speciali ma che, al contrario, fanno parte della nostra quotidianità.
E ancora: è uno degli ingredienti nascosti di molti alimenti industriali, come i salatini, il ketchup e il formaggio fuso. Anche i cibi per l’infanzia ne contengono in eccesso.
Si sta naturalmente parlando dello zucchero, il cui consumo, secondo dati recenti, in Italia sarebbe triplicato negli ultimi 50 anni. Questo avviene proprio perché viene assunto senza accorgersene, attraverso gli alimenti più disparati. Si stima che ogni giorno 1400 calorie assorbite siano proprio quelle dello zucchero. Quindi calorie vuote, prive di ogni nutrimento. La ragione di un consumo così elevato è facilmente comprensibile: ha un buon sapore e soprattutto, lo zucchero innesta un processo innato nel cervello attraverso la dopamina.
Quello che invece avviene a livello fisico ed emotivo è un’altra storia e quando si approfondisce l’argomento si scopre non solo che consumare zucchero non è un’abitudine sana, ma che può anche rendere estremamente infelici. Se si consuma zucchero, infatti, la probabilità di diventarne dipendenti è molto elevata.
Quando si assume dello zucchero, si innesca la produzione nel cervello di oppiacei naturali, che sono la chiave della dipendenza. Il cervello diventa quindi dipendente dalla stimolazione del rilascio dei suoi stessi oppiacei, proprio come farebbe con morfina ed eroina.
Questo dovrebbe farci cambiare prospettiva rispetto alla cosiddetta guerra alla droga, che così diventa ancora più importante, unita alla lotta contro l’obesità che lo zucchero genera. Adesso c’è in circolazione una sostanza alla portata di tutti e per questo ancora più insidiosa, che ha soppiantato cocaina ed eroina. Si tratta dello zucchero. Chi avrebbe immaginato che qualcosa di così delizioso e irresistibile avrebbe potuto portare la salute delle persone al deterioramento?
I ricercatori hanno ipotizzato che i recettori del sapore dolce – due proteine localizzate sulla lingua – che si sono evoluti da quando in tempi antichi la dieta era davvero povera di zuccheri, non si sono adattati all’introduzione illimitata di zucchero odierna. Per questa ragione, la stimolazione abnorme di questi recettori a causa della nostra dieta, genera dei segnali di ricompensa eccessivi nel cervello, che hanno il potenziale di superare il normale meccanismo di autocontrollo e di portare alla dipendenza.
Il centro del piacere del cervello è essenziale per la sopravvivenza della specie. Se si spegne il piacere, si spegne anche la voglia di vivere. A lungo termine, però, la stimolazione del centro del piacere guida al processo di dipendenza. Quando si consuma in eccesso qualsiasi sostanza, incluso lo zucchero, il centro del piacere riceve il segnale che fa provare una sensazione di godimento. Così se ne consuma ancora. Il problema subentra con l’esposizione prolungata: il segnale si attenua, diventa debole. Perciò bisogna aumentare la quantità per ottenere lo stesso effetto. E se si diminuisce la dose, si va in astinenza. Questi sono tutti sintomi di una dipendenza, che dimostrano come lo zucchero di fatto sia simile alle droghe.
Come molti generi di dipendenza, quella da zucchero può essere letale. E’ sempre più evidente come lo zucchero sia un fattore primario che contribuisce non solo a causare diabete e obesità, ma altrettante malattie croniche potenzialmente mortali. Lo zucchero è tossico per il corpo e non passerà molto tempo prima che venga accettata la tesi secondo cui sia un fattore causale nella maggior parte dei tumori.
In pratica, lo zucchero ha un buon sapore appena viene consumato, ma il suo impatto complessivo sulla salute può lasciare l’amaro in bocca. Di tutte le molecole in grado di infliggere danni al corpo, infatti, le molecole di zucchero sono probabilmente le peggiori.
Bisogna tenere presente che è assolutamente normale che i livelli di zucchero nel sangue salgano dopo ogni pasto, ma non è naturale o sano che siano troppo elevati e rimangano costanti su quei livelli. La situazione è aggravata dal consumo costante di alimenti ricchi di carboidrati, come pane bianco, zucchero, pasta, dolci, caramelle e biscotti che una volta assunti si trasformano anch’essi in zuccheri. E’ tutto questo a generare la vera e propria epidemia di obesità che è iniziata negli Usa ma che sta intaccando molti altri paesi di cultura occidentale, Italia compresa.
Di fronte a questo quadro, l’unica soluzione è quella di diminuire drasticamente il consumo di zucchero, anche se può apparire come una vera sfida. Un metodo efficace per diminuire la voglia di zuccheri, è quello di praticare attività fisica. Dopo un buon allenamento, generalmente l’appetito per i dolci diminuisce. Questo meccanismo è probabilmente causato dalla riduzione importante dei livelli di insulina che si verifica durante l’allenamento. Inoltre bisogna diminuire il consumo di prodotti di lavorazione industriale, che contengono quantità elevate di zucchero. Per chi volesse sostituire lo zucchero con un prodotto salutare, si consiglia di evitare tutti i dolcificanti artificiali che intaccano la salute anche più in fretta dello zucchero e di prediligere quelli naturali come il succo di agave o la stevia (facendo attenzione alle etichette, dove è mostrata la quantità dell’estratto che è spesso molto bassa e quindi poco pura).
I dispositivi SP6 di LifeWave sono un ottimo supporto naturale al controllo dell’appetito, specialmente dei crampi della fame indirizzati a prodotti dolciari e a base di carboidrati.
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Articolo di generazionebio.com
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