Siete sempre alla ricerca di nuovi modi per aumentare il vostro intelletto, evitare l’invecchiamento mentale e vivere una vita più lunga?
Sorprendentemente, esistono delle strategie facili per raggiungere lo scopo, apportando qualche modifica alla routine quotidiana. Ecco nove consigli per diventare più intelligenti:
Esercizio Fisico
Fare esercizio fisico incoraggia il cervello a lavorare al suo standard ottimale, stimolando le cellule nervose a moltiplicarsi, a rafforzare le loro interconnessioni e a proteggersi da eventuali danni. Le cellule nervose durante l’allenamento rilasciano delle proteine note come fattori neurotrofici. Uno in particolare innesca numerose altre sostanze chimiche che promuovono la salute neurale, e beneficia direttamente le funzioni cognitive, compreso l’apprendimento. Inoltre, l’esercizio fisico fornisce effetti protettivi attraverso un maggiore flusso di sangue al cervello, un migliore sviluppo dei neuroni e la diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari come l’ictus.
La ricerca ha dimostrato che l’esercizio fisico aumenta mitocondri, i piccoli che producono energia all’interno di ogni cellula del corpo, il che suggerisce che l’esercizio può aiutare il cervello a lavorare in modo più veloce ed efficiente.
Omega 3
Acido docosaesaenoico, o DHA, un grasso omega-3, è un componente essenziale e strutturale sia del cervello che della retina. Circa il 60% del cervello è costituito da grassi, il 25% dei quali è DHA. DHA è anche un ingrediente essenziale strutturale del latte materno, e questa si crede sia una delle principali ragioni per cui i bambini allattati al seno ottengono migliori risultati nel test di intelligenza rispetto ai bambini allattati artificialmente.
Grassi Omega-3 come il DHA sono considerati essenziali perché il corpo non li può produrre, e deve assumerli dalla dieta quotidiana. Alimenti ricchi di DHA sono il pesce, e l’olio di pesce, la cui assunzione comporta però il rischio di contaminazione da mercurio. Esistono numerose alternative vegetali che permettono di assumere omega-3 nella giusta quantità e spesso anche più facilmente: semi di lino, olio di semi di lino, soia, fagioli, tofu, semi di chia, noci, verdure a foglia verde, semi di canapa e alghe (queste ultime provenendo dal mare comportano però lo stesso rischio di contaminazione da mercurio del pesce).
DHA si trova in alte concentrazioni nei neuroni e quando il livello di omega-3 non è sufficiente, le cellule nervose diventano rigide e più inclini all’infiammazione. Quando si verifica questo fenomeno, la neurotrasmissione corretta da cellula a cellula viene compromessa.
Bassi livelli di DHA sono stati collegati alla perdita di memoria e al morbo di Alzheimer.
Per compensare le eventuali lacune nella dieta di omega-3, è consigliabile ricorrere a degli integratori, specialmente in gravidanza.
Dormire
Il sonno non è solo essenziale per rigenerare il corpo, ma è indispensabile per ottenere nuove intuizioni mentali ed essere in grado di vedere nuove soluzioni creative a problemi vecchi. Il sonno rimuove i paraocchi e aiuta a resettare il cervello, guardando i problemi da una prospettiva diversa.
Il sonno è noto anche per migliorare i ricordi e una sola notte di scarso sonno può influire sulla capacità di pensare con chiarezza il giorno successivo.
Il processo di crescita, noto come plasticità, sta alla base della capacità del cervello di controllare il comportamento, compresi apprendimento e memoria. La perdita di sonno modifica l’espressione dei geni importanti per la plasticità sinaptica.
Olio di Cocco
Uno dei combustibili primari di cui necessita il cervello è il glucosio, che viene convertito in energia. Il cervello produce la sua insulina per convertire il glucosio nel sangue nel carburante di cui ha bisogno per sopravvivere.
Se la produzione di insulina diminuisce, il cervello inizia letteralmente a morire di fame. Questo è ciò che accade ai malati di Alzheimer – parti del loro cervello iniziano ad atrofizzarsi, o morire di fame, con conseguente funzionamento alterato ed eventuale perdita di memoria, di parola, di movimento e di personalità.
Esiste una sostanza che può alimentare il cervello e prevenirne l’atrofia. Si tratta dei chetoni, che il corpo produce quando trasforma il grasso in energia; la fonte primaria dei corpi chetonici sono i trigliceridi a catena media presenti nell’olio di cocco. Secondo una ricerca, poco più di due cucchiai di olio di cocco al giorno sarebbero capaci di rappresentare una valida misura preventiva contro le malattie neurologiche degenerative.
Ognuno tollera olio di cocco modo diverso, perciò è bene iniziare con un cucchiaino, assunto con il cibo al mattino. Aggiungere poco a poco l’olio di cocco con il passare dei giorni fino a quando si è in grado di tollerarne quattro cucchiai. L’olio di cocco è preferibile assumerlo con il cibo, per evitare di sconvolgere lo stomaco.
Vitamina D
I recettori attivi della vitamina D aumentano la crescita dei nervi nel cervello, e i ricercatori hanno anche individuato delle vie metaboliche per la vitamina D nell’ippocampo e nel cervelletto, le aree coinvolte nella pianificazione, nell’elaborazione delle informazioni, e nella formazione di nuovi ricordi.
Uno studio recente ha che è di vitale importanza che la madre abbia sufficienti livelli di vitamina D durante la gravidanza, in modo che il cervello del bambino si sviluppi correttamente. Anche il bambino deve avere abbastanza vitamina D dopo la nascita per il funzionamento normale del cervello. La ricerca ha dimostrato che bassi livelli di vitamina D in adulti e anziani sono associati con funzioni cerebrali più povere, e che aumentandone i livelli si possono mantenere gli anziani mentalmente vivi.
Una adeguata esposizione al sole è tutto quello che serve per mantenere i livelli di vitamina D necessari per una sana funzione cerebrale.
Ottimizzare la flora intestinale
L’intestino è il nostro secondo cervello, e i batteri intestinali trasmettono le informazioni al cervello attraverso il nervo vago. Vi è una stretta connessione tra flora intestinale anormale e lo sviluppo cerebrale anormale, e così come si dispone di neuroni nel cervello, si hanno anche i neuroni nell’intestino – compresi i neuroni che producono neurotrasmettitori come la serotonina, che si ritrova anche nel vostro cervello ed è legata alla umore.
Perciò, la salute intestinale può influire sulla funzione del cervello, della psiche e del comportamento, in quanto sono interconnessi e interdipendenti in diversi modi.
I batteri intestinali sono parte attiva e integrata del corpo, e come tali sono fortemente dipendenti dalla dieta e vulnerabili allo stile di vita. Se si consuma un eccesso di alimenti trasformati e di bevande zuccherate, per esempio, i batteri intestinali possono essere gravemente compromessi, perché i cibi trasformati e gli zuccheri distruggono la microflora sana e possono alimentare batteri cattivi e lieviti. Limitare lo zucchero e prodotti alimentari trasformati, mangiare cibi fermentati e assumere probiotici sono tra i modi migliori per ottimizzare la flora intestinale e di conseguenza sostenere la salute del cervello.
Vitamina B12
La vitamina B12 ha una grande importanza nel mantenimento di una mente acuta. Secondo le ultime ricerche, le persone con forte carenza di vitamina B12 hanno più probabilità di ottenere risultati peggiori nei test cognitivi; inoltre presentano un volume cerebrale totale inferiore, il che suggerisce che la mancanza di questa vitamina può contribuire al restringimento del cervello.
Confusione mentale e problemi di memoria sono due segnali forti di carenza di vitamina B12.
La carenza di vitamina B12 è molto diffusa e molti hanno dei problemi ad assorbire questa sostanza correttamente da fonti alimentari. La vitamina B12 è disponibile nella sua forma naturale solo in fonti di cibo di origine animale. Tra questi frutti di mare, carne di manzo, pollo, maiale, latte e uova.
Ascoltare la musica
E ‘da tempo teorizzato che l’ascolto di musica può aumentare le capacità intellettuali. Il cosiddetto “Effetto Mozart”, suggerisce l’ascolto di musica classica possa rendere più intelligente. In effetti, la ricerca ha dimostrato che l’ascolto di musica durante l’attività fisica incrementa i livelli cognitivi e la scioltezza verbale nelle persone con diagnosi di malattia coronarica (la malattia coronarica è stata associata a un declino nelle abilità cognitive).
L’ascolto della musica è stata anche associata a un miglioramento della funzionalità cognitiva e della concentrazione mentale negli adulti sani, il che fa dire che sia bene approfittare di questo semplice piacere ogni volta che si può.
Sfidare la mente
Uno dei metodi più semplici per aumentare la funzionalità del cervello è quello di continuare a imparare. La dimensione e la struttura dei neuroni e le connessioni tra di essi effettivamente cambia quando si impara qualcosa di nuovo. Questo può tradursi in varie forme di apprendimento, non solo legato ai libri, ma anche ai viaggi, allo studio di uno strumento musicale, di una lingua straniera, o alla partecipazione ad attività sociali e comunitarie.
Un altro metodo importante è l’aerobica cerebrale. Mettere alla prova il cervello con esercizi appropriati contribuisce a mantenerlo in forma nonostante il trascorrere degli anni. Questo include cruciverba e giochi da tavolo. La ricerca ha anche dimostrato che la navigazione sul Web attiva regioni del cervello relative al processo decisionale e al ragionamento complesso. Quindi, a differenza della TV che si utilizza passivamente, l’uso di Internet può essere coinvolgente e può effettivamente contribuire a migliorare la capacità intellettuale.
*fonte mercola.com
Immagine Education vector created by freepik – www.freepik.com
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo a cura di ©generazionebio.com. E’ possibile riproporlo non a scopi commerciali e integralmente solo citando la fonte e con un link cliccabile che punti all’articolo originale.