Agosto: tempo di vacanze e di una sana pausa dalla tecnologia.
Siamo ormai diventati dipendenti dagli smartphone. A testimoniarlo uno studio presentato alla conferenza della British Psychological Society’s Division of Occupational Psychology di Chester nel 2012.
Oggi controllare lo smartphone compulsivamente è uno dei gesti più diffusi tra la popolazione. Lo studio in questione avrebbe trovato un’associazione tra l’aumento dell’utilizzo del cellulare e la crescita dei livelli di stress.
Il motivo: l’incontenibile bisogno di leggere immediatamente e rispondere a ogni messaggio in arrivo, alle notifiche dei social network e alle email.
Sorprendentemente, però, i ricercatori non collegano lo stress all’utilizzo professionale degli smartphone, piuttosto all’uso personale.
Gli smartphone vengono utilizzati ormai per affrontare qualsiasi aspetto della propria vita e questo sta portando a un vero e proprio rapporto di dipendenza che causa stress, anziché alleviarlo.
Per portare avanti questo studio, il team di ricercatori ha condotto test psicometrici su oltre 100 partecipanti: studenti universitari, lavoratori dipendenti e pubblici che utilizzano abitualmente iPhone, Android e Blackberry. A ogni partecipante è stato anche chiesto di compilare un questionario legato all’uso del telefono.
La ricerca ha inoltre preso in esame il numero di volte in cui i soggetti estraevano il telefono dalla tasca durante l’esperimento: in molti casi erano convinti di averlo sentito vibrare anche quando non avevano ricevuto alcun messaggio.
Le persone con i livelli di tensione più estremi sono risultate turbate da una vibrazione fantasma, simile a quella percepita quando i messaggi arrivano davvero. Nella maggior parte dei casi, gli individui analizzati avevano acquisito uno smartphone per tenere il passo con i ritmi del proprio lavoro.
E’ stato però scoperto che le persone prima di acquistare questo tipo di telefono erano in grado di gestire meglio i propri impegni di lavoro. Difatti gli utenti finiscono per scivolare in un’interazione personale con il telefono allo scopo di mantenere il controllo sulla propria rete sociale virtuale, tralasciandone l’utilizzo per lavoro. Appena questo modello di consumo prende piede, si elevano i livelli di stress. Più spesso si controlla il telefono per motivi personali, più lo stress aumenta. Naturalmente il fenomeno è aggravato dalla presenza di stress generato da altre ragioni. Anzi, sembra proprio che le persone già nevrotiche a causa del lavoro e dello stile di vita siano quelle più propense a controllare il telefono compulsivamente.
Un circolo vizioso che contribuisce ad aumentare lo stress e a sviluppare un bisogno ossessivo di controllare il proprio telefono. Lo stress viene determinato dal fatto che questa abitudine tende a cancellare qualunque pausa, qualunque momento di solitudine, qualunque momento di riposo; il rischio è che la tensione accumulata finisca addirittura per avere un impatto negativo sulle relazioni.
Affinché sia davvero una vacanza, quest’anno si parte, ma senza smartphone! Chi accetta la sfida?
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Articolo di generazionebio.com
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