Siamo tutti soggetti ai pericoli dell’inquinamento atmosferico. Anche chi vive in paese è esposto a un certo livello di inquinamento: quello del proprio veicolo e del tabacco.
Uno studio condotto dal Columbia Center For Children’s Environmental Health ha rilevato che livelli elevati di inquinamento possono influenzare l’intelligenza dei bambini, abbassando il loro quoziente intellettivo. Altri studi collegano gli stessi inquinanti alla depressione, all’asma e a molti altri problemi di salute.
Lo studio citato ha esaminato l’esposizione prenatale all’inquinamento atmosferico, in particolare agli idrocarburi policiclici aromatici (noti come IPA o PAH). Il riscontro ottenuto è preoccupante, perché le madri esposte in stato di gravidanza ad alti livelli di questi inquinanti hanno dato alla luce bambini con un quoziente intellettivo molto più basso; questo sulla base di prove di intelligenza a cui sono stati sottoposti all’età di 5 anni.
Queste sostanza inquinanti provengono dalla combustione di combustibili fossili, utilizzati nei veicoli e nell’industria. Vengono inoltre emessi in piccole quantità dalla combustione di materiali organici come il tabacco.
Durante lo studio sono stati esaminati 214 bambini sani, nati da madri bianche, di nazionalità polacca, non fumatrici, tra il 2001 e il 2006. Durante la gravidanza le donne indossavano dei monitor per misurare la loro esposizione agli agenti inquinanti. Sono stati anche forniti campioni di sangue e il cordone ombelicale al momento del parto.
I bambini sono poi stati testai e monitorati per la durata di 5 anni. Sono stati sottoposti a test di logica e intelligenze e il loro rating intellettivo è risultato inferiore alla media. Un livello che diminuiva con l’aumento dell’esposizione della madre all’inquinamento.
Uno studio simile è stato condotto a New York, su bambini nati da madri dominicane e uomini africani non fumatori, nel 2009 e sono stati rilevati dei risultati molto simili.
Questi risultati sono significativi, perché mostrano come l’esposizione all’inquinamento dell’aria potrebbe influire sul rendimento scolastico.
L’esposizione a IPA nel grembo materno è stato anche associato a disturbi come asma, parto prematuro, malformazione cardiaca e condizioni di sottopeso.
Un altro studio più recente condotto dall’Environmental Health Perspectives ha scoperto che l’esposizione prenatale agli agenti inquinanti è associato ad ansia e depressione nei bambini più piccoli. I bambini di 6 e 7 anni stanno già sperimentando infatti sia ansia che depressione a causa delle tossine presenti nell’ambiente.
Sono diversi i modi in cui ci sottoponiamo agli IPA:
- respirazione: la maggior parte delle persone è esposta agli IPA quando respira il fumo delle sigarette, delle emissioni delle auto e degli scarichi industriali. La maggior parte dei gas di scarico contiene molti composti IPA differenti. Le persone che presentano le più alte esposizioni sono i fumatori, le persone che vivono o lavorano con i fumatori, i costruttori di strade, le persone che vivono nei pressi delle principali autostrade e dei complessi industriali.
- Cibo/bevande: il cibo cotto alla brace, specialmente la carne, è una fonte di esposizione agli IPA. Così come i molluschi che vivono in acque contaminate e che finiscono sulla nostra tavola. Nelle acque sotterranee limitrofe a siti di smaltimento dei rifiuti si possono trovare IPA i cui residui possono finire nell’acqua potabile.
- Tatto: la pelle assorbe gli IPA. L’esposizione può avvenire attraverso il terreno contaminato o facendo il bagno. Anche alcuni prodotti per l’igiene personale contengono IPA che possono finire in circolo nell’organismo.
A fronte di questo inquinamento diffuso, che porta a un sovraccarico di tossine nel corpo umano, un trattamento depurativo non rappresenta un’opzione, ma un obbligo. I bambini che nascono tossici sono sempre più numerosi e tutto ciò li espone a una serie di rischi e di pericoli sin dai primi mesi di vita. Il sistema Y-Age di LifeWave è un metodo sicuro ed efficace per depurarsi profondamente; è una scelta consigliabile per tutti, anche per quelle donne che si accingono a cercare una gravidanza. In questa maniera, trasmettere le tossine al feto sarà meno probabile e il risultato sarà un figlio più in forma, sano e con un quoziente intellettivo nella norma. Questo faciliterà sia il decorso della gravidanza che il periodo della crescita del bambino, insieme ai suoi primi passi all’interno dell’ambiente scolastico.
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Articolo di generazionebio.com
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