L’antica pratica della fototerapia e della cromoterapia stanno guadagnando il loro riconoscimento da parte della scienza.
I ricercatori sono ora in grado di studiare come la luce e il colore non solo siano in grado di influenzare il comportamento psicologico, ma anche i sistemi fisiologici del corpo.
Un articolo apparso sul New York Times indaga come il colore e la luce influenzino il benessere in una varietà di circostanze.
La fototerapia, che utilizza una luce bianca ad ampio spettro per la cura, e la cromoterapia, che usa colori specifici per influenzare la salute, vengono usate dal 2000 a.C. Antico Egitto, Grecia, Cina e India praticavano la terapia della luce, mentre gli Egiziani e i Greci avevano abbracciato anche la cromoterapia. Nelle tradizioni ermetiche di Egitto e Grecia, pietre colorate, minerali e cristalli venivano usati per la cromoterapia. Esistevano comunemente degli spazi adibiti a questa pratica, dipinti con colori specifici riconosciuti per le loro proprietà benefiche.
Luce e colore influenzano fortemente il corpo e la mente. Prendiamo come esempio il colore rosa.
Quando i detenuti del carcere minorile di San Bernardino in California venivano chiusi in una cella dipinta di rosa, si rilassavano, smettevano di battere e urlare e spesso si addormentavano in 10 minuti. Si stima che 1500 tra ospedali e strutture minorili in America abbiano implementato almeno una stanza dipinta di rosa.
Secondo il nutrizionista Richard J. Wurtman, del Massachusetts Institute Of Technology, la ricerca ha dimostrato che i singoli colori influenzano i tassi di respirazione, la pressione arteriosa e i bioritmi e l’attività cerebrale. A causa di questi risultati, il colore è usato come trattamento per una vasta gamma di disturbi e malattie.
Ad esempio, la luce blu è usata nell’ultimo decennio nelle unità neonatali per trattare l’ittero. Questo evita pericolose trasfusioni di sangue. Il rosso fa aumentare l’appetito ed è un colore che si può riscontrare in molti ristoranti.
In Russia, la luce ultravioletta viene irradiata sui minatori di carbone per prevenire malattie polmonari; anche nelle aule scolastiche viene usata la luce ultravioletta. Secondo Faber Birren, specializzato in cromoterapia, così i bambini crescono più velocemente, si mostrano più abili, i voti migliorano e diminuiscono le infezioni respiratorie. Negli Stati Uniti la luce ultravioletta è uno standard nel trattamento della psoriasi.
L’energia elettromagnetica del colore interagisce con le ghiandole pineale e pituitaria e con l’ipotalamo, che organo il sistema endocrino e controllano le funzioni di base del corpo e le risposte emotive. Le piccole quantità di energia elettromagnetica che compongono la luce incide sui neurotrasmettitori cerebrali, sostanze chimiche che portano messaggi da un nervo all’altro fino al muscolo.
La luce bianca ad ampio spettro influenza la chimica del cervello. Quella che viene definita come la depressione stagionale, tipica in inverno, è un ottimo esempio di come una carenza di luce possa causare una grave depressione. Quando una persona soffre di questa malattia, viene esposta allo spettro di luce, che sia quella del sole o una luce artificiale e i sintomi scompaiono.
Il riconoscimento e la riscoperta dell’efficacia della terapia della luce nel trattamento di numerosi squilibri, contribuisce a validare l’efficacia della cromopuntura, della cromoterapia, dei dispositivi LifeWave e della fototerapia in generale.
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Articolo di generazionebio.com
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