Secondo uno studio condotto della University of California (UCLA) su oltre 13.000 bimbi, le donne in gravidanza che utilizzano regolarmente il cellulare hanno più probabilità di avere figli con problemi comportamentali.
Il tabloid britannico Daily Mail scrive che le mamme che si rivelano dipendenti dal cellulare hanno il 54% di probabilità in più di avere figli con problemi di sovra-eccitazione e difficoltà relazionali con i coetanei.
La percentuale dell’insorgenza di queste complicazioni sale all’80% tra i bambini muniti di cellulare in età prescolare. In particolare i problemi riscontrati risultano essere legati alla sfera emotiva (25%), di relazioni interpersonale (34%), di iperattività (35%), di condotta (49%).
Utilizzare un telefonino due o tre volte al giorno è stato sufficiente ad aumentare il rischio di problemi comportamentali nei bambini, e lasciare che i bambini di età inferiore ai sette anni usino un cellulare potrebbe metterli in pericolo, rileva lo studio.
Il professor Leeka Kheifets della UCLA, che in precedenza era stato scettico nel rilevare possibili correlazioni tra l’uso del telefono cellulare e i disturbi comportamentali dei bambini, ha concluso con i suoi tre co-autori che di fatto sembra esserci una associazione tra le due cose.
Studi di laboratorio hanno dimostrato come “nell’effettuare una chiamata telefonica, la testa dei bambini assorba fino al doppio dell’energia rispetto a quella di un adulto, e tale energia può concentrarsi in certe zone del cervello del bambino, con un conseguente assorbimento in tali aree fino a tre volte maggiore”.
La preoccupazione riguardo l’esposizione dei bambini alle radiazioni elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari cresce costantemente, insieme al timore che i reali rischi siano stati finora sottovalutati.
Nell’immagine sottostante si possono notare i modelli di penetrazione delle radiazioni per un adulto (a sinistra), un bambino di 10 anni (al centro) e un bambino di 5 anni (destra). Ciò che spicca è una penetrazione sostanzialmente maggiore nella testa dei bambini.
Con tante cose ancora sconosciute riguardo agli effetti a lungo termine delle radiazioni dei telefoni cellulari, in particolare per quanto riguarda i bambini, la protezione e la prevenzione sono importanti.
L’approccio attivo preso da LifeWave rispetto a questa preoccupazione crescente ha portato allo sviluppo di un prodotto che riduce in modo significativo la quantità di radiazioni elettromagnetiche che raggiungono il corpo umano dai telefoni cellulari. Questo prodotto, LifeWave Matrix, sarà disponibile da aprile e sarà in grado di garantire un’efficace protezione dai pericoli potenziali delle radiazioni dei telefoni cellulari.
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Articolo di generazionebio.com
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