Per centinaia di migliaia di anni la mortalità infantile nel corso della prima infanzia era la norma per gli esseri umani.
Le moderne pratiche di sanità pubblica e le avanzate terapie mediche hanno ampiamente sconfitto le malattie infettive nei paesi industrializzati.
C’è in tutto questo anche un altro lato della medaglia, perché se da una parte i servizi igienico-sanitari, i vaccini e gli antibiotici hanno funzionato, dall’altra sono comparsi ad esempio dei batteri resistenti agli antibiotici. Inoltre, le persone vivono più a lungo, ma le patologie cronico-degenerative tra gli anziani hanno paralizzato il nostro sistema sanitario. L’85% dei fondi destinati alla sanità sono spesi per gli anziani nei loro ultimi anni di vita. Insomma, quello che si è fatto è stato semplicemente ritardare la comparsa dei problemi.
Cosa sta alla base di una buona salute? Naturalmente l’alimentazione. Quando si cambia dieta e si passa da un’alimentazione costituita da cibi preconfezionati a una che abbia una prevalenza di alimenti freschi e vegetali, si fa il primo passo verso una buona salute. Purtroppo questo è fondamentale ma non sufficiente. Tutti noi invecchiamo e, nella società post-moderna, siamo sottoposti costantemente a stress, inquinanti ambientali e a una vita costituita da infezioni di basso livello. Questi fattori, insieme al normale declino ormonale associato all’invecchiamento, producono la malattia.
Nel nostro corpo si verificano degli effetti casuali – ad esempio quando diminuisce la produzione di ormoni, oppure il sistema immunitario agisce in modo da provocare l’artrite reumatoide. Questo può verificarsi anche quando si segue una corretta dieta alimentare. Per una salute ottimale, per ridurre il potenziale di effetti biologici casuali, è necessario mantenere e ripristinare la riserva degli organi e stimolare la rigenerazione degli organi e dei tessuti.
La linea di fondo è che la natura è in grado di fare tutto: però non esiste guarigione se non c’è sincronia con ciò che la natura sa gestire meglio: la rigenerazione. Le malattie si presentano quando all’organismo non viene dato il tempo sufficiente per rigenerarsi.
La natura ha il suo modo di ristabilire e rigenerare gli ecosistemi e gli organismi. Tutti sanno che i vermi ricrescono quando si rompono a metà, o che alle salamandre ricrescono nuove code. Quello che non sanno tutti, invece, è che il fegato umano può rigenerarsi completamente, anche quando ne vengono rimossi i 2/3 chirurgicamente. La nostra pelle si rigenera quotidianamente, così come altre parti del corpo. Allora perché la medicina convenzionale non ci dice che siamo in grado di riparare la tiroide, i nervi, il cervello e il cuore?
Quello che va detto che la crescita dei tessuti e la rigenerazione degli organi non è un processo facile. Ma il blocco mentale rispetto alla possibilità che questo avvenga, rende il processo impossibile. E’ invece di grande aiuto sapere che in ogni momento è in corso un continuo rimpiazzo delle cellule, che avviene durante tutto il corso della vita. Gli organi non sono solo pezzi statici della macchina, ma dei tessuti biologici che vivono, crescono, si auto-riparano grazie al loro potere di rigenerarsi.
Il muscolo cardiaco può riscrescere. I nervi cercano nuove reti nel cervello. Le cellule pancreatiche possono riavviare la produzione di insulina. Le cellule tiroidee possono tornare in vita. Ma come? Sicuramente le cellule staminali giocano un ruolo importante. Ma lo stesso possono fare altre molecole, ormoni e fattori chimici presenti nell’organismo.
Ad esempio, un peptide naturale come il Thymosin Beta 4, che si trova in alte concentrazioni nelle piastrine, favorisce lo sviluppo di nuovi tessuti ed è stato utilizzato per stimolare la rigenerazione del muscolo cardiaco.
Nel diabete di tipo I, il sistema immunitario lancia degli attacchi che inibiscono la produzione di insulina. Senza l’insulina, le cellule del corpo non sono in grado di assorbire il glucosio dal sangue e utilizzarlo per produrre energia. Così il glucosio si accumula nel sangue, lasciando le cellule e i tessuti senza energia. I ricercatori hanno scoperto che la proteina glucokinase, prodotta dal fegato, ha un ruolo chiave nella rigenerazione del pancreas che produce insulina.
La rigenerazione è il processo di rinnovamento, di restauro. Ogni specie è in grado di rigenerarsi, dai batteri all’uomo. Capire questo dato fondamentale è il punto di partenza per un viaggio straordinario. Una dieta sana vi sosterrà lungo la strada. Così come la disintossicazione. L’esercizio fisico regolare è essenziale. Infine tocca al corpo, che deve rigenerarsi. La rigenerazione, però, è seriamente compromessa da molti fattori esterni, come lo stress e l’inquinamento, al quale è difficilissimo sottrarsi, anche a fronte di uno stile di vita sanissimo. Ecco perché a volte le malattie, inspiegabilmente, si presentano anche nelle persone che seguono regole ferree, come una corretta alimentazione e un regolare allenamento.
Senza rigenerazione non c’è garanzia di salute. A lungo termine le sostanze tossiche che assorbiamo anche solo dall’aria che respiriamo possono inibire questa proprietà che la natura ci ha donato. E che, con un piccolo stimolo naturale, possiamo riattivare, mettendoci al sicuro dalle insidie della malattia.
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Articolo di generazionebio.com
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