Le pillole normalmente prescritte per i disturbi del sonno possono essere d’aiuto, ma un utilizzo di routine può aumentare i rischi di cancro e di morte.
Questo è ciò che suggerisce una recente ricerca.
Un nuovo studio sottolinea come coloro che assumono abitualmente questi farmaci siano quattro volte più esposti alla probabilità di sviluppare il cancro o di morire prematuramente. I risultati sono apparsi sulla rivista BMJ Open. I sonniferi che sono correlati a questo genere di rischi includono temazepam, farmaci non benzodiazepinici, barbiturici e sedativi antistaminici.
Lo studio mostra esclusivamente l’associazione tra i sonniferi e il rischio di morte, non il rapporto causa-effetto e naturalmente gli esperti sollecitano alla cautela nel saltare a facili conclusioni.
L’autore dello studio è stato tuttavia molto reticente. “I sonniferi più diffusi sono associati con un numero impressionante di morti e con un orribile aumento di nuovi casi di cancro” ha affermato Daniel Kripke, del Scripps Clinic Viterbi Family Sleep Center di La Jolla, in California.
E’ davvero elevato il numero di persone che fa uso di questi farmaci. Solo nel 2010, negli Stati Uniti, una percentuale tra il 5 e il 10% della popolazione adulta è ricorsa all’utilizzo di sonnoferi.
In questo nuovo studio, Kripke ha monitorato più di 10.500 persone dell’età media di 54 anni. A questi pazienti, che presentavano una vasta gamma di condizioni di salute di base, sono stati prescritti dei sonniferi per circa 2 anni e mezzo tra il 2002 e il 2007. I ricercatori hanno confrontato il rischio di morte di questi pazienti rapportato a quello di persone che non avevano assunto sonniferi. Coloro ai quali erano state prescritte tra le 18 e le 132 dosi, presentavano una probabilità di morire di 4 volte superiore; questo a prescindere dall’età, anche se i rischi maggiori si presentavano nei pazienti tra i 18 e i 55 anni.
Più precisamente, ci sono state 265 morti su 4336 pazienti che assumevano sonniferi, contro i 295 morti su 23.671 che non avevano fatto uso di sedativi o sonniferi.
Coloro che assumevano dosi più elevate, inoltre, hanno anche sviluppato un rischio maggiore di sviluppare diversi tipi di cancro, inclusi tumori all’esofago, linfomi del polmone, del colon e della prostata.
Ci sono molti meccanismi noti che possono spiegare questi rischi. Ad esempio, il rigurgito esofageo può portare al cancro all’esofago. Va anche sottolineato come questi farmaci possano causare apnea e sonnolenza e rendere le persone più esposte a cadute o a incidenti automobilistici.
Questo studio, come si può immaginare, ha sollevato una nuova discussione sull’argomento. Il giusto equilibrio può essere raggiunto utilizzando questo genere di farmaci in maniera moderata e per un breve periodo di tempo. Occorre assolutamente evitarne l’assunzione su base regolare, anche per evitare il rischio di dipendenza. E’ necessario, quindi, essere cauti.
Un’alternativa efficace e naturale ai sonniferi esiste e non presenta alcuna controindicazione. Silent Nights di LifeWave è studiato con lo scopo di riequilibrare il ciclo sonno-veglia senza utilizzare farmaci, ma semplicemente con la stimolazione naturale della produzione di melatonina e di onde delta. In questo modo è possibile riposare meglio e risolvere anche i più gravi disturbi del sonno. Senza correre alcun rischio di ammalarsi per gli effetti secondari del farmaco o di perdere la padronanza di sé o cadere vittima di una dipendenza. Silent Nights di LifeWave è così efficace e sicuro che può essere applicato anche su bambini con problemi ad addormentarsi; nel qual caso occorre però un dovuto monitoraggio e un utilizzo del prodotto correlato all’età del bambino, con brevi applicazioni circoscritte al periodo di tempo utile a far addormentare il soggetto.
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Articolo di generazionebio.com
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