Quanti di noi possono affermare di avere perduto tanti amici, ultimamente?
C’era un rapporto, sembrava solido e indistruttibile. Poi con l’epopea di questi ultimi anni, semplicemente si è chiuso. Non si sa nemmeno bene il perché.
In parte per il cambio di frequenza drastico di alcuni individui, che ha creato divisione dopo uno scontro di opinioni insanabile; in parte per l’incapacità ormai dilagante di gestire rapporti in modo maturo.
Quando si è mossi dall’amore e dall’affetto autentici, non c’è scontro che tenga. Non si può pensarla tutti allo stesso modo. Scannarsi è plausibile, ma talvolta è proprio sulla base di questo disaccordo che si costruisce qualcosa di forte, che arricchisce l’animo di tutti.
Bisognerebbe che tutti imparassimo ad ascoltare, possibilmente in silenzio, per accogliere l’altro e il suo parere, anche se opposto al nostro. Perché, se supportato da prove, potrebbe addirittura portare a rivedere ciò che si pensava prima. Tutto lecito, perché nessuno dovrebbe mai affezionarsi e fossilizzarsi alle proprie idee, ma fare il possibile per essere aperto a valutare visioni differenti.
Il fenomeno del ghosting
Oggi molti rapporti sono infestati e sporcati da un fenomeno molto diffuso, definito ghosting. Non solo capita sempre più spesso che una delle controparti chiuda un rapporto bruscamente, senza alcuna spiegazione o confronto. Spesso succede che alcuni comportamenti ascrivibili a questo fenomeno si manifestino anche a rapporto ancora in vita con:
- comunicazione superficiale
- rifiuto di affrontare qualsiasi discorso che sfiori il campo delle emozioni e dei sentimenti
- difficoltà a prendere una posizione chiara all’interno della relazione
Chi attua il ghosting, di fatto, continuamente fugge. Senza rendersi conto che la prima persona da cui fugge è se stesso: essendo in continuo conflitto con sé, non è in grado di allacciare e mantenere rapporti sani e duraturi. Vive schiavo della mente e non ha capacità di connessione con il proprio cuore.
Questa tendenza è il frutto di questi ultimi decenni turbolenti, che ci hanno privati della capacità di vivere i legami in maniera genuina. Tutto è consumismo, tutto è superficialità. Si chiude con un amico con la stessa facilità con cui si decide di mettere da parte un paio di scarpe ancora in ottimo stato, ma che semplicemente non ci piace più.
Ti circondi di conoscenti con cui condividi vacui momenti di svago o di veri amici con cui fai esperienze di vita?
Tutto ciò che è stato descritto finora si può definire tutto tranne che amicizia. Andrebbe riconosciuto che la maggior parte di noi vive con intorno un certo numero di conoscenti, con i quali non c’è nessun potenziale di approfondimento del legame.
Sì, perché l’amicizia va oltre. Quando è vera è una forza sovrannaturale che può durare più dell’amore e che può rivestire anche un ruolo più importante.
L’amico non è quello che ti toglie il saluto perché non la pensi come lui. Non è quello con cui si condividono momenti di svago, ma che alla prima difficoltà o quando hai un problema non ti risponde al telefono, sparisce, ti dice che sei troppo lontano, o che è stanco, che deve dormire o lavorare e che per questo non può badare a te.
L’amico è quello che vive a centinaia di km di distanza e che se lo chiami nel cuore della notte perché hai un problema prende l’auto e ti raggiunge, senza pensarci un attimo, per offrirti supporto e una spalla su cui piangere. Perché è tuo amico e sei tu la cosa più importante.
L’amicizia, quella vera, resiste a tutto. Resiste alle divergenze e agli scontri costruttivi ma, soprattutto, di fronte alle difficoltà si rivela come un prezioso mantello protettivo dentro al quale farsi avvolgere per affrontarle insieme, mano nella mano.
Perché l’amico può essere davvero la cosa più importante di una vita e quello con cui può rivelarsi il rapporto che per eccellenza viene espresso grazie a una grande intelligenza di fondo.
Per essere davvero amici, bisogna anche essere intelligenti
Gabriele Policardo
Come ti comporti tu in un rapporto di amicizia?
Prima di mettere in discussione gli altri, però, – ovvero tutti quei presunti amici che sono spariti, che all’improvviso e senza una spiegazione hanno smesso di scriverti, di rispondere al telefono o che magari ti hanno bloccato sui social media, tagliandoti fuori senza ragione dalla loro vita, o che davanti a una nostra difficoltà non hanno mosso un dito per starti vicino…
Tu metti i tuoi amici al di sopra di tutto?
Tu ti comporti da vero amico?
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Articolo e immagine di Monica Vadi per generazionebio.com
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