Ogni genitore desidera il meglio per il proprio bambino. La società di oggi, altamente tecnologica, fornisce diversi modi per salvaguardare i figli, ma non sempre si tratta di metodi innocui. Fra questi, è giusto sapere che i baby monitor espongono i bambini a radiazioni molto dannose per lo sviluppo.
Essere in grado di ascoltare il bambino mentre si fanno altre attività in casa è una cosa meravigliosa; i baby monitor permettono infatti ai genitori di sfruttare il poco tempo a disposizione per le faccende di casa e per godersi un po’ di relax. Ma molti genitori non sono consapevoli dei danni che i baby monitor possono arrecare allo sviluppo dei figli.
Tutti i dispositivi elettronici generano dei campi elettromagnetici. Essi sono vere e proprie radiazioni che possono, nel tempo, essere pericolose. L’eccessiva esposizione ai campi elettromagnetici è un problema di grandi dimensioni nella società di oggi. Per i bambini il rischio è molto più elevato.
Il cranio di un bambino piccolo non è completamente formato e rende il cervello maggiormente vulnerabile alle radiazioni. I baby monitor sono spesso dispositivi wireless ed emettono una grande quantità di campi elettromagnetici. Spesso questi monitor sono posti accanto alla culla di un bambino, rendendo l’intensità dei campi elettromagnetici maggiore.
Del resto, gli adulti, che subiscono una sovraesposizione ai campi elettromagnetici lamentano svariati problemi di salute, di gravità variabile: si va dalla stanchezza cronica al cancro. I tessuti in corso di sviluppo di un bambino lo rendono più suscettibile al danno che le radiazioni possono causare. Sono invisibili, è vero, ma i campi elettromagnetici rappresentano delle minacce che i genitori dovrebbero prendere in considerazione prima di utilizzare un monitor per bambini.
Cosa si può fare per salvaguardare i minori?
Il modo migliore per proteggere i bambini dai campi elettromagnetici è quello di utilizzare il minor numero di dispositivi elettronici in casa. Questo significa scollegare, e non solo spegnere, tutti gli elettrodomestici che non sono in uso, come ad esempio la televisione. Inoltre, si dovrebbe usare un baby monitor solo nel caso di necessità assoluta.
Se occorre per forza fare affidamento a un baby monitor, è consigliabile assicurarsi di non posizionarlo proprio accanto al letto o alla culla del bambino. La distanza ideale affinché sia considerato innocuo, è di 10 metri rispetto a dove il bambino sta dormendo. Oppure esistono dei dispositivi che si attivano soltanto quando si verifica un rumore. In questo modo non si evita del tutto l’esposizione alle radiazioni, ma almeno se ne ridurrà l’intensità, costituendo un rischio irrisorio per il bambino.
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Articolo di generazionebio.com
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