A guardarsi in giro, si ha l’impressione che la maggior parte delle persone abbia dimenticato il valore dell’onestà.
Sembra quasi che, nella vita ordinaria, questo concetto sia sempre meno gradito e considerato quasi antiquato. Come se, attraverso l’onestà, fosse impossibile ottenere successo.
La verità è che, soprattutto per chi sceglie consapevolmente di intraprendere un percorso di crescita spirituale, l’onestà dovrebbe essere il tassello fondamentale e basilare nel mosaico della vita.
Vivere con integrità è la cosa in assoluto più importante, per mantenersi puri, rompere nodi karmici antichi ed evitare di formarne di nuovi.
Qui si tratta principalmente di onestà nei confronti di se stessi. Non ha nulla a che fare con l’essere in apparenza persone buone, gentili e garbate o con il non volere ferire nessuno.
È tempo di comprendere l’importanza di vivere onestamente con se stessi, per poterlo essere poi di conseguenza anche con chi ci circonda.
Alla radice di ogni problema vi è la mancanza di onestà con la propria anima. Le situazioni disoneste creano infatti situazioni negative, che si trasformano poi in karma. Il quale può influenzare noi stessi in questa vita e nelle successive. Proprio così, perché una circostanza ne genera un’altra e poi un’altra ancora, rendendo il tutto sempre più difficile.
Cosa significa vivere onestamente?
- Accettare se stessi così come si è, con tutti i propri punti di forza ma anche le debolezze
- Affrontare apertamente e coraggiosamente problemi e difficoltà
- Agire in accordo con la propria comprensione interiore di una situazione, anche quando non coincide con l’opinione altrui
- Agire mossi dall’amore e non dalla paura o dal risentimento
- Fare ciò che piace ed essere sinceri nei confronti della vita
- Essere onesti con le persone, sapendo anche ammettere le proprie colpe, chiedendo scusa o grazie dove è giusto farlo
- Dire no quando non ci si sente a proprio agio
Paure e ostacoli che si dovessero presentare lungo il percorso
Può essere spaventoso intraprendere un percorso del genere, poiché essere onesti richiede coraggio e a volte molti disagi. Anzitutto perché si passa dall’ammissione verso se stessi di aver vissuto a lungo nell’illusione. Vedere la vecchia vita che si sgretola è doloroso. Spesso questo comporta separazione da amici e persone un tempo care e spinge talvolta a sfiorare le proprie oscurità, a constatare di avere paura della percezione che gli altri potranno avere di noi.
Eppure, procrastinare e continuare a vivere a occhi chiusi non è sano. Serve a poco fare finta che il problema non esista o aspettare che si risolva da solo. La vita è preziosa e non bisogna sprecarne nemmeno un attimo.
Il primario concetto di onestà deve passare anzitutto attraverso la piena accettazione di se stessi; dal riconoscimento della propria essenza e del progetto della propria anima.
In questo gli insegnamenti sul pensiero positivo sono stati estremamente dannosi, perché capita di fare di tutto per auto-convincersi che sia sufficiente pensare in chiave positiva affinché tutto si risolva. Di certo l’atteggiamento è fondamentale, ma se si resta impantanati dentro a situazioni spiacevoli ripetendo a se stessi che va tutto bene, si vive un inganno. Finché la vita, a un certo punto, agirà per noi, andando a provocare degli smottamenti attraverso una grande crisi. La quale ha un unico scopo: portarci sempre più vicini alla nostra anima.
Cosa potrebbe succedere, invece, se imparassimo ad essere onesti con noi stessi, tanto da ascoltarla e muoverci consapevolmente e intenzionalmente noi nella direzione della nostra anima?
La risposta è semplice: più onestà porta a maggiore felicità.
A noi la scelta.
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Articolo di Monica Vadi generazionebio.com
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