Ottobre si avvia al suo termine e così il mese dedicato alla prevenzione del cancro alla mammella, celebrato in tutto il mondo da ormai svariati anni.
L’iniziativa nacque con lo scopo di promuovere la diffusione della mammografia a scopo preventivo.
Il New England Journal of Medicine ha indicato che lo screening può salvare solo una persona su 2500. Su 2500 pazienti, infatti, almeno 1000 riceverebbero un falso allarme, 500 subirebbe un’inutile biopsia, 5 subirebbe un intervento o una cura a base di farmaci. Senza contare che lo screening stesso comporta un alto rischio di esposizione a radiazioni cancerogene.
Questo genere di prevenzione in realtà non impedisce nulla. Non si può continuare a far passare l’informazione che il controllo annuale sia sufficiente a non ammalarsi.
Diagnosi precoce è una cosa. Prevenzione un’altra.
Le cause principali del tumore al seno sono: carenze nutrizionali, esposizione a tossicità ambientale, infiammazione, sistema immunitario indebolito.
Queste informazioni dovrebbero stimolare tutti a consumare alimenti biologici, per trarre beneficio dalle sostanze naturali.
Le donne sono pienamente consapevoli del rischio rappresentato dal cancro al seno e dalle sue conseguenze. Non lo sono abbastanza rispetto allo stile di vita ideale per non ammalarsi. Ad esempio il 75% dei casi di cancro potrebbe essere evitato con un incremento preventivo di vitamina D nel sangue.
Un’importante ricerca sta per essere avviata dalla GrassrootsHealth, associazione che promuove la salute pubblica negli Stati Uniti. Le donne di tutto il mondo sono invitate a iscriversi a questi 5 anni di studio per la prevenzione del cancro al seno. Per partecipare occorre avere 60 anni ed essere sane. A casa delle prime 1000 volontarie sarà recapitato un kit a base di vitamina D, insieme a dei questionari da compilare ogni sei mesi. Lo studio ha lo scopo di prendere in esame l’insorgenza di cancro al seno su una popolazione di donne di 60 anni che presentano un livello adeguato di vitamina D nel sangue.
Oltre alla prevenzione del tumore al seno, si osserveranno gli effetti a breve termine della vitamina D su patologie come ipertensione, raffreddori e influenze.
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Articolo di generazionebio.com
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