Anche le persone forti si spezzano. La differenza rispetto agli altri è che spesso lo fanno con il sorriso. In silenzio. Senza mai dimenticare di essere state felici e di avere sperimentato la libertà dell’anima.
Anche se non sono fatte di argilla, ma di una lega robusta e inflessibile, anche le persone forti hanno momenti in cui barcollano per il dolore. Solo che lo fanno senza incolpare gli altri.
Non pensano di avere dei nemici, di avere perso per colpa di altri, o di avere fallito per un colpo di sfortuna.
Le persone forti si assumono le loro responsabilità e si leccano le ferite senza sbraitare. Anche perché, talvolta, rimangono senza fiato sotto il peso insopportabile della croce che portano. Una croce che rischia di spezzare loro le ali e di bloccarle.
Eppure, le persone forti vanno avanti. Sanno che una croce del genere non è destinata ai deboli e che, nonostante la fatica immane, sapranno portarla con dignità.
Le persone forti non si offendono, non vogliono insegnare nulla agli altri e cercano sempre quello spiraglio di luce che si fa spazio nel cielo tra le nuvole.
Sanno perfettamente che chi vuole qualcosa la ottiene, che chi ci crede può farcela e che chi perdona è degno di amore.
Anche le persone forti si spezzano. E avrebbero tanto bisogno, ogni tanto, di un sostegno. Di una parola di conforto, di un briciolo di calore. Che difficilmente ricevono, perché gli altri le vedono così inossidabili da non preoccuparsi per loro.
Ecco perché, ogni volta, le persone forti quando si rompono sono costrette a ripararsi da sole.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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