Ci sono tre tipi di persone:
- Quelle che si definiscono per ciò che fanno
- Quelle che si definiscono per ciò che hanno
- Quelle che si definiscono per ciò che sono
L’autostima e la sicurezza (o la loro assenza) della maggior parte delle persone dipende da ciò che fanno e da quanto possiedono. Si identificano così tanto nella loro attività, da presentarsi usando le espressioni
sono una parrucchiera, sono un ingegnere, sono una commessa
anziché
faccio la parrucchiera, faccio l’ingegnere, faccio la commessa
C’è una bella differenza tra questi due approcci.
Ciò che si è non corrisponde a ciò che si fa. Nemmeno a ciò che si ha.
Lo scopo della nostra vita è molto più profondo e per rimanere al passo con i tempi che verranno è indispensabile che si verifichi un salto nella coscienza nel modo in cui definiamo noi stessi.
Anziché concentrarci soltanto su ciò che facciamo e su ciò che abbiamo, iniziamo a esplorare chi siamo e quale sia lo scopo reale della nostra esistenza. Ognuno ha il proprio.
Solo se il fare è radicato nell’essere in maniera equilibrata siamo in grado di compiere le azioni giuste per realizzare il nostro scopo, sapendo quali sono le cose materiali di cui abbiamo veramente bisogno.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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