Nella misura in cui ci identifichiamo con il corpo (e non con l’anima), il processo della morte potrà far paura e sarà carico di angoscia emotiva.
Se si accetta la morte come parte preziosa dell’evoluzione dell’anima, allora sarà possibile vivere pienamente nel presente.
Affermazione del Giorno
Alla sorgente io sono amore e luce divina
(frase da ripetere spesso durante la giornata)
Compito del Giorno
Accettare di avere un corpo, ma essere consapevoli che, quando il corpo morirà, si continuerà a vivere.
Scegliere la ricompensa per il giorno 19.
È possibile scegliere tra 3 livelli di impegno. Il 2 implica anche il completamento dell’1. Il 3 implica anche il completamento dell’1 e del 2.
Livello 1. Il Corpo è la Porta dell’Anima
Se ci viene data una diagnosi, non siamo tenuti ad accettare la prognosi. A prescindere da ciò che gli altri dicono della nostra condizione, non bisogna accettarla a meno che non sembri giusta anche a noi. Oggi, prendersi del tempo per immaginare di viaggiare nel corpo e raggiungere il rifugio dell’anima. Scrivere tutto quello che si prova mentre ci si trova là.
Livello 2. Test della Sedia a Dondolo
Immaginarsi lontano nel futuro, seduti su una sedia a dondolo, mentre la vita vissuta scorre davanti. Resta un numero limitato di anni, mesi, settimane e giorni prima che il corpo muoia… quindi come si può ottenere il massimo dal tempo che rimane? Quali sono le priorità? Cosa è stato trascurato fino ad ora? Se c’è qualcosa che si è sempre voluto fare non aspettare che sia troppo tardi o troppo pericoloso. Farla ora!
Livello 3. La Morte come Rituale di Passaggio
Per superare la paura della morte e persino accettarla, è utile esercitarsi a morire. Naturalmente ciò non significa morire sul serio. Significa soltanto esercitarsi nell’immaginazione ed accettare la propria morte quando verrà quel giorno, fino a non provare più paura. È strano, ma quando si supera la paura di morire, si rafforza sensibilmente il corpo e lo si rende meno incline – appunto – a morire. Ogni volta che si immagina di morire, osservarsi scivolare fuori dal corpo e viaggiare verso un luogo bellissimo e pieno di pace. Potrebbe essere un giardino oppure un soffice prato, o magari il posto dove esseri angelici o i nostri cari ci stanno aspettando a braccia aperte.
*Ispirato al volume “Scopri i Messaggi Segreti del Corpo” di Denise Linn
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Articolo di generazionebio.com
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Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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