In ogni essere umano dimora il desiderio profondo di sentirsi circondati dalle braccia possenti del papà, che dica
Non preoccuparti, va tutto bene. Ci sono qui io con te
Questo si traduce in un bisogno di sentirsi protetti, amati, visti e accettati per ciò che si è sempre stati e per ciò che si è nel tempo diventati.
Purtroppo, molte persone non hanno fatto nemmeno una lontana esperienza di questa forma di amore e nutrimento, diversa ma importante per la crescita alla stessa stregua dell’amore materno.
Molti crescono senza la presenza fisica del padre; altri con un padre al proprio fianco che, però, non è maturo emotivamente o, peggio, perpetra persino degli abusi o reprime i propri figli e il loro modo di essere.
Per questa ragione, ci sarà sempre una parte dell’anima che andrà alla ricerca di questo amore e di questo riconoscimento mancati. Le donne lo cercheranno nei futuri partner. Gli uomini in figure analoghe al padre, che possono essere rappresentate dal proprio datore di lavoro o da una qualsiasi autorità.
Questo vuoto si esprime spesso in alcune caratteristiche peculiari:
- Essere sempre attratti da uomini non disponibili, che si trovano già in una relazione e che, per questo, non sono in grado di soddisfare pienamente il bisogno di essere riconosciuti e amati
- Avere costantemente la sensazione di doversela sempre cavare da soli, perché nessuno potrà mai davvero essere di aiuto
- Sentirsi paralizzati quando è ora di prendere delle decisioni importanti
- Totale mancanza di fiducia e stima in se stessi e nel mondo circostante
- Tendenza a sabotare le proprie relazioni spinti da sentimenti di rabbia e risentimento
- Perfezionismo, tendenza a strafare per apparire più amabile agli occhi degli altri
- Continua negazione dei propri desideri e sogni personali, a favore di quelli altrui
Le donne che hanno vissuto l’assenza della figura paterna tendono spesso ad avere un’energia maschile sbilanciata e a rincorrere l’illusione di essere indipendenti e inossidabili, anche se sotto sotto celano una forte rabbia e tristezza per il senso di abbandono che provano.
Anziché ricercare altrove la figura del padre assente, è necessario riconciliarsi interiormente con quell’energia mancante. Così da integrarla finalmente in sé.
Per fare ciò, bisogna risvegliare la propria energia animica maschile, che, in quanto energia, non ha alcuna aspettativa da soddisfare. Essa, se risvegliata e riequilibrata, può trasformarsi in un’ancora, in un sostegno per aprirsi alla vita in modo armonioso.
Integrare la propria energia maschile significa lasciare che sia questa a ricoprire il ruolo paterno, in modo da guarire le ferite e ritrovare una guida interiore che ci mostri sempre la direzione da intraprendere.
Fare questo richiede tempo e impegno, ma permette di raggiungere quella giusta maturità che dovrebbe contraddistinguere una persona adulta ed equilibrata, finalmente responsabile di se stessa, indipendente e autonoma.
Il vuoto che lascia l’assenza materiale o percepita della figura del padre può essere devastante e rovinare una vita intera. Per questo è necessario passare all’azione per guarire questa ferita. Tra le varie possibilità di riequilibrio, spicca l’efficacia della Medicina Esogetica che, con i suoi numerosi strumenti terapeutici, interviene in modo delicato e non invasivo sull’individuo, per stimolare un processo di auto-guarigione sfruttando un approccio psicologico non verbale, di tipo energetico. Per farti sostenere in questo percorso, scrivimi un’email o contattami su whatsapp.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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