Sempre più persone stanno scegliendo di fuggire dalle metropoli, che percepiscono come luoghi artefatti, freddi e dannosi per la salute fisica ed emotiva. Se un tempo le grandi città erano il luogo per eccellenza dell’apertura mentale e dello stimolo all’innovazione, qualcosa sembra essere irreversibilmente cambiato e la tendenza è ormai invertita.
Anzi, è diventato più semplice incontrare maggiori occasioni di crescita e di evoluzione nei piccoli centri e in tutti quei luoghi che si trovano prossimi a uno spazio naturale.
Come sempre, nulla accade a caso. La Creazione ha una precisione chirurgica, quando decide che è tempo di innescare un salto evolutivo.
Le varie restrizioni imposte negli ultimi anni hanno avuto l’effetto più deleterio proprio sui residenti nelle metropoli. La quasi totale assenza di contatto con la natura e la costrizione a rimanere trincerati dentro quattro mura, oltre a influenzare negativamente i rapporti sociali, ha anche avuto conseguenze inattese sulla capacità di vedere oltre e di ragionare “out of the box”, come dicono gli anglosassoni: in modo non convenzionale. Portando a un conformismo e a un appiattimento dei cervelli che non era possibile immaginare fino a poco tempo fa.
Questo accade perché la natura consente, oltre che di respirare a pieni polmoni e di ossigenare le cellule – favorendo così il pensiero creativo – di avere una prospettiva su orizzonti infiniti; cosa che in città è ostacolata principalmente dall’architettura urbana, fatta di palazzi multipiano, costruiti entro pochi chilometri quadrati. Scenario che imprime inconsciamente la percezione di trovarsi dentro a un recinto.
Al contrario, la natura è più viva che mai e favorisce i fenomeni di cosiddetto risveglio e ampliamento della coscienza.
Il sole aggiorna e fa evolvere il DNA, la luna rafforza le abilità psichiche, gli alberi assorbono le energie negative, il mare ha il potere di ripulire l’aura e di stimolare uno stato di calma e raccoglimento.
Chi riesce a rimanere in un contatto regolare con questi elementi ha un vantaggio sugli altri, perché riesce a rilasciare più velocemente tutto ciò che non gli serve più. Se un tempo per risolvere determinate questioni servivano anni di terapia, oggi è possibile liberarsi in un istante.
Per fare questo è fondamentale connettersi con il proprio mondi interiore, in uno stato di silenzio. Cosa che il frastuono delle città impedisce. Quando si è immersi nel rumore, è impossibile lasciare emergere le sensazioni: è più facile schiacciarle. Spesso senza nemmeno rendersene conto.
In natura tutto fluisce ed è possibile sentire arrivare parole e ricordi di eventi irrisolti, in modo da metterli tutti in un ideale recipiente da irrorare di luce. La luce trasforma e agisce sui corpi fisici ed energetici, stimolando una vibrazione via via sempre più elevata.
Le onde di luce stanno attraversando ogni luogo del creato, ma in un ambiente più calmo e armonioso è più semplice accoglierle ed entrare in uno stato di gioia.
Siamo di fronte a un’opportunità unica: cancellare stati di malessere che risiedevano da tempo nei corpi emotivi e che solo gli elementi della natura sono in grado di sciogliere, più o meno istantaneamente. La natura favorisce l’espansione. Stimola a prendere del tempo per sé e a compiere ogni gesto con un intento positivo, aiutando a dare valore a ciò che è veramente importante.
Ecco spiegato perché sempre più persone stanno riscoprendo l’importanza del contatto con la Terra, che le sta spingendo, quando possibile, a lasciare le metropoli per ritrovare una dimensione più a misura d’uomo per vivere.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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