La regolazione della temperatura corporea è il frutto di un complesso meccanismo, attraverso il quale si bilanciano la perdita e la produzione di calore, affinché l’organismo mantenga la sua funzionalità ottimale.
Questo processo è diretto dall’ipotalamo, quella piccola porzione di cervello a forma di mandorla che funge da centro di comando per numerose funzioni, tra le quali la regolazione della fame e sella sete, del benessere delle mucose e dell’ambiente interno.
Secondo la prospettiva di Peter Mandel, il padre della Medicina Esogetica, l’ipotalamo fa parte di quello che lui stesso ha definito “concilio dei sette”, ovvero di quelle strutture chiave per il funzionamento del nostro cervello. Di questo concilio fanno parte anche talamo ottico, ipofisi, epifisi, corpo calloso, sistema limbico e midollo allungato: strutture che si comportano da procuratori per gli organi periferici ad essi associati e il cui funzionamento starebbe alla base della comprensione dell’enigma della vita.
L’ipotalamo è un concentrato di nuclei nervosi e uno dei suoi ruoli preminenti è quello di regolare l’omeostasi corporea, comportandosi come un termostato e rispondendo agli stimoli interni ed esterni. A differenza del termostato di una casa, però, che si limita ad accendere o spegnere il riscaldamento o l’aria condizionata fino a raggiungere la temperatura desiderata, l’ipotalamo deve regolare e mettere a punto una serie complessa di attività di controllo. Non solo aiuta a bilanciare i fluidi corporei e la regolazione salina, ma controlla anche il rilascio di sostanze chimiche e ormoni legati alla temperatura.
Il tutto collaborando con altri sistemi di termoregolazione del corpo: la pelle, le ghiandole sudoripare e i vasi sanguigni, che rappresentano le bocchette, i condensatori e i condotti di calore del sistema di riscaldamento e raffreddamento del nostro organismo.
Talvolta, se questo complesso meccanismo non funziona bene, la temperatura corporea può andare in tilt, specialmente se le condizioni esterne sono particolarmente stressanti per il sistema.
Quando la temperatura esterna aumenta notevolmente, ad esempio nel corso di un’estate particolarmente torrida, l’ipotalamo reagisce inviando un messaggio ai vasi sanguigni, affinché questi si dilatino. A quel punto, vengon inviati alla pelle sangue caldo, liquidi e sali, in modo che si inneschi un processo di evaporazione. Quest’ultimo, qualora la persona rimanga al caldo per molto tempo, oppure in condizioni di calore o umidità estreme, può fallire.
Quando il sistema rimane esposto a lungo al calore, il corpo suda molto e il rischio che si esauriscano i liquidi e i sali aumenta. Se questo avviene, non ci sono più i presupposti per sostenere il processo di evaporazione. A quel punto la temperatura corporea sale e possono insorgere sintomi come tachicardia, mal di testa, vertigini, nausea, confusione, fino a rischiare un vero e proprio colpo di calore.
Per questa ragione è importante mantenersi bene idratati e fare in modo di rinfrescarsi per ridurre la temperatura.
Allo stesso tempo, può risultare molto utile stimolare l’ipotalamo affinché lavori a pieno regime nel regolare la temperatura corporea.
Peter Mandel ha associato all’ipotalamo alcuni punti riflessi sulla cute. Due di questi si trovano sulla fronte, su una linea immaginaria verticale che attraversa la pupilla, all’incrocio con una linea orizzontale che sta esattamente a metà tra l’attaccatura dei capelli e la linea delle sopracciglia.
Nella pratica Esogetica si usa stimolare questi punti con la luce colorata, così da convogliare un’informazione di riequilibrio mirata e precisa. La stessa cosa si può fare anche in autonomia, però, massaggiando i punti con i polpastrelli delle dita della mano, possibilmente in senso orario e iniziando dal punto di sinistra per circa un minuto, per poi dedicarsi al punto a destra; si può fare la stessa cosa anche con l’estremità piatta di una matita.
I benefici sono pressoché immediati.
Secondo questi principi, è possibile compiere la medesima operazione per supportare il superamento delle vampate di calore dovute alla menopausa, ma anche per aiutare a regolare la febbre.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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