Fioriscono gli operatori del benessere, in questa epoca storica. Vuoi perché molti hanno scoperto che esistono piani alternativi della realtà e desiderano, giustamente, esplorarli; vuoi perché alcuni vedono in questa strada un’opportunità di lavoro, che però ha sfumature molto differenti rispetto a qualsiasi altra occupazione. Perché si tratta di una responsabilità, che molti si assumono in modo superficiale, non consapevoli di cosa questo significhi veramente.
Così, molti di questi operatori si improvvisano guide, con la pretesa di illuminare gli altri.
La verità è che avere il ruolo di guidare gli altri è pura illusione dell’ego.
La vera guida di ciascuno di noi è qualcosa di interiore, ha a che fare con la voce dello Spirito.
A volte capita che quella voce coincida con qualcosa che si sente dall’esterno. È lì che si pensa che ci sia qualcuno a guidarci. Eppure, quando si accetta questo come assunto, si inizia a cedere il proprio potere ad altri, con il rischio di idolatrarlo. Così si fabbrica un vero e proprio inganno. La cosa vale anche al contrario, ovvero se qualcuno ci ha messo su un piedistallo e ci considera il suo leader. Ad un certo punto capiterà di essere delusi o di deludere.
Ognuno di noi insegna e impara allo stesso tempo. Questa è la ragione per cui ha senso essere ricettivi ai segnali che si ricevono dall’ambiente e vedere che risonanza producono in noi. Nessuno può essere la guida o il salvatore di un altro. Guai a chi si professa come tale.
Nessuna vita dipende da noi e viceversa.
Nessuno salva nessuno. Ognuno salva se stesso, al limite.
La miglior guida l’abbiamo dentro di noi. Ci parla con voce dolce e paziente, senza costringerci a fare nulla. Umilmente, questa voce tenta di indicarci la via più semplice e breve per risolvere i problemi e ci fornisce l’idea giusta o la risposta che razionalmente non emerge.
Motivo per cui è utile praticare esercizi di meditazione o di rilassamento. Perché tutto sta nell’imparare ad ascoltarla, quella voce. In questo può essere di aiuto anche una persona esterna, che saprà magari proporre una tecnica alternativa, per facilitare la nostra capacità di sentire e comprendere la nostra voce interiore. Fatto questo, il suo ruolo si esaurirà. Purtroppo, viviamo tutti di fretta, a un ritmo accelerato. Siamo sommersi dall’ansia e dal rumore, tutte cose che ci ostacolano nel percepire le nostre intuizioni.
Perciò cerchiamo una guida esterna. Là fuori esistono tante persone stimolanti, che possono darci i giusti input iniziali. Bisogna però evitare di idolatrarli. Allo stesso tempo, se siamo noi a dare gli input, cerchiamo di farlo al meglio ma senza darci troppa importanza ed evitando di farci trattare alla stregua di leader.
La guida più valida e accurata è sempre dentro di noi. È la sola che sa cosa è giusto davvero per la nostra crescita e a questo scopo ci conduce verso le esperienze utili a coltivarla.
Che senso ha, allora, affidarsi totalmente a una figura esterna, o peggio, convincersi di essere un guru, quando l’unica cosa da fare è imparare ad ascoltare noi stessi e agire di conseguenza, assumendosi anche il rischio di compiere errori che contribuiranno alla nostra crescita?
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Articolo di generazionebio.com
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