Quando affrontiamo le sfide della vita abbiamo in genere due possibilità:
- Vedere la situazione come se si trovasse al di sopra di noi, il che significa permetterle di controllarci
- Vedere la situazione come se fossimo noi al di sopra di essa, ovvero osservandola dall’alto, così da poter essere noi a esercitare un certo controllo.
Per comprendere meglio cosa si intende, basta immaginare di parlare con un amico, che ha un problema analogo al nostro. Cosa gli suggeriremmo? Vedere il problema di un altro e dargli un buon consiglio è molto più facile. Tutto sta nel vivere una cosa in maniera oggettiva o soggettiva.
Ecco cosa vuol dire stare sopra o sotto. Quando il problema è di un altro, si osserva la cosa in modo oggettivo, quindi rimanendo al di sopra. Quando il problema è nostro, viene vissuto in modo soggettivo, perché ci si sente immersi in esso; allora sarà quello a controllarci.
Fatta questa premessa, è necessario allora imparare ad affrontare le sfide nel modo giusto, quando queste si presentano: senza scappare, né procrastinare. Ma, prima di prendere una decisione, è necessario staccarsi per un momento e immaginare che il problema sia di un amico. Allora sarà più facile trovare il suggerimento giusto anche per sé.
La cosa può essere facilitata con una visualizzazione: ci si può immaginare come la persona più evoluta del mondo, che prende una decisione consapevole da quella prospettiva. Con la consapevolezza di avere una parte in noi già intrinsecamente saggia, che sa perfettamente cosa dire e cosa fare in una data situazione.
È a quell’aspetto di noi stessi che bisogna attingere. Quando perdiamo la connessione con questa realtà dentro di noi, è sufficiente fare una pausa per reindirizzare la consapevolezza verso il nostro centro di perfezione interiore.
In questa maniera, spesso si scopre che persino cose che prima ci davano fastidio vengono maggiormente tollerate. Questo capita perché vengono a mancare emozioni come la rabbia, la gelosia o il risentimento, che il nostro sé perfetto nemmeno conosce. Con un semplice cambio di consapevolezza, ci si eleva sopra alle preoccupazioni, scoprendo che in realtà sono tutte più banali di quello che sembrano.
Un cambio di prospettiva è una scelta consapevole, che si può fare in qualsiasi momento. Si può decidere di vivere ingabbiati dentro un pilota automatico, vedendo il mondo dalla prospettiva del proprio sé limitato e imperfetto, oppure investire su qualcosa di più elevato, che ci faccia ampliare la visione delle cose, così da risolverle più rapidamente del previsto.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.