Muoversi in maniera agile sulla strada del risveglio che ci viene richiesto di percorrere in questa era così controversa non è cosa semplice. Questo capita anche perché la filosofia new age ci ha deviato su un terreno ostile, spingendo molti di noi a rimanere bloccati in situazioni in cui si sentono estranei.
Nel marasma dei tempi moderni, capita a tutti di essere colti da emozioni e pensieri negativi. Ciò che dobbiamo evitare del tutto in questi momenti è di arrabbiarci con noi stessi per questo. Perché già il solo giudizio verso noi stessi ci tiene bloccati in quell’energia, che a sua volta ne richiamerà altra simile.
Se invece permettiamo a noi stessi di pensare e di sentire senza avere alcuna opinione in merito, l’energia di quei pensieri e di quelle emozioni si muoverà in noi facendo il suo corso e svanirà nel giro di pochi minuti. Spesso invece ci mettiamo in opposizione perché vorremmo reprimere sia i pensieri che le emozioni che non ci piacciono, finendo al contrario per legarci ad essi a doppia mandata.
La vita non è perfetta e nemmeno noi lo siamo. Provare pensieri o sentimenti negativi è lecito e non ha nulla a che vedere con l’essere delle brutte persone, oppure più o meno spirituali.
È necessario essere onesti con noi stessi e ammettere che la vita non ha niente a che vedere con la felicità costante e a tutti i costi. Non potremmo imparare granché, se stessero così le cose. Di conseguenza, dunque, la nostra Anima non potrebbe progredire nel suo percorso.
La vita è un susseguirsi di esperienze che permettono di imparare e il vero apprendimento deriva dalla capacità di sperimentare ogni aspetto della lezione, non soltanto una sua parte. Solo così si comprende il valore di qualcosa.
La durezza con cui ci capita di accogliere quei pensieri e quelle emozioni di bassa vibrazione, che ogni tanto arrivano, ci impedisce di muoverci più facilmente attraverso le lezioni utili per la nostra anima. È possibile imparare anche attraverso la paura, la depressione o la sofferenza. Certo, questo non deve significare restare a lungo entro quegli spazi. È sufficiente accogliere e capire, magari ponendo a noi stessi le domande giuste, anziché perdere tempo a rimproverare noi stessi per avere pensato o sentito qualcosa.
Anziché fustigarsi psicologicamente, sarebbe meglio chiedersi perché ci mettono così sotto pressione. A quel punto, sii aprirebbe un varco per le risposte, che in genere sono fornite dal nostro Sé Superiore, che conosce tutto di noi e della nostra Anima. Le risposte conterranno una conoscenza che farà da ponte verso una consapevolezza superiore.
Pensare brevemente a qualcosa non lo rende per forza reale. Questo capita solo se ci si concentra a lungo su di esso, rendendolo più grande di quel che è.
Questo viaggio che si chiama vita richiede senso dell’umorismo. Non bisogna prendersi troppo sul serio e, nei momenti di difficoltà, se riuscissimo a prenderci in giro potremmo andare oltre ogni regola e vivere meglio.
Ogni volta che si è colti da emozioni e pensieri negativi, conviene prendere carta e penna e scrivere:
Perché sto vivendo male questo momento?
Bisogna poi appuntarsi tutte le risposte che arrivano, cosa che aiuterà a liberarsi da scuse e giustificazioni, ma soprattutto dal giudizio verso se stessi. Inoltre, a quel punto sarà chiaro su cosa andare a lavorare, così da raggiungere l’integrazione delle emozioni e dei pensieri, anziché la loro repressione. Che è poi l’unico modo per guarire.
Da notare che non bisogna chiedersi il perché dei pensieri e delle emozioni. Il problema non sono questi ultimi presi singolarmente, quanto il potere che diamo loro. Viviamo dentro a una griglia di coscienza collettiva e ogni tanto è lecito avere emozioni e pensieri bassi: siamo esseri biologici e anche questo fa parte della nostra esperienza umana. Tutto dipende dal potere che diamo alle cose.
La maggior parte dei problemi deriva proprio da quanto viviamo male tutto ciò, perché è questo che ci tiene ingabbiati dentro un loop, che si basa sul rifiuto del fatto stesso che la vita sia fatta di alti e di bassi, da attraversare nella maniera più neutrale e fluida possibile.
Possono volerci impegno e coraggio per fermarsi e farsi la domanda giusta. Ma funziona! E può cambiare completamente la vita, specialmente in tempi ostici, come quelli che stiamo vivendo.
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Articolo di generazionebio.com
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