A molte persone capita di provare un senso di non appartenenza. Perché succede tutto questo?
Questa sensazione può apportare molto dolore e indicare che vi sono dei problemi sottostanti. Può significare che a mancare sia la percezione del senso della vita, oppure che si è perso il contatto con se stessi. Cosa che spesso porta a percorrere il cammino degli altri e non il proprio. Talvolta, banalmente, significa che intorno si hanno le persone sbagliate.
Oggi più che mai, però, il problema ha una natura più profonda: molti non provano più alcuna risonanza con la società odierna e con i suoi valori.
Va sottolineato come il senso di non appartenenza non sia qualcosa di negativo in assoluto. Può essere però importante analizzarlo per comprenderlo meglio. Per evitare che questo evolva in una frustrazione che, con il tempo, potrebbe anche sfociare in depressione.
Sono molte le persone che sentono di non trovare il loro posto in questo mondo. Cosa si può fare per gestire questa percezione?
Ricorda a te stesso che c’è tanta bellezza nel mondo
Quando proviamo un forte disappunto rispetto a ciò che accade nella nostra società e nel mondo, è normale sentire un certo distacco. Il mondo intorno non si può cambiare, però è possibile imparare a gestire l’emozione che si prova. Tutto sta nel concentrarsi sulle cose positive. Nonostante tutto, il mondo è popolato anche da persone sagge, gentili e intelligenti. Ogni volta che proviamo un senso di non appartenenza, ricordiamoci di loro.
Cerca e trova persone che risuonino con te
Tutti noi abbiamo un gruppo di appartenenza, che esula dalla famiglia e dai soliti amici. Trovarlo può non essere semplice, ma oggi i social e il web in generale possono facilitare questa operazione. Condividere pensieri ed esperienze con persone che la pensano come noi è la cosa migliore che ci possa capitare. Spesso è sufficiente seguire le proprie passioni per incontrare individui con cui siamo in sintonia e con cui imbastire dei rapporti che, via via, possono diventare nutrienti e appaganti.
Riconnettiti con l’ambiente circostante
Talvolta il senso di non appartenenza è passeggero e scaturisce da circostanze improvvise e ben precise. Da qui nasce la sensazione di essere quasi degli alieni, anche nella propria famiglia. Diventa allora molto importante fare qualcosa che ricrei una certa connessione. Più facile a dirsi che a farsi, certo. Eppure spesso basterebbe veicolare l’attenzione nella direzione giusta, concentrandosi anche qui sugli aspetti positivi di tutto ciò che ci circonda. C’è sempre qualcosa che ci accomuna alla nostra famiglia o agli amici. È possibile lavorare su questo.
Può essere una buona idea, ad esempio, pensare ai tratti positivi della personalità che ci accomunano a uno dei nostri genitori e scriverli. Può trattarsi di una spiccata sensibilità o di un’ottima capacità di resilienza. Si scrive poi una lista di talenti che abbiamo ereditato. Il pensiero analitico, la creatività, ad esempio. Certamente abbiamo ereditato anche tratti negativi, ma l’esercizio consiste proprio nel concentrarsi su altro. In questo modo, potranno emergere piacevoli ricordi della propria infanzia, che rigenerino quel senso di appartenenza perduto.
Immergiti nella natura
Spesso ci sentiamo di non appartenere a niente e a nessuno perché non accettiamo la superficialità su cui si basa la società odierna. Questo non ha però niente a che vedere con le meraviglie del nostro pianeta. Avvicinarsi a Madre Natura è un ottimo modo per combattere il senso di non appartenenza e per riconnettersi alla realtà. Spesso è proprio la mancanza di questo collegamento che ci influenza negativamente. Può essere sufficiente camminare a piedi nudi nell’erba o nella sabbia e percepire il contatto con il terreno. Oppure rimanere a fissare un albero in un parco, osservando le sue radici, i suoi rami e le sue foglie. Oppure fare una passeggiata all’aperto, in presenza. Facendo attenzione a ogni minimo dettaglio sensoriale: i colori, i suoni, i profumi. Immergersi in queste sensazioni aiuta a realizzare, in breve tempo, che in realtà noi apparteniamo proprio a questo pianeta. Che non importa cosa succede nella nostra società e come si comportano le persone.
Persegui un obiettivo
Spesso il senso di non appartenenza deriva da una vita che manca di significato. Perciò trovare un obiettivo è una delle chiavi per trovare il proprio posto nel mondo e smettere di sentirsi alieni. Non deve essere una cosa irraggiungibile, ma che ci faccia sentire vivi. Realizzati. Felici. Avere qualcosa per cui vivere fa dimenticare il dolore e ricrea un senso di appartenenza molto forte, dal momento che il cuore riprende a battere forte per un motivo.
Ciò che conta è non sentirsi sbagliati quando emerge questa sensazione di non appartenenza. Al contrario, è la società ad essere sbagliata. Eppure, siamo qui per una ragione ed è proprio per questo che è necessario ritrovare i propri valori e la propria consapevolezza, per ridare senso alla vita.
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Articolo di generazionebio.com
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