Molte persone soffrono di un disturbo ossessivo-compulsivo, che le porta a pulire e riordinare qualunque cosa in modo nevrotico e irrazionale. Tutto ciò deriva da problemi emotivi, in modo particolare da paure e fobie.
Quando la tendenza alla pulizia e all’ordine diventa un’ossessione, per quanto l’igiene sia associata alla prevenzione dalle malattie, significa che c’è un disturbo alla base che non andrebbe trascurato.
In genere questo disturbo viene espresso da una personalità perfezionista, ossessionata dal controllo e dalla disciplina. In genere, la causa primaria è la mancanza di attenzione e di affetto; ma ha anche a che fare con fattori culturali e con un senso di tensione generalizzato, che non lascia nessuno spazio per la creatività.
È come se le faccende domestiche, nella loro routine, in mancanza di svaghi diventassero dapprima un hobby e poi una ragione di vita. A muovere tutto ciò è probabile che vi siano sentimenti di preoccupazione e angoscia, che vengono placati da un’attività ripetitiva. Il punto è che, al primo accenno di disordine o di sporco, si crea un circolo vizioso che spinge a ricominciare tutto da capo.
Questo tipo di ossessione è pericolosa, perché può causare, oltre alla dipendenza di per sé, anche tensioni famigliari e problemi di coppia.
Qualsiasi tipo di compulsione, per essere risolta, comporta dei passaggi obbligatori.
- Prendere coscienza del disturbo
- Cercare di ridurre lo stimolo
- Non seguire linee guida fisse per agire
- Trovare altre attività che procurino benessere
- Uscire di casa e sviluppare nuovi interessi che permettano di sentirsi realizzati
- Crearsi un programma di attività da svolgere nel tempo libero
Va detto che un certo grado di ordine e di rigore nei comportamenti in genere è un tratto vantaggioso in alcune circostanze, ma non dovrebbe mai superare un certo limite e sfociare in patologia.
Come interrompere l’ossessione per la pulizia
Qualsiasi disturbo compulsivo e ossessivo può avere diversi livelli di gravità. In casi molto seri è indispensabile l’intervento di uno specialista. In quelli più lievi, possono essere sufficienti alcuni accorgimenti.
Rilassarsi prima di pulire
Qualsiasi tipo di comportamento del genere prende origine dalla necessità di ridurre l’ansia. Perciò è importante, prima di qualsiasi altra cosa, alleviare lo stress; magari praticando yoga o meditazione. Può bastare anche l’ascolto di musica rilassante.
Rompere la routine
Qui è importante richiamare alla presenza e prendere consapevolezza che non succede nulla di grave se si ritarda di un po’ l’attività che si compie ossessivamente. È utile procedere per gradi. Magari ritardando le pulizie prima di 1 minuto, poi di 2 poi di 3 e così via. A poco a poco diventerà chiaro che tutto si basa su paure irrazionali, che non hanno alcun fondamento nella realtà.
Abbandonare l’atteggiamento perfezionista
Come già detto, spesso dietro a una compulsione per la pulizia si cela una personalità perfezionista. La convinzione che tutto deve essere svolto alla perfezione, però, instaura un circolo vizioso di ansia, che spesso porta al comportamento ossessivo. È necessario partire dall’idea che è la peculiarità dell’essere umano è l’imperfezione e che l’obiettivo dovrebbe essere invece fare del proprio meglio, senza mirare a una qualità che, di fatto, non ci può appartenere.
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Articolo di generazionebio.com
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