Ora che a imperversare è la caduta dei veli, ora che la verità spinge sempre di più per manifestarsi in superficie, succede a molti di non riconoscere più se stessi. Molte persone assistono al crollo della propria identità. Non sono più le madri che credevano di essere, né i figli, né le compagne che avrebbero voluto essere. Spesso si accorgono di non fare nemmeno il lavoro che dovrebbero.
Si rendono conto di non essere più gli amici che pensavano di essere, né di vivere nel posto giusto.
È come se improvvisamente, il castello di carte fosse venuto giù, per lasciare spazio a un vuoto assordante. Nel quale tutte le aspettative proprie e altrui rimbalzano e rimbombano. Tutto ciò che teneva in piedi quella finzione non era altro che ego: un costrutto della mente che ha generato solo bolle di illusione.
Ognuno di noi aveva la propria bolla.
Vederla infrangersi davanti ai propri occhi è spaventoso, caotico, talvolta straziante.
La vita impone però, oggi, una profonda trasformazione.
Molti sanno di non essere ciò che fingevano, ma non sono nemmeno ancora in grado di definire chi sono oggi. Questo avviene perché tutto sta cambiando. Fuori e dentro. Perché l’era esclusiva della mente è estinta e sta lasciando il testimone all’era del cuore. Per vivere in coerenza con la nuova energia è necessario aprirsi al proprio essere, permettersi di sentire e di essere ciò che genuinamente esprime la propria anima.
Bisogna imparare di nuovo ad osservare il mondo con gli occhi di un bambino, con la sorpresa di un turista che approda per la prima volta in un luogo inesplorato. Occorre imparare a ridere di più e a prendere le cose meno sul serio, ascoltando con maggiore pazienza e lasciando che tutto fluisca dal cuore.
Questo porta inevitabilmente a far emergere più chiaramente i propri limiti e a saper dire più chiaramente di no a chiunque ci voglia imporre la sua energia divisiva, oscura, mentale, improntata esclusivamente sul raziocinio e sulla materia.
La vita è molto altro. È molto più di tutto questo.
Ecco perché è necessario accettare il dolore e smettere di resistere. Non è più possibile opporsi alla conoscenza di chi siamo veramente. La vita sta dando a tutti l’opportunità di guardarsi finalmente con occhi diversi e di cedere all’amore, quello vero, puro, genuino. Quello che tende verso le persone che ci accettano per ciò che siamo, che tirano fuori il meglio da noi e che non vogliono renderci burattini sul palcoscenico di un dramma che non ha nulla a che vedere con la vita vera.
Nessuno può decidere per noi chi dobbiamo essere, cosa dobbiamo fare e come dobbiamo comportarci.
Ma prima di lasciare andare quella falsa identità, è necessario realizzare che questa non ha fatto altro che consumare energia, togliere concentrazione e negare opportunità.
Per certi versi, è come se ci avesse tolto la vita. Che ora richiede a gran voce di essere riconquistata, percorrendo un sentiero dove a guidarci sono le impronte del cuore. L’unica strada che permetterà di raggiungere il traguardo e rinascere.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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