La nostra pelle è attraversata da un vasto numero di linee e aree ben precise, la cui stimolazione può dare degli effetti che coinvolgono corpo, psiche e piani sottili dell’essere.
L’intera superficie cutanea dell’uomo si può infatti intendere come un esteso campo riflessologico, sul quale si proiettano le irradiazioni dell’intero Universo. Ogni manifestazione psichica, positiva o negativa, lascia un’impronta energetica nella materia. Questa impronta si fissa nella memoria anche a livello somatico, riflettendosi su particolari aree cutanee. La pelle, come uno specchio, riflette le informazioni energetiche della memoria personale e famigliare.
Un episodio vissuto si traduce in una rappresentazione psichica, che genera a sua volta un’emozione. Questa emozione, non importa di che natura sia, va a riflettersi sulla materia diventando memoria emozionale. È qui che si trasforma in un riflesso cutaneo.
Da qui è facile comprendere perché andare a stimolare la pelle in una precisa zona permette di risvegliare la memoria emozionale ad essa associata, riproducendo una risposta fisica ad essa correlata.
Ciò che viene registrato è simile a un file che archivia ciò che si vede, si sente, si dice, le persone con cui si hanno interazioni e i luoghi visitati. Ma non solo, perché sulle aree cutanee vengono proiettate anche le emozioni provate, i sogni, i desideri, i piaceri, i dolori.
Nonostante ad essere registrati siano tutti gli eventi della vita di un individuo, un peso maggiore viene dato a quelli di carattere traumatico, pericoloso, o doloroso e a tutte quelle esperienze che mettono a repentaglio la sopravvivenza.
Nella vita si alternano periodi dove è possibile allentare la presa, ad altri particolarmente difficili.
Ogni sfida ha uno scopo evolutivo: essendo l’uomo tendenzialmente un po’ pigro, fatica a muoversi se non sollecitato da uno stimolo. Più questo è forte e più provocherà una reazione. Solo davanti a una difficoltà molto seria, come una relazione affettiva complicata, una malattia, o una crisi economica, l’individuo passa all’azione.
La pelle è l’organo di confine del nostro corpo fisico e funge da area di contatto tra i vari livelli dell’essere. La pelle diventa quindi come uno schermo, sul quale viene proiettato il film della nostra vita.
È in genere nel passato, allora, che vanno ricercate le cause dei problemi del presente ed è sempre lì che è possibile agire per prevenire eventuali problemi futuri.
Alcuni traumi vengono nascosti o rimossi, specialmente quando sono particolarmente duri da superare. Questo accade per tutelare la sopravvivenza stessa dell’individuo. Sono quindi inaccessibili per la mente razionale.
I punti sulla pelle rappresentano delle porte, attraverso le quali accedere a queste memorie per liberarsi dal passato e dai traumi, dalle paure e dalle emozioni negative che lo hanno costellato.
A seguito di un comando ben preciso nonché al momento appropriato, il corpo è in grado di liberare queste memorie e guarire. Ecco perché qualsiasi tecnica che sfrutta la cute come veicolo per effettuare una stimolazione mirata può dare risultati benefici anche insperati.
![]() | La più potente tecnica per liberarsi da paure e condizionamenti legati al passato |
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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