Il perdono verso se stessi è un atto liberatorio, che permette di curare le proprie ferite, trasformando un dolore che spesso si protrae per anni.
Ogni volta che non riusciamo a discolpare gli altri, significa che prima di ogni cosa non siamo stati in grado di perdonare noi stessi per uno o più errori commessi in passato.
L’idea di avere sbagliato non è per niente facile da accettare. L’istinto porta a rifiutarla, per evitare di provare vergogna o rimorso. È allora molto importante sintonizzarsi sull’emozione che porta a bloccare l’ammissione di una colpa: senza questo passaggio, è impossibile assumersi la responsabilità e andare oltre.
Siamo tutti così impauriti dal fallimento! Ma cos’è il fallimento, se non semplicemente il non riuscire, in un dato momento, a fare qualcosa che si è intrapreso? Il fallimento non ha nulla di immutabile. Si può superare, attraverso l’apprendimento, senza che la propria identità ne risenta negativamente.
Un insuccesso ha il potenziale di stimolare a superare se stessi. Per scoprire nuove prospettive.
Naturalmente, è giusto concedersi il tempo necessario a trasformare ciò che è stato, partendo dall’abbandono della ricerca della perfezione. Chiunque desidera fare bene per piacere agli altri, ma colpevolizzarsi all’infinito per un’azione sbagliata è davvero deleterio.
Ciò che spesso si sottovaluta è proprio questo: l’incapacità di perdonare gli altri deriva direttamente dall’impossibilità di accettare di essere noi stessi, per primi, esseri umani e, in quanto tali, fallibili. Superato questo scoglio, diventa più facile comprendere anche i passi falsi altrui, persino quando questi sono particolarmente dolorosi.
Gli 8 passi del perdono
Il perdono è molto simile all’elaborazione di un lutto e richiede che venga seguito un percorso specifico affinché sia veramente efficace.
Il Dr. Frederic Luskin ha suggerisce le seguenti tappe:
- Prendersi il tempo necessario per analizzare la situazione
- Fare tutto il possibile per sentirsi meglio
- Domandarsi se il dolore deriva da ciò che è successo o dal ricordo di una vecchia ferita non ancora emarginata
- Gestire e incanalare lo stress che la situazione suscita
- Imparare a non dipendere dagli altri per ottenere amore e appagamento
- Concentrarsi su obiettivi futuri
- Non cedere all’impulso della vendetta
- Accettare che la situazione che stiamo vivendo è una prova, come ce ne sono state e ce ne saranno numerose altre nella vita
Sono molte le tecniche che hanno dimostrato efficacia nell’attraversare queste tappe nel modo migliore possibile, ma andrebbero applicate in modo appropriato e mirato alle varie circostanze della vita: in amore, come nei contesti professionali; in ambito famigliare così come nei rapporti di amicizia. Ogni situazione e ogni ambiente necessitano di accorgimenti specifici, che vengono suggeriti in Perdonare Gli Altri, Perdonare Se Stessi dell’autrice e Life Coach Amélia Fleurot. Il volume si occupa della tematica del perdono da diversi punti di vista, offrendo persino qualche spunto per imparare a farsi perdonare dagli altri.
In un’epoca dove rabbia e risentimento sembrano primeggiare su tutto, questo lavoro rappresenta un valido strumento per fare un passo indietro, ripartire da sé e intraprendere un percorso di crescita volto a liberarsi dalla sofferenza delle proprie ferite, così da riportare la giusta armonia anche nei rapporti interpersonali.
![]() | Accettare le proprie ferite, trasformare la sofferenza, abbracciare la liberazione |
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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