Tra tutti gli esseri che popolano il nostro pianeta, solo gli esseri umani vivono la vita come un problema. Questo processo ha avuto inizio molto tempo fa, quando l’uomo ha sentito il bisogno di controllare la natura.
I risultati li subiamo oggi tutti quanti: hanno preso la forma dei sintomi distruttivi che dominano oggi la natura umana. In termini di evoluzione cosmica, ci siamo sviluppati a malapena. Se da un lato siamo dotati di un corpo perfetto, dove ogni meccanismo fisiologico è regolato con dovizia, grazie all’intelligenza istintiva che gestisce il battito del cuore e garantisce la sopravvivenza, la coscienza umana ha compiuto dei passi molto più lenti.
Per fare fronte a questo, oggi ci troviamo a vivere diversi eventi in modo accelerato. Cosa che procura paranoia e frenesia, in un ambiente emotivo che a tratti può diventare persino angosciante.
La vita sta diventando per molti sempre più stressante e ogni giorno ci sono persone che si sentono sull’orlo della disperazione, che si convincono sempre di più di non potercela fare. Questa percezione viene stimolata dalla pressione estrema che arriva dall’esterno e che rende difficile affrontare gli aspetti pratici della vita. Ma nonostante questi sentimenti contrari, la realtà è che tutto si può affrontare. E se ci permettiamo di fluire con gli eventi, consapevoli che non ci viene mai posto davanti nulla che non siamo in grado di sostenere, prima o poi arriverà quel momento di tregua che ci aiuterà a osservare come il processo stesso della vita sia perfetto.
Noi tutti siamo dotati di un impulso interiore che ci porta a servire la vita. Ognuno di noi ha qualcosa per cui essere grato, anche se siamo abituati a dare per scontato persino il fatto di avere un tetto sopra la testa e un riparo dove rifugiarci.
Molte cose stanno accadendo, tanti cambiamenti stanno avendo luogo, anche se non si vedono. Anche se tutto sembra statico, immobile, ripetitivo. Senza uno sbocco concreto.
La cosa più saggia da fare è arrendersi alla propria libertà di essere. Nonché, alla consapevolezza che ogni donna e ogni uomo sono maestri di se stessi, all’interno del cosmo infinito. L’unica strada è la resa alla propria verità interiore, che non accetta più supinamente di essere schiava del tradimento che ciascuno per anni ha perpetrato verso se stesso.
Ognuno di noi è stato il carceriere di se stesso, ingabbiato in uno stato mentale che ha scatenato una turbolenza di emozioni di dolore.
Il potere liberatorio dello spirito può cambiare la nostra vita e la percezione che abbiamo di essa. Il processo può avere luogo quando siamo disposti ad accettare tutto questo; quando smettiamo di combattere spinti dalla paura dell’ignoto. Tutto ciò che è nuovo spaventa, ma l’esperienza della vita è l’insieme di ciò che avviene dentro di noi e di ciò che avviene fuori. Se apriamo gli occhi e il cuore al nuovo, possiamo finalmente scorgere meraviglie e stupircene, scoprendo che quelle non cessano mai, a prescindere da ciò che accade nel mondo.
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Articolo di generazionebio.com
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