Bisogna sempre mettere in discussione ciò che appare in superficie.
Niente è come sembra.
Bisogna imparare a percepire l’energia, non le parole di facciata.
Bisogna imparare ad ascoltare se stessi e le proprie risposte interiori.
Occorre sapere se ciò che sentiamo è un falso desiderio oppure una resistenza dettata dalla paura. Oppure, se è un istinto profondo.
Bisogna cercare i simboli e i segni intorno a noi. Le parole che spiccano tra le altre. Osservare le immagini.
Quando si impara a fare tutto ciò, non si può più tornare indietro. Si comincia a vedere sempre più profondamente e chiaramente nel cuore delle cose, mentre il velo si fa sempre più sottile.
Si inizia a selezionare e a discernere.
Si coglie qual è la simbologia che viene utilizzata in modo costruttivo e quale viene invece usata per manipolare.
Si impara a riconoscere la sincronicità come una manifestazione del flusso divino. Si capisce subito quando ci si trova davanti a qualcosa di incerto.
Tutto questo può accadere solo se conosciamo bene noi stessi e ciò non avviene con uno schiocco di dita. Non ci sono scorciatoie: bisogna fare molto lavoro interiore e imparare a riconoscere, prima di tutto, il proprio valore. Con una immensa fiducia in se stessi.
In questo modo, si entra in contatto con la propria bussola interiore, che evidenzia sempre in quale direzione si trova la verità.
Quando finalmente impariamo a sederci con noi stessi, ad ascoltare e a vedere, tutto diventa più chiaro.
Perché non esiste altra verità al di fuori di quella che c’è dentro di noi.
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Articolo di generazionebio.com
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