Paula Baillie-Hamilton, esperta di metabolismo e di tossine ambientali, è stata una delle prime a stabilire un legame tra l’epidemia di obesità e l’aumento delle sostanze chimiche presenti nell’ambiente.
Baillie-Hamilton ha sostenuto che l’esposizione a sostanze chimiche può danneggiare i meccanismi naturali del corpo di controllo del peso. Queste sostanze chimiche vengono definite “calorie chimiche”, mentre altri ricercatori ambientali hanno trovato il termine più tecnico di ‘obesogeni‘. Questi inquinanti possono far deragliare i meccanismi ormonali che controllano il peso.
Queste sostanza chimiche, oltre ad essere presenti nell’aria che respiriamo e nel cibo, esistono copiose anche all’interno dei prodotti di bellezza che utilizziamo, persino alcuni spacciati come naturali. Per questo occorre fare attenzione al momento dell’acquisto.
Può sembrare sorprendente che il vostro shampoo possa farvi ingrassare, ma è chiaro che esporsi ad agenti chimici può avere un impatto, a lungo termine, drammatico sulla salute. Perciò, così come l’esposizione a sostanze chimiche ambientali apparentemente innocue può provocare il cancro, l’esposizione a questi perturbatori endocrini chimici, trovati negli shampoo e in innumerevoli altri prodotti per la cura personale e la casa, possono fare ingrassare.
Ben 450 studi hanno rivelato che l’esposizione a certe sostanze che alterano il sistema endocrino è associata ad un aumento della dimensione corporea nell’uomo. Di particolare interessa è stata la sostanza dichlorodiphenyldichloroethylene (DDE), che è un metabolita del DDT nonché la forma di DDT più spesso rilevata negli alimenti e nelle persone. Quasi tutti gli studi condotti hanno rilevato che l’esposizione a DDE è associata ad un aumento della dimensione del corpo. Anche gli studi sull’esposizione prenatale ai perturbatori endocrini chimici hanno mostrato che l’esposizione in utero può causare danni permanenti e predisposizione all’aumento di peso nel corso della vita.
Purtroppo le sostanze chimiche che interferiscono sul sistema endocrino sono praticamente ovunque, oggi giorno. Si trovano nella plastica degli alimenti, nei contenitori di stoccaggio, nel rivestimenti dei cibi in scatola, nella tenda della doccia, nei giocattoli dei bambini e, come è stato accennato, nello shampoo, nei prodotti per la cura personale come deodoranti, profumi, spray per capelli e smalto.
Il sistema endocrino è una complessa rete di ghiandole, ormoni e recettori che lavora in tandem con il sistema nervoso per controllare tutti i processi e le funzioni corporee. Le ghiandole del sistema endocrino e gli ormoni rilasciati influenzano ogni cellula, ogni organo e ogni funzione del vostro corpo. Questo sistema è fondamentale nella regolazione dell’umore, nella crescita e nello sviluppo, nella funzione dei tessuti, nel metabolismo, nella funzione sessuale e nei processi riproduttivi.
Le sostanze chimiche alterano le funzioni del sistema endocrino e di conseguenza causano effetti negativi sulla salute. Lo fanno in diversi modi:
- mimando l’attività biologica degli ormoni, legandosi a un recettore cellulare; questo avvia una normale risposta cellulare che però avviene nel momento sbagliato o in misura eccessiva
- legandosi a un recettore senza che avvenga l’attivazione. La presenza della sostanza chimica sul recettore impedisce il legame con l’ormone naturale
- legandosi alle proteine all’interno del sangue, alterando in questo modo la quantità di ormoni naturali presenti nella circolazione sanguigna
- interferendo con i processi metabolici del corpo, colpendo la sintesi degli ormoni naturali.
Finora le principali aree di studio si sono concentrate sull’interferenza con gli ormoni che svolgono il ruolo più importante nello sviluppo e nella riproduzione, come estrogeni e androgeni. Come tali, queste sostanze chimiche sono sempre più associate ai cambiamenti nello sviluppo del cervello maschile, così come ai problemi genitali, alle alterazioni metaboliche e alla riduzione di testosterone nei bambini e negli adulti.
La ricerca ora sta anche indicando che l’esposizione a queste sostanze chimiche, in particolare quando si è ancora nell’utero o durante l’infanzia, possono alterare i geni e le funzioni metaboliche che regolano il peso, contribuendo così all’obesità. Questa teoria è stata esplorata circa un decennio fa, proprio da Baillie-Hamilton, con uno dei primi saggi che associava l’obesità con le sostanze chimiche, pubblicato nel 2002:
L’epidemia di obesità si è verificata in tempi relativamente brevi e si può pensare che sia stata causata da fattori ambientali piuttosto che genetici. Ciò che è stato trascurato finora è che l’ambiente della Terra è cambiato in modo significativo durante gli ultimi decenni, a causa della esponenziale produzione e utilizzo di prodotti chimici di sintesi organica e inorganica. Molte di queste sostanze chimiche sono conosciute per avere causato perdita di peso ad alti livelli di esposizione, mentre concentrazioni molto più basse hanno l’effetto contrario. Questa proprietà è stata ampiamente sfruttata nel commercio per la produzione di ormoni della crescita che fanno ingrassare il bestiame e nei prodotti farmaceutici che inducono un aumento di peso nei pazienti troppo esili. L’attuale livello di esposizione umana a queste sostanze chimiche può aver danneggiato molti dei meccanismi naturali del corpo che controllano il peso. Questi effetti, insieme ad una vasta gamma di altri, proabilmente in sinergia, sono i fattori che possono avere un ruolo significativo nella diffusione dell’obesità in tutto il mondo
Per quanto riguarda lo shampoo, le sostanze chimiche principali che interagiscono negativamente con il sistema endocrino sono gli ftalati. Gli ftalati sono utilizzati come plastificanti ovunque, dai pavimenti in vinile ai detersivi, ai tubi flessibili, agli impermeabili, adesivi, deodoranti, giocattoli e sono anche presenti in alcuni saponi, shampoo, lozioni e smalti. Uno studio del 2002 da parte dell’Environmental Working Group ha rilevato gli ftalati in quasi tre quarti dei prodotti testati per la cura della persona. Gli ftalati non sono solo responsabili di un aumento del peso, ma sono anche quelle sostanze chimiche che rendono i maschi più effeminati. Queste sostanze chimiche hanno sconvolto il sistema endocrino della fauna selvatica, causando cancro ai testicoli, deformazioni genitali, oligospermia e infertilità in un certo numero di specie tra cui orsi polari, balene e lontre.
Purtroppo non sono gli unici a creare confusione nel sistema endocrino. E’ difficile, oggi giorno, evitare le sostanze chimiche ambientali se non si prendono misure decisive per limitarne l’esposizione. Altre sostanze chimiche sotto accusa sono:
- BISFENOLO A (BPA) – un ingrediente comune in molte materie plastiche, comprese le bottiglie di acqua, le resine di rivestimento di alcune lattine e i sigillanti dentali
- ETOSSILATI DI NONILFENOLO (NPE) – conosciuti per essere molto potenti nell’interferire con il sistema endocrino, sono presenti in alcuni detergenti per la casa e prodotti per la pulizia; influenzano l’espressione genica, attivando o disattivando determinati geni, e interferiscono con il sistema ghiandolare e le sue funzioni
- ACIDO PERFLUOROCTANICO (PFOA) – si trova nei rivestimenti resistenti a grasso e acqua, come le pentole antiaderenti
- ORMONI DELLA CRESCITA BOVINA – comunemente aggiunti al latte commerciale
- METOSSICLORO E VINCLOZIN – rispettivamente insetticida e funghicida
- SOIA NON FERMENTATA – i prodotti che la contengono sono ricchi di sostanze simili agli ormoni
Naturalmente non sempre sono le sostanze chimiche responsabili dell’obesità; occorre però tenere presente tutti i fattori appena illustrati, qualora qualsiasi dieta intrapresa non abbia successo. Diventa quindi fondamentale, se vi è stato un elevato utilizzo di prodotti che presentano queste pericolose sostanze chimiche, un ciclo depurativo completo con Y-Age Glutathione di LifeWave. Oltre che una revisione dei prodotti che si acquistano per la propria cura personale e per la casa, optando per quelli davvero naturali e sicuri.
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Articolo di generazionebio.com
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