Sta succedendo continuamente. Sta succedendo ovunque e sempre più rapidamente.
Si incontrano e si riconoscono, in modo immediato.
Non importa come questo avvenga. Di persona oppure a centinaia di chilometri di distanza. Non è rilevante.
Può accadere su un treno, in un negozio, in vacanza, su un sentiero di montagna o in libreria. Basta uno sguardo dritto in fondo agli occhi per capirlo. Sono occhi elettrici. Occhi che brillano. Che custodiscono il sole, la luna e tutti i pianeti. Che portano la mappa del mondo intero disegnata nell’iride.
Molto spesso non serve incontrarsi fisicamente. Ci si ritrova virtualmente. Su un social, su un forum, nel commento a una notizia. Leggi una frase e riconosci ciò che sta tra le righe, come se fosse un codice di riconoscimento. Lo senti risuonare nel profondo e non ti resta il minimo dubbio. Oppure vedi un volto immortalato in un’immagine e scatta qualcosa. È come se riemergesse una connessione rimasta silente per millenni, che ha origine nella notte dei tempi.
Questa connessione fa parte di un progetto che aspetta da eoni di essere realizzato. Un piano di liberazione e di elevazione.
Senti questa energia che si innesca e che ti scuote. Capisci allora che eri in attesa di quel momento da sempre, senza saperlo. E ti stupisci, ti meravigli, resti incantato da tanta bellezza. Ti commuovi.
Lo avverti profondamente. È come se si azionasse un interruttore, che a sua volta accende una lampadina. E quella lampadina materializza una rete. Che si estende in tutto il pianeta e lo illumina.
Questa rete è è costituita da così tante anime… madri, ragazzi, avvocati, commessi, estetiste, librai, ingegneri, cuochi, attrici, fattorini. Non importa cosa facciano, ma chi sono. Chi sono stati. Chi hanno deciso di essere qui e ora.
Alcuni di loro, se si osservassero bene, scoprirebbero persino di avere anche dei segni particolari sul corpo che li accomunano. Dei segni di riconoscimento.
Quando si incontrano iniziano a sentirsi finalmente a casa. Percepiscono di nuovo l’energia della fonte, dell’origine di ogni cosa. Di quel Paradiso in Terra che sono stati chiamati a creare. E qualcosa si smuove dentro. Una fiamma si accende nel loro cuore, che fa loro ricordare quanto siano forti e comprendere che, nonostante si siano da sempre sentiti diversi e sbagliati, ora non potranno più cadere, perché questa rete fa in modo che l’uno sostenga l’altro e che nessuno sia mai più lasciato solo.
E se anche qualcuno inciampasse, gli altri saranno pronti a capire, ad accogliere e a risollevarlo al momento giusto. Sì, perché durante il percorso qualcuno apparentemente si perderà, ma verrà ritrovato più avanti, dopo aver fatto qualche esperienza individuale, funzionale al progetto.
Via via che le luci si attivano in tutto il mondo e che l’uno si connette con l’altro, la rete diventa sempre più potente. Così potente da spezzare ogni catena e annientare ogni ostacolo.
Queste sono anime che hanno vissuto una, dieci, cento, mille volte per arrivare fin qui. Hanno sulle spalle un bagaglio di esperienza e di conoscenza tale da consentire loro di sapere esattamente cosa fare e quando farlo.
Sono state addestrate per innescare una scintilla nel cuore di chi non sa, non comprende e non vede ancora. Sanno che dovranno essere come i marinai e che dovranno raccogliere sulle scialuppe di salvataggio, come fossero dei profughi, chi si sentirà disorientato, tradito, ingannato, disperato e perduto.
Poi tutti insieme, come una legione di tanti piccoli soli splendenti, incaricata di realizzare una missione sacra, saliranno sulla cima della montagna. Una volta arrivati godranno di un panorama mozzafiato. La fatica fatta sarà ripagata e sapranno che, anche se non è stato facile, ne sarà valsa la pena. Spesso per arrivare in Paradiso occorre attraversare l’Inferno.
Queste anime sono sempre state ribelli. Non hanno mai amato piegarsi. Non si sono mai riconosciute nella massa. Sono sempre state etichettate come quelli strani. Ma erano state designate a rispondere a una chiamata ben precisa.
Quella di radunarsi un giorno e di operare insieme, affinché la loro unione di intenti fosse in grado di generare un bagliore di nuova vita, capace di squarciare anche la notte più oscura.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
(ascoltando David Bowie)
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