Siamo immersi in una realtà che è fatta di numerosi possibili scenari, a seconda di quello che è lo sguardo che si ha sugli eventi.
Molti sostengono che l’umanità si stia dividendo e che sia giunta a un bivio. Tutti siamo chiamati a discernere, ma non facendo ricorso alla razionalità, quanto a un pensiero più elevato.
La quotidianità è sempre più difficile da affrontare e diventa quasi impossibile farlo se non si cambia prospettiva.
Come fare a ritrovare speranza e tirare un sospiro di sollievo, quando tutto intono sembra crollarci addosso?
La spinta non può che nascere dalla comprensione che questa fase così fosca per l’umanità prelude alla luce.
Chiunque conosca profondamente le leggi della Natura non può non mantenere una solida e incrollabile fiducia nella vita.
Il piano di lettura delle vicende deve, come detto, elevarsi.
A un livello più alto, tutta la realtà è regolata dalla natura, ovvero da quella forza primordiale che spinge il mondo a muoversi. Questa forza non si può né scalfire, né modificare. Men che meno manipolare, da parte di chiunque agisca sul piano materiale.
Coloro che sembrano in preda a deliri di onnipotenza, coloro che vengono etichettati come malvagi e additati come nemici dell’umanità, su un piano più elevato non sono che pedine.
Qual è lo scopo ultimo della Natura in questo momento? Il cambiamento, ai fini del ritrovamento di un nuovo equilibrio.
Un cambiamento in positivo, però, che consiste nello smontare un sistema di società strutturato su una serie di meccanismi interni che oggi risultano desueti. Una struttura così granitica, però, per essere modificata necessita di azioni forti.
Ecco perché ciò che accade tocca tutti, senza distinzione. Quello che cambia è il modo di vivere le situazioni e di comprenderle. Siamo di fronte a qualcosa di enorme, di grande, di apocalittico.
Ma l’Apocalisse non è la fine del mondo: in senso etimologico, il termine ci parla di rivelazione.
Tutto ciò che sta accadendo oggi manifesta ciò che c’è dietro, ovvero chi e che cosa, sul piano umano, ha in mano le redini degli eventi e tenta di manovrarli. Tutto è sempre più evidente, nonostante i tentativi goffi di divulgare una narrativa che faccia da falsa copertura.
Ecco perché è facile cadere vittime della paura, crearsi falsi nemici, dividersi in fazioni opposte, lasciarsi divorare dal caos.
Eppure, niente è come sembra. Siamo arrivati a un punto dove è necessario guardare oltre. Bisogna ricorrere a una chiave di lettura differente, che indirizzi tutta l’attenzione sulla Natura. Una Natura che è perfetta in ogni sua manifestazione e che, in quanto tale, non può e non vuole essere l’artefice della nostra distruzione, quanto, semmai, della nostra evoluzione.
Un’evoluzione che è avverrà. È già in corso.
Non c’è nessuna entità oscura che ha inghiottito il mondo. Ci sono solo vicende orchestrate da una Natura che, sapientemente, mette in campo gli attori migliori per ogni ruolo. All’unico scopo di ritornare ad un equilibrio adatto al vivere bene. Ogni cosa che accade lo fa per il nostro massimo bene collettivo.
Impariamo, dunque, ad agire in quella direzione.
Come?
Mantenendo la fiducia, allontanandoci dalla falsa narrativa e imparando, finalmente, una volta spento quel fastidioso rumore di sottofondo, ad ascoltare, a percepire, a osservare ciò che capita veramente. Ciò che c’è dietro il velo.
Gli occhi del cuore rimarranno abbagliati da tanta bellezza.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
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