Molte persone si stanno rendendo conto di quanto sia insensata una vita vissuta di corsa, non in presenza, ignorando il qui e ora. Questa tendenza ci sta facendo perdere il contatto, prima di ogni altra cosa, con il mezzo con cui viviamo le nostre esperienze materiali: il corpo.
Dovremmo allora ristabilire un’alleanza con il nostro corpo, dandogli la stessa attenzione che offriamo alla casa che ci ospita. Il nostro corpo ha infatti l’esigenza di essere ascoltato, curato, sentito e anche – perché no? – accontentato.
La prima cosa da fare è rifornirlo di energia, senza la quale risulta difficile affrontare le sfide quotidiane. Fatto ciò, occorre imparare a gestire tutte le emozioni che quotidianamente lo inondano, insieme ai pensieri e alle percezioni. In questo modo, la vita inizierà a fluire liberamente e a vibrare attraverso il nostro corpo.
Un ottimo mezzo per ottenere questo obiettivo è la bioenergetica, una tecnica psico-corporea che secondo Alexander Lowen, fa incontrare mente e corpo, dando vita a un dialogo armonioso tra di essi.
La bioenergetica aiuta a sentirsi vivi, a entrare in contatto con le proprie tensioni e a scaricarle attraverso il movimento. Ogni area del corpo parla del nostro vissuto emozionale e ogni contrazione o irrigidimento è una richiesta di attenzione che non va trascurata.
Attraverso una pratica regolare, è possibile ritrovare la gioia e il piacere di vivere, realizzando più ampiamente il proprio potenziale.
Un approccio alla bioenergetica adatto anche ai principianti è proposto da Davide Viola, psicologo e psicoterapeuta, esperto di mindfulness e autore di varie pubblicazioni, nel suo libro 7 Giorni di Bioenergetica edito da Il Punto d’Incontro. Il manuale assume il ruolo di un vero e proprio amico a cui ricorrere durante la giornata in tre momenti specifici:
- la mattina per praticare gli esercizi di bioenergetica;
- il pomeriggio per creare uno spazio di energia;
- la sera per meditare sul corpo, per eseguire l’esercizio delle quattro stanze e per compilare il diario della gratitudine.
Gli esercizi corporei tengono conto dei blocchi della respirazione, del movimento, del contatto e dell’auto-espressione. Le funzioni maggiormente disturbate dalle tensioni muscolari sono, in generale, il respiro e il movimento. Tensioni che non sono altro che la proiezione fisica di analoghi blocchi emotivi. È proprio tramite le tensioni che i confitti si strutturano nel corpo, restringendo il respiro e limitando il movimento.
Per ritrovare piena vitalità occorre invece respirare profondamente e muoversi liberamente. Il tutto, per sentire e percepire pienamente. Quando una persona è bloccata nell’esprimere ciò che sente, si ridurrà la sua capacità di agire in maniera appropriata rispetto a una determinata situazione, perdendo così, alla lunga, anche il contatto con se stessa.
Gli esercizi proposti nel libro sono stati pensati per favorire il benessere psico-corporeo aumentando i livelli di energia, consentendo uno sblocco a livello emotivo che andrà a migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri.
Il tutto attraverso un percorso che si delinea in 7 giorni (ma anche 7 settimane, volendo), ciascuno dei quali dedicato a un’area specifica del corpo. Si parte dalla respirazione, per poi concentrasi sui piedi, per proseguire con gambe e anche, successivamente con la schiena, di seguito con spalle, braccia e mani; immancabili, poi, gli esercizi per collo e viso, che precedono l’ultimo giorno in cui ci si concentra su quelli di espressione.
Il libro rappresenta un’opportunità per fissare ogni giorno in agenda degli appuntamenti preziosi da dedicare a se stessi, allo scopo di incontrare e ritrovare nel corpo un’energia viva, libera e vibrante, che permetta di ricercare il benessere in ogni momento, partendo da se stessi, per andare poi a sfiorare anche le relazioni con gli altri.
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Articolo di Monica Vadi per generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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