La paura è un’emozione che capita spesso di vivere, anche se non sempre la si riconosce, perché tende a celarsi dietro ad altre sensazioni spiacevoli.
La paura può farci sentire intimiditi, insicuri o impotenti di fronte a situazioni che crediamo di non riuscire a trasformare o controllare, o semplicemente di fronte a un futuro che appare incerto.
Ciò che fa scaturire la paura è la possibilità di non poter impedire a qualcosa che non vogliamo di accadere.
A quel punto, appaiono delle immagini spiacevoli nella mente, che preferiremmo non vedere e dalle quali cerchiamo di sfuggire coprendole con altri pensieri.
Nonostante ogni tentativo, la consolazione non arriva con semplicità e, nella nostra mente, le immagini di ciò che non vogliamo che accada continuano a sfilare, inarrestabili.
Più tentiamo di mascherare o di negare la paura, più si acuiscono i sintomi ad essa correlati, come: insonnia, mal di testa e/o di stomaco, artrite e/o disturbi articolari, spasmi e/o crampi, capogiri o vertigini (dovuti alla paura di perdere il controllo). Questo per quanto riguarda i sintomi fisici. Spesso, mascherando la paura, emergono al suo posto altre emozioni correlate, come: preoccupazione, senso di incertezza, ansia, angoscia e insicurezza.
Le paure più diffuse riguardano:
- la perdita
- l’integrità
- il futuro
- il termine di un ciclo
- le novità
- l’oscurità
- il non essere all’altezza (di un lavoro, di una situazione)
Si può trasformare la paura?
La risposta è sì. La paura si può trasformare.
Se ci pensiamo bene, la paura è qualcosa che arriva per un pensiero o una preoccupazione proiettate nel futuro. Ogni cosa che temiamo o non esiste o non è ancora accaduta. Oppure, è una semplice possibilità, insita nella nostra mente e frutto della nostra immaginazione.
In poche parole, la paura altro non è che un fantasma.
Ciò di cui si ha paura ancora non esiste. È solo una possibilità.
Per guarire, dunque, occorre accettare le proprie paure, al fine di trasformarle.
A quel punto, se la paura bussa alla porta è necessario aprirle e osservarla. Proprio come quando si guarda un film. Affrontare la paura è proprio questo. Si osserva senza giudizio. Si guardano le immagini che appaiono davanti, anche le più terribili, cercando di non vederle in chiave negativa. Il segreto è vederle solo come una possibilità. Una tra le tante che l’universo ha in serbo per noi. Una volta viste come possibilità, possiamo allora consapevolmente sceglierne un’altra, che corrisponde a ciò che vogliamo che accada.
Il lavoro successivo consiste nel sostituire le immagini mentali: questo elimina la paura e rafforza la mente, portando la concentrazione su ciò che vogliamo davvero.
Ognuno di noi, tramite il libero arbitrio, ha la facoltà di scegliere i pensieri e di coltivare la propria realtà. Le possibilità sono tante e molto dipende proprio da ciò che scaturisce dalla nostra mente.
Se non abbiamo fede di poter essere noi i creatori della nostra realtà, allora la paura si farà strada più facilmente, soffocando il potere creativo.
La maggior parte delle paure sono immaginarie, frutto di ricordi di altri tempi o di esperienze di altre persone. Oppure nascono da notizie o informazioni che vengono accettate come vere ogni volta che si pensa che possano realizzarsi davvero.
Un’ottima astuzia è usare la paura come strumento per allenare la mente.
È una questione di esercizio.
Un esempio?
È sufficiente pensare a qualcosa che ci spaventa e osservare le immagini che si creano nella mente. Poi si sostituisce quell’immagine mentale con una più gradevole.
Questo esercizio va fatto ogni volta che sopraggiunge la paura. Insistendo, si potrà osservare come piano piano inizieranno ad accadere proprio le cose che volevamo noi e questo contribuirà ad aumentare la fiducia in noi stessi e nella creazione.
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Articolo di generazionebio.com
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