Imparare a stare da soli senza sentirsi soli è un’impresa che apre a molte opportunità e che porta a controllare le redini della propria vita senza per forza essere costantemente circondati da altre persone.
Molte persone vanno in ansia appena si trovano da sole, perché non sanno godere della loro stessa compagnia e sono vittime di alcune convinzioni limitanti.
Eppure, basterebbe pensare a quante volte ci si sente da soli anche in mezzo alla folla.
Essere soli ed essere isolati non sono la stessa cosa
Spesso si tende a confondere la solitudine con l’isolamento e l’emarginazione. Quando poi si impara a godere della propria stessa compagnia, le persone intorno tendono a dare etichette, come quella di “asociale”.
La realtà è che amare la solitudine ed essere socievoli non sono come incompatibili. Al contrario, si può godere dei momenti passati con se stessi e allo stesso tempo avere interesse per l’incontro con nuove persone e culture. Tutto sta nell’apprezzare i momenti di solitudine e imparare a vedere gli altri solo quando davvero ci va. Non tanto come un passatempo. In questo modo, si gode davvero anche della loro compagnia.
Quante volte andiamo a una festa solo perché ci sentiamo obbligati, perché non sappiamo dire di no e ci ritroviamo ad essere combattuti? Peccato che, così facendo, si rischi di sentire un gran vuoto dentro anche quando siamo circondati dagli altri.
Le responsabilità della società
Abbiamo permesso alla società di metterci costantemente pressione, pur inconsapevolmente. La televisione e la pubblicità ci influenzano continuamente, anche in modo subliminale. Allora pensiamo che alcune cose vadano fatte in un certo modo, anziché a modo nostro. E, così facendo, perdiamo totalmente il contatto con noi stessi.
Solo quando abbiamo il coraggio di cambiare direzione, di interrogarci sulle nostre convinzioni e smettiamo di fare le cose perché ci sentiamo spinti, le cose cambiano in meglio.
Possiamo avere un approccio alla vita diverso e scoprire quanto sia prezioso
Spesso la paura di stare da soli ha a che vedere con una carenza di fiducia in se stessi. Si ha timore del rifiuto e si cerca a ogni costo l’approvazione altrui.
Il nodo si scioglie quando si intraprende un cammino di conoscenza di sé: a quel punto, la paura scompare. Si capisce di non avere realmente bisogno di qualcuno e che scegliere di fare una cosa piuttosto che essere costretti a farlo sono due cose molto diverse.
È una questione di scelte. Si può scegliere di stare con gli altri e di incontrarli a un determinato evento, ma proprio per il gusto di farlo, non per evitare di rimanere da soli.
Imparare a stare da soli, godendo del silenzio e dei propri tempi è una scoperta preziosa e uno strumento di arricchimento personale, imprescindibile per chi dichiara di essere su un percorso di consapevolezza personale.
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Articolo di generazionebio.com
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