Esiste, ma in pochi ancora lo conoscono, un rimedio chimico poco costoso ma efficace, che persino la NASA ha definito antidoto universale e che molti medici nel mondo hanno recentemente utilizzato – riscontrando il 100% dell’efficacia – contro il Covid-19.
Già da anni, anche se solo in ambienti di nicchia, si parla di questo rimedio miracoloso, noto anche come MMS (Miracle Mineral Solution), ancora considerato da molti come veleno pericolosissimo per l’uomo. Eppure, sono molti i missionari che in Africa hanno fatto ricorso a questo preparato per curare una vasta gamma di problematiche di salute, sia lievi che gravi. A cominciare dalla malaria.
Possibile che con un’unica sostanza si possa intervenire su così tanti disturbi e ottenere risultati in breve tempo? Pare di sì. Ci sono centinaia di articoli scientifici e di ricerca, oltre che domande di brevetto. Ma anche innumerevoli testimonianze personali a legittimarla, nonostante si trovino anche molte informazioni che la screditano.
Cos’è il biossido di cloro
Questa sostanza fu scoperta nel 1814 ed è assai usato nell’industria. È registrata come sterilizzante e viene usato per disinfettare strutture mediche e laboratori, compresi quelli che trattano gli agenti patogeni più letali al mondo.
Inoltre, è una sostanza biocida: uccide ogni batterio, virus e fungo con cui viene a contatto, attraverso un processo di ossidazione. Viene anche utilizzata per la purificazione dell’acqua comunale, proprio perché considerata sicura per il consumo umano. Di fatto, si tratta di un gas che si prepara attraverso un processo di miscelazione di clorito di sodio e di un attivatore acido. Queste due sostanze, quando vengono a contatto, danno forma al biossido di cloro. Questo gas è una piccola molecola che contiene un atomo di cloro e due atomi di ossigeno. È solubile in acqua e non crea legami chimici, pertanto in acqua si dissolve interamente. È proprio questa proprietà a renderlo efficace e sicuro nella purificazione dell’acqua, mentre disattiva completamente virus, batteri, funghi e alcuni tipi di parassiti. Anche molte tossine vengono neutralizzate grazie a questa sostanza. Fu lo scienziato e inventore Howard Alliger a scoprire per primo tutte queste proprietà del biossido di cloro e la sua azienda, la Alcide Corporation, creò numerosi brevetti che prevedevano l’uso della sostanza per la disinfezione delle ferite, del sangue umano donato, per il risciacquo orale, come antinfiammatorio e per uso topico.
Fu alla fine degli anni Novanta che il suo utilizzo in ambito umano riprese, grazie a Jim Humble che iniziò quasi per azzardo a somministrarlo come antimalarico, osservando risultati sorprendenti nel giro di poche ore. Questo lo spinse a fare ulteriore ricerca e sperimentazione, in primis su se stesso, arrivando ad aiutare, nelle regioni più povere del mondo come il Sudamerica e l’Africa, a curare non solo la malaria, ma anche la febbre tifoidea, la Dengue e persino l’HIV. Il tutto è testimoniato e narrato nei suoi libri.
Subito dopo la pubblicazione dei documenti di Humble, partì una campagna di dissuasione al suo utilizzo, poiché si diceva che questa sostanza potesse provocare gravi lesioni, fino alla morte, essendo equiparata alla candeggina.
Il biossido di cloro è un rimedio sicuro?
Il biossido di cloro è usato nell’industria della carta come agente sbiancante, è vero. La controversia nasce proprio da qui. Eppure, c’è un lungo elenco di farmaci comunemente usati che possono essere sicuri se somministrati correttamente, ma addirittura letali se assunti in quantità eccessive o in modo inappropriato. La tossicità di una sostanza ha quasi sempre a che fare con la dose, più che con la sostanza stessa.
Lo stesso discorso vale per il biossido di cloro. Per usarlo come agente sbiancante, la concentrazione della soluzione sarà in media del 5%; al contrario, il dosaggio per uso umano va dallo 0,000003 allo 0,02%.
Quindi, il biossido di cloro è sicuro se utilizzato in maniera appropriata, ma allo stesso tempo può essere pericoloso se usato male. Cosa che vale per qualsiasi prodotto chimico che venga in contatto con il corpo umano.
Va anche detto che si tratta di una delle poche sostanze chimiche che ha dimostrato di non danneggiare l’ambiente. Esistono, inoltre, diversi studi, condotti su topi e api, che ne confermano la sicurezza per l’uso orale e per inalazione. In Giappone le ricerche sono state condotte anche sugli esseri umani: alcuni studenti hanno ricevuto dosi sicure della sostanza, registrando un calo dell’assenteismo per malattia durante l’anno scolastico.
Il CDC considera il biossido di cloro non cancerogeno, né mutageno negli esseri umani. A testimonianza di questo, esistono alcune aziende farmaceutiche che commerciano prodotti che contengono biossido di cloro per risciacqui orali e per la cura della pelle. Esiste persino un brevetto per l’uso della sostanza per il trattamento del cancro. Non a caso, l’oncologo francese Laurent Schwartz ha trattato i pazienti ricorrendo a un protocollo che comprende anche il biossido di cloro.
Ci sono molti consumatori nel mondo che utilizzano la sostanza per mesi, nel dosaggio corretto, senza subire alcun effetto collaterale. Questo non significa che ne sia raccomandato l’uso prolungato, ma che le testimonianze documentano un utilizzo a lungo termine senza danni. L’importante è usarlo in maniera appropriata e al giusto dosaggio, allo scopo di ripristinare e migliorare la salute umana. Va però ulteriormente sottolineato che il suo utilizzo richiede in ogni caso cautela.
L’efficacia del biossido di cloro
Va subito detto che non esistono studi sulla sostanza che siano stati approvati dall’establishment medico esistente e che ne prevedano l’uso per via interna nel corpo umano per neutralizzare virus, batteri o funghi. Al contrario, esistono centinaia di progetti di ricerca sul suo uso esterno e disinfettante. Gli studi umani non ufficiali completati sono però notevoli. Peccato che sembra siano quasi sempre stati screditati e oscurati.
Manuali di Microbiologia Alimentare e di Medicina parlano del biossido di cloro come di una potente sostanza per inattivare batteri e virus. Va anche detto, per i più scettici, che il suo nome è fuorviante perché il cloro non è l’elemento attivo, cosa che lo rende un antiossidante. La sostanza penetra la parete cellulare e reagisce con gli amminoacidi nel citoplasma all’interno della cellula, uccidendo il microrganismo. Il sottoprodotto di questa reazione è assolutamente innocuo per gli umani. Alcuni studi hanno cercato di analizzarne l’efficacia in caso di influenza B, di H1N1 e di Enterovirus 71: l’effetto inibitorio è stato superiore al 50% con un’esposizione di soli 2 minuti a 100 ppm di biossido di cloro. Molte ricerche sono state portate avanti proprio per garantire che il suo utilizzo sicuro a livello esterno non comportasse alcun pericolo a uso interno, dato che viene usato nell’azienda alimentare, medica e per depurare le acque.
Ne è stata dimostrata inoltre l’efficacia nella neutralizzazione del papilloma virus umano, dell’escherichia coli, dell’acinetobacter baumannii (che può provocare polmonite e meningite), della salmonella che causa la febbre tifoidea, della pseudomonas aeruginosa (un batterio resistente ai farmaci, che può causare la polmonite); il tutto in breve tempo. La lista di virus, batteri e funghi che vengono velocemente inattivati dal biossido di cloro è davvero estesa.
Questo lo rende un rimedio assolutamente efficace, sicuro, bio-compatibile e universale.
Testimonianze di guarigione
Sul web si trovano tantissime testimonianze dirette di successo grazie all’uso del biossido di cloro in dosi sicure. Esistono gruppi sui social e su telegram dove ogni giorno i consumatori raccontano storie di guarigione sorprendenti.
Si tratta di mito o di realtà?
Certamente la sostanza va usata con prudenza e assumendosene completamente ogni responsabilità, ricercando autonomamente i numerosi protocolli esistenti e ulteriori informazioni in merito.
Senza dubbio l’argomento merita di essere approfondito e le fonti di essere vagliate accuratamente.
A tal proposito, si consiglia la visione di questo documentario e la lettura del documento allegato: The Universal Antidote – The Science and Story of Chlorine Dioxide a cui far seguire una profonda ricerca, quanto più personale possibile.
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Articolo di generazionebio.com
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