Gli organi sono strutture molli che all’interno del nostro corpo hanno la necessità di muoversi, per svolgere il loro lavoro. La mobilità viscerale permette loro di contrarsi e rilasciarsi, a seconda della necessità.
Quando gli organi sono sovraccarichi o danneggiati possono sviluppare delle aderenze o del tessuto cicatriziale, che li rende meno flessibili.
Ecco dove entra in gioco la manipolazione viscerale: un massaggio addominale che combina pressione, mosse specifiche e attrito per rimuovere le aderenze.
A limitare il movimento e la flessibilità che ostacolano la funzione degli organi sono spesso il tessuto connettivo e il fluido che li avvolge, che si irrigidisce. Questo blocco influenza poi il resto del corpo, perché l’innervazione fa in modo che il disturbo si possa trasmettere in periferia.
La manipolazione viscerale contribuisce al ripristino dello stato flessibile e mobile, che aiuta gli organi a ottenere nuovamente una circolazione adeguata e a ricevere nutrienti ed elasticità necessari alla loro corretta funzione.
Altri benefici che comporta questa pratica sono:
- Riduzione del dolore muscolare cronico
- Minor gonfiore e costipazione
- Miglioramento dello stato di fibromi uterini e cisti
- Riduzione del dolore articolare
- Miglioramento dei problemi di sciatica
- Sollievo nelle problematiche di tunnel carpale
- Diminuzione dei sintomi della fibromialgia
- Migliorata digestione
Questa pratica non è ancora ben studiata, ma si stanno esplorando anche i possibili benefici sul ripristino della motilità intestinale, della costipazione e delle aderenze peritoneali.
In genere è bene affidarsi ad un bravo professionista, che rileverà eventuali aderenze e, attraverso una corretta manipolazione, le eliminerà. Questo avviene attraverso massaggi e pressioni che allungano le fibre di collagene della fascia, andando così a rilasciare gli organi che saranno liberi di muoversi di nuovo liberamente. Aderenze ostinate possono richiedere anche un ciclo di sessioni.
La manipolazione viscerale si può anche effettuare in autonomia, ricorrendo ad una sfera di schiuma. La cosa migliore è però non procedere con il fai da te prima di aver consultato un professionista, che indicherà in modo mirato tutte le manovre specifiche da compiere sulla base della propria problematica individuale.
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Articolo di generazionebio.com
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