Il pezzo più antico di pelle umana con un tatuaggio risale a circa 5000 anni fa ed è stato scoperto sul corpo di un uomo conservato nel ghiaccio al confine italo-austriaco.
Da allora, nel corso dei millenni il tatuaggio si è evoluto piuttosto drasticamente, attraverso varie manifestazioni culturali e spirituali. Oggi, soprattutto in Occidente, le persone scelgono sempre più di farsi tatuare immagini con un significato personale. Ogni volta che si va a fare un tatuaggio, è prima di tutto indispensabile sapere in che modo una forma o un disegno possono influenzare il campo energetico del nostro corpo, nel bene o nel male.
Il tatuaggio come indicatore della propria identità
In un mondo caduco come il nostro, i tatuaggi offrono non solo un indicatore di chi siamo, ma fanno in modo di ricordarcelo.
Si pensa che i tatuaggi siano stati introdotti per la prima volta negli Stati Uniti d’America come modo per i marinai statunitensi d evitare di essere introdotti con la forza nelle Royal Navy britannica, dopo la rivoluzione americana. I marinai venivano infatti reclutati senza pietà, anche a dispetto di documenti di protezione che dimostravano la loro cittadinanza ritrovata. Pertanto, i tatuaggi rappresentavano un segno di unicità e di identità e li mantenevano al sicuro.
Negli anni ’70 e ’80 i tatuaggi venivano usati come simboli di appartenenza a varie sottoculture. E’ solo oggi che questi simboli sul corpo sono diventanti ampiamente accettati e spesso persino abusati. E’ però vero che le identità oggi sono sempre più complesse e, come tali, i tatuaggi che le persone scelgono per rappresentare ciò che sono diventano altrettanto complessi.
Oggi non sono nemmeno più sufficienti per distinguersi dalla massa, poiché con una percentuale sempre più elevata di persone che vi ricorrono, non è semplice trovare qualcosa di totalmente esclusivo per la persona.
Uno studio sul comportamento dei consumatori e sulla cultura popolare ha messo in evidenza come il motivo per cui oggi le persone si tatuano ha a che fare con il desiderio di fissare nel tempo qualcosa che appartiene al loro sé attuale.
Spesso, il fatto di provare dolore quando la persona si tatua rappresenta una sorta di rito di passaggio. Niente di casuale, visto che in passato, per centinaia di anni, i tatuaggi venivano proprio usati come parte di cerimonie di tribali che simbolizzassero lo status degli individui coinvolti.
Scegliere un tatuaggio
Il significato di un tatuaggio è del tutto soggettivo e dipende dalla persona. Non è per tutti, però. Per questo andrebbe scelto ed eseguito come qualcosa di estremamente sacro. Bisogna scegliere un simbolo con cui si percepisce una profonda connessione, non qualcosa di popolare. Un tatuaggio è un segno indelebile che rimane nel tempo per ricordarci qualcosa che fa parte di noi. Per questo andrebbe sempre scelto e fatto con il cuore e non per adeguarsi alla massa.
ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE SU TELEGRAM PER RICEVERE E LEGGERE RAPIDAMENTE TUTTI I NUOVI ARTICOLI
Articolo di generazionebio.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di Freepik
Copyright – Se non diversamente specificato, tutti i contenuti di questo sito sono © GenerazioneBio.com/Tutti i diritti riservati – I dettagli per l’utilizzo di materiali di questo sito si possono trovare nelle Note Legali.