Henry David Thoreau pronunciò una frase molto saggia, che ha ispirato migliaia di persone a cercare lo scopo e il significato della loro vita.
Solo quando ci siamo persi iniziamo a capire noi stessi
Come mai perdersi sembra essere il modo migliore per ritrovare il proprio vero sé?
Viaggiare per ritrovarsi
Il motivo più comune per cui le persone fanno determinate scelte è che si sentono di dover seguire un certo percorso. Anche quando non hanno la giusta motivazione per farlo.
Questo ha a che vedere anche con il frequentare una scuola di prestigio, oppure trovare un lavoro ben pagato, o sposarsi, ecc. Le persone pensano che tutte queste tappe le porteranno, prima o poi, ad avere una sorta di epifania e di realizzare improvvisamente cosa vogliono fare della loro vita.
Purtroppo, questa epifania non arriva quasi mai. Si viaggia allora con il pilota automatico inserito, attraversando i movimenti della vita quotidiana senza uno scopo.
Molti trovano stupido e pericoloso seguire i propri sogni, perché spesso questi sono quanto di più lontano dai percorsi tradizionali e sociali stabiliti per tutti.
Da qui, spesso nasce il bisogno di allontanarsi da tutti i problemi, per intraprendere un viaggio spirituale che ci permetta di riconquistare il controllo della nostra vita e rompere la monotonia.
Quando si intraprende questo viaggio, non sempre ci si trova subito. La strada che ci conduce al nostro sé non è lineare, ma assomiglia più a un labirinto. Succede di perdersi anche qui, ma ogni volta proprio questo può essere un punto di svolta fondamentale.
Per molti, questo tipo di viaggio avviene a tutti gli effetti, con mete come la Fonte del Gange o il Tempio d’Oro in India, il Camino di Santiago in Spagna, il Monte Athos in Grecia o il Circuito degli 88 templi in Giappone.
La verità è che non conta tanto il luogo, quanto lo spirito con cui si inizia un percorso interiore nelle profondità di se stessi. Troppo spesso si cerca un significato al di fuori del nostro corpo, quando la risposta, in realtà, si trova solo dentro di noi. Siamo ciechi di fronte ai nostri conflitti interiori da sciogliere, perché l’occhio può vedere tutto tranne se stesso. Ma a volte basta guardarsi allo specchio per trovare quello che ancora sfugge.
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Articolo di generazionebio.com
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