Le 12 Notti Sante intercorrono tra il Natale e l’Epifania. Grazie a ognuna di esse è possibile piantare un seme che germoglierà l’anno a venire.
Prendi il quaderno che hai riservato a questa esperienza, rifletti su ciò che segue e rivedi ciò che ti è accaduto in questa giornata sulla base di questa prospettiva.
Notte Santa 12 – 4/5 Gennaio
Sagittario – Dicembre
La dodicesima notte posiziona la corona ai piedi del Divino.
Perché, anche se abbiamo vinto la corona, la lotta è stata vinta con l’aiuto e la grazia. Poiché la grazia viene da quella fonte o sorgente nell’uomo che il potere umano non può raggiungere. Ora facciamo in modo di creare un inizio e una fine del tempo, senza spazio e fuori dal tempo. Tutto è eterno e sacro ora.
Bisogna usare le forze della perseveranza per raggiungere gli obiettivi dell’Arciere. Se vogliamo ricevere il bene del regno spirituale.
Ciò che abbiamo conosciuto e ricevuto nelle 12 notti sante dovremmo portarlo nella nostra vita e spiritualizzare la materia e l’anima. Queste notti sono importanti per la vita e per il destino di tutto l’anno. Possono piantare un seme di buona volontà.
Dodicesima contemplazione
Questo è l’ultimo passaggio. I 12 passi intrapresi ogni giorno possono diventare il tema per ogni mese dell’anno a venire, fino a quando non si arriva al rinnovo del proprio essere al Natale successivo.
Abbiamo contemplato il nostro essere interiore e, si spera, siamo diventati più consapevoli di tutto ciò che ha luogo, attimo per attimo, dentro di noi. Siamo diventati più consapevoli del modo in cui i nostri sentimenti sorgono e possono spazzarci via. Alcuni dei nostri pensieri che ci passano per la mente possono scioccarci, ma loro sono sempre lì: solo che non li notiamo. Anche i nostri impulsi ad agire potrebbero ora esser diventati più consapevoli. Cosa che ci offre l’opportunità di valutare le nostre motivazioni.
Il nostro Io Sono ci dà equilibrio e scopo e cambia il modo in cui vediamo il mondo e le persone che incontriamo.
Quando sperimentiamo l’Io Sono, iniziamo a vedere Cristo in ogni essere umano. Il Cristo Cosmico è entrato in questa terra attraverso Gesù come veicolo e questo Spirito alberga in noi. Lo fa principalmente attraverso ogni respiro che facciamo e attraverso il cibo che mangiamo. Cibo che viene coltivato sulla Terra, che rappresenta il corpo di Cristo.
Poiché accettiamo questa realtà, iniziamo a sperimentare la sua presenza eterica nella forza vitale di questa terra e nel nostro corpo eterico. Così iniziamo a trattare ogni persona come se fosse Cristo. Arrestiamo ogni pensiero negativo prima che si formi. Siamo attenti a tutti i nostri sentimenti e alle nostre motivazioni, perché rispettiamo il Cristo nell’altro. Così ci trasformiamo ed eleviamo anche l’altra persona.
Se non facessimo altro per tutto l’anno che contemplare questo mistero, anche solo così avremmo la forza di cambiare il mondo.
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Articolo di generazionebio.com
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