Questa iniziativa arriva dal Medio Oriente e vuole coinvolgere tutto il mondo. Tutte le nazioni e tutte le tribù della Terra, unite in questo cerimoniale di luce.
Il 21 Dicembre, come già visto in questo articolo, il mondo intero attraverserà un punto cruciale della sua storia. Si tratta della Grande Congiunzione. Saturno e Giove saranno infatti così vicini da formare una grande costellazione: questa fungerà da portale per dire addio al vecchio e aprirsi al nuovo. Un evento rarissimo, che non accadeva da centinaia di anni.
Saturno rappresenta infatti le vecchie strutture di dominio, dualità, patriarcato, severità e karma. Giove invece introduce al nuovo: luce, cooperazione e rinnovamento.
Da un punto di vista archetipico, questo passaggio rappresenta il bruco che diventa farfalla. Affinché il nuovo emerga, però, ciò che ormai è superato deve crollare.
E’ tempo di lasciarsi alle spalle il passato, di perdonare e di abbandonare il dolore, le ombre e il senso di inadeguatezza che ha accompagnato gran parte della nostra vita. Per abbracciare, finalmente, la nostra grandezza come esseri umani, ospiti di questo pianeta.
L’idea è di accendere mille o più candele, per connettersi alle energie in atto e mandare luce alla nostra terra e a noi stessi, in questo processo di guarigione e di liberazione.
Una candela a testa, da accendere ognuno nella propria casa, in quella che sarà la notte più lunga dell’anno. Una candela che abbia il potere di connettersi ad un’altra e da lì a mille o più ulteriori candele, per creare una luce immensa. Ovunque. Per favorire una vera e propria rinascita della nostra Umanità.
Ciascuno nel silenzio e nella pace della propria casa può partecipare, nella notte tra il 20 e il 21 dicembre, a questa cerimonia in silenzio, meditando con intenzione. Sarà una notte di veglia, per abbracciare il buio e aprire lo spazio per la nuova luce. Per lasciare andare il passato e accogliere il nuovo. Non soltanto a livello individuale, ma collettivo.
Tutti possiamo contribuire al cambiamento, focalizzando la nostra attenzione sul cuore della Madre Terra. Sono generazioni che i popoli di Uluru si preparano a questo momento. Tutti possiamo unirci, creando uno spazio sacro a casa, accendendo una candela e vegliando in meditazione o in preghiera, concentrati sul cuore di Gaia.
Per anni abbiamo imparato a nascondere
le parti più oscure dentro di noi
per enfatizzare la bellezza.
Facendo questo, abbiamo escluso parti del nostro corpo.
Dei nostri sentimenti.
Dei nostri pensieri.
Abbiamo creato una separazione tra il nostro corpo e l’anima.Abbiamo lasciato nell’oscurità intere parti di noi stessi.
Tristi e amareggiate.
Ignorate.
Non riconosciute.
E tutto ciò che chiedono è… perché?Diamo a queste parti la luce.
Diamo loro la compassione.
Abbracciamole.
Riconosciamo
ogni aspetto di queste parti.
Facendo questo daremo a noi stessi sollievo.Prendiamocene cura come bambini.
Come fossero figli dell’umanità che imparano
a camminare, che provano ad avere successo,
a cadere e a riprovarci ancora.
Con la stessa pazienza e dolcezza che avremmo con i nostri bambini.
Questo è ciò che ci chiede il nostro Sé Interiore.
Con compassione, dolcezza e amore.Tutte le parti della nostra comunità interiore stanno chiedendo luce e
riconoscimento. Auto-guarigione per la salute di esseri integri e sani.Allo stesso modo fa la comunità globale che rappresentiamo, quell’unica
rete di luce che siamo. Siamo tutti connessi e legati l’uno con l’altro.
Oggi più che mai la comunità umana sta chiedendo di mettere fine alla
separazione e alla disconnessione.Stiamo vedendo tutti, specialmente in questo tempo, le parti più oscure
del mondo che emergono e sono sempre più visibili.
Queste parti ci stanno chiedendo di venire alla luce affinché possano
essere guarite e proveremo insieme a farlo, come comunità […].
Meital Yihia Raz
Questa cerimonia porta con sé un grande potenziale di guarigione profonda, sia a livello individuale che globale.
Accendiamo la luce insieme e attraversiamo questo canale del parto, rappresentato da questa notte speciale. Accendiamo una candela al tramonto del 20 dicembre e lasciamo che resti accesa fino all’alba del 21.
Con coraggio. Con compassione. Con amore.
Verso la Rinascita.
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Articolo di generazionebio.com
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