Capita di attraversare periodi della propria vita in cui si vorrebbe essere più felici, eppure nulla sembra più in alcun modo stimolante o soddisfacente.
Molto spesso questo viene aggravato dalla visione che gli altri hanno di noi. Ai loro occhi siamo l’incarnazione del successo, mentre noi ci sentiamo dei miserabili.
Se prima vi erano speranza e fiducia, ad un tratto a primeggiare sono soltanto i dubbi.
Se nulla ci rende più felici, forse è tempo di cambiare la situazione. Di seguito, vengono illustrate alcune risposte per capire dove sta il blocco e dove scioglierlo, visto che apparentemente tutto sembra in ordine.
Ti è stata imposta l’idea di felicità di qualcun altro
Pensi di dover per forza avere una carriera di prestigio, vivere in una casa enorme di lusso o avere a disposizione cumuli di denaro?
Quando si va alla costante ricerca di qualcosa di più è perché l’idea di felicità è stata imposta da qualcuno fuori da noi. Dalla famiglia, dalla società, dalla cultura. Tutte queste realtà impongono spesso delle attitudini di massa che ci vestono di illusioni e finiscono per rovinarci la vita. Non bisogna farsi sedurre dall’idea di felicità che la pubblicità e i film impongono. La vita non deve essere una rincorsa ad uno status, al denaro, al prestigio. La felicità è qualcosa di molto più semplice, che arriva da dentro e nutre dal profondo. Basterebbe chiedersi:
Qual è la cosa che al momento mi fa stare meglio?
E ricominciare da lì.
Ti comporti come se avessi ancora 16 anni
Capita di paragonarsi agli altri di continuo e di non uscire vincenti dal raffronto. Oppure di fare qualcosa, come mettere in dubbio la relazione con il partner, soltanto perché le persone intorno storcono il naso basandosi sulla loro visione personale di realtà di coppia.
A volte il desiderio di stare al passo con ciò che ci circonda per dimostrare senso di appartenenza alla nostra tribù è normale. Dipende dal desiderio di sentirsi amati e accettati.
Perciò, anche in età adulta capita di fare qualcosa che assecondi il volere altrui e non il proprio. Il rischio è di sentirsi rinfacciare qualcosa, come quando da ragazzini capitava di sentirsi la pecora nera della famiglia. Quei ricordi spaventano e fanno male: la sola idea di provare ancora quella sensazione di rifiuto spinge a voler stare al passo con gli altri, anche se questo non ci rende felici.
Il senso di appartenenza è importante per l’essere umano, ma non tutte le tribù hanno le stesse regole. Ci sono quelle che ci accettano per quello che siamo, che non impongono niente e che sono pronti a sostenerci se, con le nostre scelte personali, ci troveremo a barcollare. Ma sarà proprio da lì che impareremo.
Ti senti chiuso in una prigione emotiva
Quando ci si sente deboli, è normale temere di apparire patetici nel chiedere aiuto. I problemi di stampo emotivo sono ancora spesso stigmatizzati dalla società. Chi sta male viene visto come un piagnucolone. Allora si fa di tutto per gestirsela da soli, scacciando l’ombra del desiderio di parlare con qualcuno che possa fornire un aiuto maturo e obiettivo.
Questo non può che peggiorare le cose. Gestire le proprie emozioni significa anche esplorare nella profondità della propria anima, per capire chi siamo e cosa cerchiamo nella vita. Sopprimerle può avere, alla lunga, ripercussioni anche sul lato fisico.
Anche in questo caso, è indispensabile mettere da parte ciò che gli altri dicono di noi e chiedere aiuto. Anche professionale, se serve. Non è detto che sia necessario ricorrere a uno psicologo o a uno psichiatra. Può bastare anche un counselor (o un coach) in alcune circostanze.
In conclusione, è probabile che i motivi dell’infelicità attuale affondino le loro radici in un passato lontano, dove qualcosa è andata storta, creando delle circostanze tossiche che ancora oggi creano disturbo immotivato, ostacolando il raggiungimento della felicità. Che è qualcosa di interiore, che scaturisce dal cuore. Non dall’esterno. Sarà poi quella felicità genuina a darci la forza per raggiungere anche gli obiettivi materiali. Quando ci si sente bene e quella sensazione proviene dal profondo dell’anima, quando ci si sente se stessi, liberi nel mondo e gioiosi, anziché burattini manovrati dagli altri, allora ottenere denaro, status e prestigio sarà una diretta conseguenza. Ma non rappresenteranno altro che una piacevole ciliegina sulla torta della felicità. Quella vera.
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Articolo di generazionebio.com
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